Colonscopia: corrette indicazioni e indicatori di qualità

andreafavara
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale

Gli indicatori di qualità per la colonscopia secondo l'ASGE

Si fa presto a dire colonscopia.

In realtà, come tutte le procedure mediche, è importante che l'esame venga eseguito quando è veramente indicato e soprattutto venga fatto come indicato dalle linee guida internazionali. Al di fuori di questo contesto infatti risulta impossibile far considerazioni di qualsiasi tipo in merito alla metodica.

E' utile quindi ricordare i seguenti indicatori di qualità dell'Societa' americana di endoscopia digestiva (ASGE):

1) Indicazioni corrette ed appropriate

a) studio di una lesioni esospetta identificata mediante altra tecnica di immagine (esempio clisma opaco o tc)

b) sanguinamento intestinale di qualsiasi natura

c) anemia da carenza di ferro a causa sconosciuta

d) screening e follow up di neoplasie coliche (secondo precisi schemi ed intervalli di tempo)

e) malatite croniche infiammatorie intestinali note (colite ulcerosa, morbo di Crohn)

f) diarrea a causa sconosciuta

g) identificazione di lesione intraoperatoria non evidente

h) terapia di lesione colica sanguinamante di varia natura

i) rimozione di corpo estraneo

l) rimozione di polipo del colon

m) decompresisone di megacolon tossico o derotazione di volvolo del sigma

n) dilatazione pneumatica di stenosi

o) terapia endoscopica di lesione stenosante o sanguinante

p) marcatura di lesione neoplastica per successiva identificazione

2) Consenso informato (previa discussione col paziente dei rischi associati all'esecuzione dell'esame)

3) Rispetto degli intervalli di tempo suggeriti tra un esame ed il successivo nel follow up delle neoplasie intestinali e dopo polipectomie

4) Rispetto delle indicazioni relative al follow up di malattie infiammatorie intestinali note

5) Descrivere la qualità della preparazione intestinale ottenute

6) Raggiungere in piu' del 90% degli esami il fondo cecale e documentarlo mediante foto

7) Identificazione di adenomi in soggetti asintomatici (mediamente si dovrebbero identificare adenomi in piu' del 25 % dei pazienti uomini e 15 % donne di età superiore ai 50 anni)

8) Il tempo di estrazione dell'endoscopio dal ceco all'ano dovrebbe essere superiore ai 6 minuti

9) In caso di esame eseguito per diarrea cronica, vanno eseguite biopsie anche in corrispondenza di mucosa macroscopicamente normale

10) Eseguire almeno 4 biopsie ogni 10 cm di colon patologico in caso di malattia infiammatoria colica

11) Non inviare a resezione chirurgica polipi sessili o peduncolati di diametro inferiore a 2 cm prima di avere eseguito un tentativo di polipecotmia endoscopica o documentarne l'inaccessibilita' endoscopica

12) Monitorare il numero di perforazioni intestinali provocate

13) Monitorare il numero di sanguinamenti intestinali indotti

14) Eseguire, quando possibile, emostasi endoscopica di eventuali emorragie post polipectomia

Rispettare le seguenti indicazioni significa garantire una qualità adeguata nella esecuzione della procedura e dovrebbe essere sempre eseguito in tutte le strutture

Data pubblicazione: 05 giugno 2011

Autore

andreafavara
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1991 presso Universita' Studi Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Milano tesserino n° 31610.

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