La colonscopia: rettosigmoidocolonscopia o pancolonscopia

andreafavara
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale

Un esame fondamentale per lo studio del colon e del retto

Colonscopia significa ‘ guardare nel colon’.

Si tratta di un esame che permette di visualizzare dall’ interno il tratto digestivo inferiore costituito da retto, sigma, colon discendente, traverso ed ascendente, ceco ed in alcuni casi l’ ultima ansa dell’ ileo.

Il medico esegue l’ esame introducendo delicatamente attraverso l’ ano uno strumento flessibile di circa 1 centimetro di diametro lungo 150 centimetri che contiene una piccola telecamera ed uno o piu’ canali attraverso i quali è possibile introdurre strumenti, acqua o aria.

La procedura viene eseguita ambulatorialmente ed e’ opportuno presentarsi accompagnati se verra’ eseguita, come abitualmente si pratica, una sedazione.

Il paziente viene fatto sdraiare su un lettino, sul fianco sinistro e vengono misurati i parametri vitali (pressione, frequenza cardiaca), si posiziona un accesso venoso e si misura la saturazione di ossigeno.

PREPARAZIONE

Per ottenere un esame adeguato e’ indispensabile che l’ interno del colon, abitualmente occupato di feci venga pulito in modo da permettere una corretta valutazione.

Per ottenere questo risultato è indispensabile seguire una dieta specifica nei giorni che precedono l’ esame evitando particolari cibi e soprattutto assumere il giorno prime dell’ esame un lassativo adeguato che svuoti completamente il colon. In genere il tipo di dieta e preparazione vengono indicati al paziente al momento della prenotazione dell’ esame. Esistono diverse preparazioni intestinali che funzionano con meccanismo diverso ma hanno in comune il risultato.

Pur risultando indubbiamente fastidiosa la preparazione intestinale, e’ essenziale che venga eseguita correttamente dal paziente per evitare di eseguire un esame inattendibile.

CONSENSO INFORMATO

 Prima dell’ esecuzione dell’ esame il paziente viene adeguatamente informato riguardo alla procedura ed alle complicanze che sono rarissime ma possono occasionalmente verificarsi (ad esempio perforazione intestinale 0.2 - 2%, emorragia 0.3- 3%, problemi cardiorespiratori 0.4%), soprattutto durante l’ esecuzione di manovre operative (biopsie, polipectomie ) e deve firmare un consenso dove dichiara di essere stato adeguatamente informato ed acconsente all’ esecuzione dell’ esame.

SEDAZIONE

 Nella maggior parte delle unità operative di endoscopia viene eseguita una sedazione endovenosa con un’ associazione di farmaci che rendono l’ esame assolutamente indolore.

Su richiesta del paziente l’ esame puo’ venire eseguito senza sedazione, tuttavia in questo caso può risultare sgradevole soprattutto l’ introduzione dello strumento e l’ insufflazione di aria che è indispensabile per distendere le pareti e vedere bene.

A volte la sedazione puo’ essere eseguita con farmaci diversi che inducono una completa perdita di coscienza, tuttavia in questo caso la possibilità di effetti collaterali severi (arresto respiratorio e cardiaco ) aumenta significativamente ed il loro utilizzo routinario appare ingiustificato, a maggior ragione il ricorrere ad un’ anestesia generale per eseguire l’ esame.

DURATA

La durata dell’ esame e’ variabile, soprattutto se si eseguono manovre operative quali biopsie o asportazioni di polipi, in genere dura da un minimo di 15 ad un massimo di 50 minuti

Il risultato dell’ esame, in genere accompagnato da immagini in casi di patologia, viene in genere consegnato al paziente subito dopo averlo eseguito.

L’ esito di eventuali biopsie richiede invece una decina di giorni e pertanto viene consegnato in un secondo tempo.

QUANDO ESEGUIRE UNA COLONSCOPIA?

Pur trattandosi di un esame sicuro, la colonscopia e’ un esame invasivo con un certo rischio di complicanze, va quindi eseguito solo in presenza di un’ indicazione corretta.

Esistono delle linee guida delle società scientifiche che definiscono queste indicazioni ed in linea di massima si possono riassumere cosi:

 * alterazioni del colon retto rilevate durante esecuzione di clisma opaco, tac o risonanza magnetica

* sanguinamento gastrointestinale (compresa la positivita’ del sangue occulto nelle feci)

* calo ponderale significativo non spiegato

* anemia da carenza di ferro

* modificazioni persistenti e significative dell’ alvo

* in pazienti noto portatori di neoplasia intestinale o polipi per la ricerca di eventuali lesioni concomitanti

* sorveglianza periodica di pazienti trattati ( endoscopicamente o chirurgicamente) per neoplasie del colonretto, con familiarita’ per neoplasia del colonretto

* pazienti affetti da malattie infiammatorie intestinali ( retto colite ulcerosa e morbo di Crohn)

* nel contesto di programmi di screening per la diagnosi precoce di neoplasie del colon retto

* dolore addominale non altrimenti spiegato previa valutazione clinica ed in casi selezionati

Ovviamente queste indicazioni vanno valutate dal medico nel singolo paziente e vanno adattate al contesto clinico tenendo conto inoltre delle controindicazioni relative o assolute che possono essere presenti.

QUALI MALATTIE?

Alcune tra le malattie che possono venire diagnosticate e trattate mediante colonscopia sono le neoplasie maligne e benigne (polipi),malattie infiammatorie (colite ulcerosa e morbo di Crohn), alcune malattie infettive, restringimenti del viscere per malattie di organi adiacenti che comprimono le pareti, restringimenti secondari a radioterapia.

L’ endoscopia operativa permette inoltre di eseguire ad esempio prelievi bioptici, asportare polipi, rimuovere corpi estranei, posizionare protesi per risolvere restringimenti di natura benigna o maligna mediante accessori dedicati.

INFORMAZIONI AGGIUNTIVE

Gli strumenti di ultima generazione permettono di ottenere immagini ad altissima definizione mediante la cosiddetta MAGNIFICAZIONE ovvero l’ ingrandimento di zone sospette in grado di individuare patologie di dimensioni minime oppure utilizzando FILTRI che permettono di selezionare colori in grado di individuare lesioni apparentemente invisibili.

E’ importante tuttavia ricordare che la colonscopia, pur essendo l’ esame di scelta per lo studio del colon, non è un esame infallibile e, anche e eseguito da specialisti esperti nelle migliori condizioni, è possibile non individuare polipi di piccole dimensioni teoricamente anche maligni in una percentuale compresa tra lo 0 ed il 15% dei casi.

La VIDEOCAPSULA da alcuni anni viene utilizzata per lo studio dell’ intestino tenue in situazioni particolari, tuttavia la conformazione del tratto digestivo inferiore (colon retto ) non consente di ritenerla attualmente una metodica affidabile in grado di sostituire la colonscopia.

La RADIOGRAFIA CLISMA OPACO CON DOPPIO MEZZO DI CONTRASTO e’ un’ esame radiologico attualmente indicato soprattutto nella diagnosi di alcuni disturbi funzionali e motori dell’ apparato digerente ed in situazioni particolari ma non paragonabile all’ endoscopia in termini di accuratezza diagnostica. Richiede comunque l’ esecuzione di una preparazione intestinale e non permette inoltre di eseguire biopsie o manovre operative ed il suo utilizzo attualmente va riservato a situazioni particolari

La COLONSCOPIA VIRTUALE è un esame che viene eseguito in alcuni centri e ultimamente molto propagandato, tuttavia richiede comunque una preparazione intestinale, prevede la somministrazione di una notevole dose di radiazioni con noto effetto cancerogeno (ovvero in grado di indurre neoplasie) e non permette di eseguire manovre operative, necessitando quindi l’ esecuzione di una successiva colonscopia tradizionale in caso di positivita’ o dubbio. L’ accuratezza diagnostica e’ infine ancora da validare con dati definitivi rispetto alla colonscopia standard.

CONCLUSIONI

La colonscopia e’ attualmente l’ esame di scelta per lo studio del tratto digestivo inferiore. E’ un’ esame affidabile, indolore , sostanzialmente sicuro e permette di ottenere informazioni altrimenti non ottenibili con altre metodiche diagnostiche strumentali. Si tratta comunque di un esame invasivo che richiede un consenso informato prima di essere eseguito e, quando indicato, va affrontato con serenità senza timori ingiustificati che potrebbero determinare un ritardo diagnostico importante.

Data pubblicazione: 14 marzo 2010

Autore

andreafavara
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1991 presso Universita' Studi Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Milano tesserino n° 31610.

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