Secchezza vaginale.

Secchezza vaginale: domande e risposte

Se avete un problema di secchezza vaginale che rende difficoltosi e dolorosi i rapporti sessuali e vi causa una serie di fastidi come bruciore irritazione e a volte anche prurito, ecco un articolo che potrà dare risposte alle vostre domande.

La secchezza vaginale è un problema intimo femminile che non va trascurato e che può dipendere da vari fattori: per questo è fondamentale parlarne senza imbarazzo con il ginecologo, per individuare la causa precisa e adottare una strategia terapeutica adeguata.

Che cos’è la secchezza vaginale?

La secchezza vaginale è un disturbo che si localizza a livello dell'organo genitale interno femminile: la vagina.

È caratterizzata da scarsa o assente lubrificazione vaginale che determina a sua volta un inaridimento delle mucose.

Il fenomeno della secchezza spesso si osserva anche a livello dei genitali esterni femminili, cioè a livello della vulva coinvolgendo anche le grandi e le piccole labbra.

La localizzazione del disturbo può riguardare quindi entrambe le zone dell’apparato genitale femminile: la vagina e la vulva, per cui è più corretto in questi casi, parlare di secchezza vulvo-vaginale o secchezza genitale.

Secchezza vaginale: chi colpisce?

La secchezza genitale è un problema che può venire a tutte le età o riguarda solo le donne in menopausa?

Si tratta di un disturbo che può colpire tutte le donne, anche le ragazze e le donne in età fertile.

L’AOGOI (Associazione Ostetrici e Ginecologi Ospedalieri Italiani) ha stimato che in Italia una donna su tre soffre di secchezza vaginale e questo problema non riguarda solo le donne in menopausa, ma anche le donne più giovani: ne soffrono infatti nel 30% dei casi le donne di età compresa tra i 20 e i 39 anni, nel 40% dei casi le donne di età compresa tra i 40 e i 49 anni.

Quali sono i sintomi della secchezza vulvo-vaginale?

La secchezza vulvo-vaginale può determinare una sensazione di fastidio, bruciore, irritazione e a volte anche prurito.

A causa della scarsa o assente lubrificazione i rapporti sessuali sono difficoltosi, spesso c’è dolore e bruciore al momento della penetrazione fino a rendere impossibile il rapporto, possono inoltre verificarsi microabrasioni della mucosa vaginale responsabili a volte di sanguinamento dopo un rapporto con il partner.

Tali abrasioni possono rappresentare un fattore predisponente per vari tipi di infiammazioni batteriche, fungine, virali ecc.

È un grande errore trascurare questo tipo di problema ed è necessario evitare che si verifichino queste microabrasioni che oltre ad essere fattore predisponente alle infezioni, possono predisporre anche alla vulvodinia.

Per approfondire:Cos'è la vulvodinia?

Quali sono le cause della secchezza vaginale?

Le cause più frequenti della secchezza dei genitali esterni, cioè della vulva e quindi parliamo di secchezza vulvare, possono dipendere soprattutto da carenze ormonali (estrogeni), igiene intima scorretta (detergenti inappropriati, eccesso di igiene,ecc.) abitudini scorrette (abbigliamento stretto, biancheria intima sintetica ecc.), patologie come il lichen sclerosus.

Le cause più frequenti della secchezza vaginale sono soprattutto legate a carenze ormonali di tipo estrogenico conseguenti a menopausa, amenorrea, puerperio, allattamento, ma anche a fattori psicologici come mancanza di eccitazione sessuale, mancanza di intesa con il partner, responsabili di scarsa o assunte lubrificazione vaginale e dispareunia, cioè dolore ai rapporti.

Lavande vaginali e igiene intima: quanto contano?

Perché le lavande vaginali e i detergenti intimi possono causare la secchezza?

Un utilizzo inappropriato di lavande vaginali e di detergenti intimi inadeguati può causare secchezza vulvo-vaginale. In particolare può accadere quando si eccede con l’utilizzo di lavande vaginali, soprattutto laddove non c’è un’indicazione appropriata e non sono state prescritte in base a una motivazione giustificata e limitata nel tempo, da un ginecologo.

Analogamente usare un detergente intimo con un ph e una formulazione inadeguata all’età, alla situazione e alle caratteristiche specifiche di ciascuna donna, può alterare l’equilibrio del normale ecosistema vaginale predisponendo alle infezioni e riducendo anche le secrezioni vaginali, instaurando il fastidioso fenomeno della secchezza.

È importante poi non esagerare con l’igiene intima. Un eccessivo numero di lavaggi è controproducente perché contribuisce ad alterare l’equilibrio della flora batterica vaginale, si “porta via” cioè, con un eccessivo numero di lavaggi, la flora batterica “buona” rappresentata dai lattobacilli, che serve a proteggerci dalle aggressioni esterne.

Cosa fare?

Non utilizzare lavande vaginali se non sono state consigliate per un problema specifico (vaginiti) da un ginecologo.

Utilizzare sempre un detergente intimo con ph adeguato all’ambiente vaginale e all’età (un detergente intimo consigliato per una ragazza ha delle caratteristiche diverse da quello consigliato per una donna in menopausa).

Non eccedere con l’igiene intima per non alterare l’equilibrio della flora batterica vaginale.

Effettuare un’igiene intima corretta.

Gli assorbenti interni possono causare secchezza?

Gli assorbenti interni rappresentano una comodità e ci facilitano la vita durante il ciclo mestruale, specialmente se facciamo sport e durante il periodo estivo. Ma nelle donne che hanno una mucosa vaginale particolarmente sensibile e una lubrificazione vaginale scarsa o assente andrebbero evitati o usati con parsimonia, in quanto possono favorire la secchezza vaginale e alterare l’ecosistema vaginale se non correttamente utilizzati.

Quali assorbenti usare?

Utilizzare preferibilmente quelli di tipo ipoallergenico in cotone.

Cambiarli spesso (ogni tre ore) nell’arco della giornata per evitare di alterare l’ecosistema vaginale e facilitare l’insorgenza di infezioni a volte anche gravi (shock settico).

Se siete soggette a episodi di vaginiti ricorrenti e avete una mucosa vaginale facilmente irritabile, meglio evitarli o usarli con parsimonia.

Per approfondire:Quali alternative agli assorbenti tradizionali?

La scarsa eccitazione sessuale provoca secchezza vaginale?

L’aumento della lubrificazione vaginale è la risposta fisiologica che si ha come conseguenza dell’eccitamento sessuale. Se ci sono difficoltà di intesa con il partner, situazioni di ansia o stress, se ci sono difficoltà a lasciarsi andare, sensazioni di inadeguatezza, paure, preliminari inadeguati o troppo brevi, un ambiente o una situazione in cui si svolge il rapporto in cui non ci si sente a proprio agio, non si riesce a raggiungere lo stato di eccitamento che è fondamentale per lubrificare la vagina, per cui si verifica una condizione di “secchezza” e i rapporti possono essere dolorosi (dispareunia) e difficoltosi.

Cosa fare?

Analizzate attentamente il vostro rapporto di coppia, cercando un dialogo con il vostro partner. Esprimete apertamente i vostri dubbi, le vostre difficoltà, comunicate al vostro partner cosa vi piace e cosa non vi piace del vostro rapporto sentimentale e sessuale.

Eventualmente se necessario fatevi aiutare da un sessuologo o uno psicoterapeuta per risolvere i vostri problemi di coppia.

Secchezza vaginale: quanto conta lo stress?

La secchezza vaginale può essere causata anche da stress psico-fisici, assenza di mestruazioni, eccessiva perdita di peso?

Anche in età fertile possono verificarsi delle situazioni che causano una riduzione del livello degli estrogeni come situazioni di stress, ansia, preoccupazioni, che possono interferire anche sulla regolarità del ciclo mestruale fino ad arrivare a situazioni di amenorrea, cioè la mancanza di mestruazioni.

Questo fenomeno si può verificare ad esempio anche nelle atlete a causa di un’intensa e prolungata attività sportiva, in caso di anoressia, dopo diete squilibrate e drastiche.

La riduzione degli estrogeni può causare secchezza vaginale, quindi per evitare questo ma anche gli altri tipi di problemi legati a questa situazione:

  • Evitare le diete drastiche e squilibrate. Se avete problemi di peso rivolgetevi sempre a un nutrizionista che saprà elaborare per voi lo schema alimentare più adatto.
  • Evitare di eccedere con allenamenti sportivi troppo intensi e prolungati: in tutte le cose ci vuole equilibrio.
  • Se siete particolarmente stressate cercate di imparare a rilassarvi. Un corso di Yoga, dedicare un po’ di tempo a un hobby da voi preferito ad esempio, potrebbe aiutarvi.

Secchezza vaginale e contraccezione ormonale

È vero che anche la pillola anticoncezionale, l'anello o il cerotto possono provocare la secchezza vaginale? Cosa si può fare per evitare questo problema?

Le pillole contraccettive di nuova generazione hanno un basso contenuto di estrogeni per cui ci può essere, nel corso dell’assunzione, una riduzione delle secrezioni vaginali responsabile di secchezza vaginale e dolore ai rapporti.

Se si verifica questo inconveniente rivolgetevi al vostro ginecologo, in genere questo disturbo si può risolvere utilizzando dei lubrificanti vaginali idratanti da applicare prima dei rapporti.

Se il problema non si risolve il ginecologo saprà consigliarvi una pillola anticoncezionale con una formulazione diversa che non vi provocherà questo effetto collaterale. Lo stesso problema può presentarsi anche con l’anello vaginale e il cerotto contraccettivo.

Le soluzioni possibili sono le stesse proposte per la pillola: provare prima con i lubrificanti più adatti consigliati dal ginecologo. Se non si risolve il problema sarà opportuno passare ad un tipo di formulazione diversa del contraccettivo.

La contraccezione ormonale va personalizzata, è come fare un abito su misura, quindi il vostro ginecologo dovrà valutare le vostre caratteristiche personali e decidere il tipo, il dosaggio e la formulazione più adatta a voi.

Il profilattico può causare la secchezza vaginale?

Anche l’utilizzo del profilattico può essere responsabile in alcuni casi di secchezza vaginale, in particolare se si è intolleranti al lattice o ai lubrificanti contenuti si potrebbero verificare fenomeni irritativi e secchezza.

Se si verifica questo problema cambiate tipo di profilattico. Esistono profilattici ipoallergenici per chi ha problemi di intolleranza che rendono la vagina secca.

Secchezza e infiammazioni vaginali

Mi è capitato di avere un’infiammazione vaginale e avvertivo anche una sensazione di secchezza: è possibile?

Le vaginiti possono determinare anche problemi di secchezza vaginale: è importante però evidenziare che le infiammazioni vaginali possono rappresentare la causa della secchezza vaginale, ma la secchezza vaginale stessa può predisporre alle infiammazioni vaginali.

Quanto contano il parto e l'allattamento?

Alcune donne subito dopo aver partorito e durante l’allattamento hanno problemi di secchezza vaginale. Perché si verifica?

Dopo il parto (puerperio) a causa di una temporanea alterazione dell’equilibrio dell’ambiente vaginale e ormonale si assiste a una riduzione delle secrezioni vaginali. Anche i traumi del canale vaginale subiti durante il parto, possono essere responsabili di dolore ai rapporti (dispareunia) e determinare di conseguenza una difficoltà nell’eccitazione sessuale e la diminuita o assente lubrificazione vaginale.

L’allattamento al seno blocca la ripresa della normale funzione ovarica e interferisce quindi anche sulla produzione degli estrogeni (che sono ridotti), che influiscono a loro volta sulla lubrificazione vaginale.

Anche in questo caso il vostro ginecologo, una volta individuate le cause esatte implicate nel determinare l’insorgenza di questo disturbo potrà consigliarvi i rimedi più adatti.

Secchezza vaginale e assunzione di farmaci e fumo

È vero che anche alcuni tipi di farmaci e anche il Fumo possono provocare la secchezza vaginale?

Alcuni tipi di farmaci possono creare come effetto collaterale secchezza vaginale come gli ansiolitici e gli antidepressivi. Analogamente anche alcuni farmaci antitumorali utilizzati per la chemioterapia e la radioterapia effettuata nella regione perineale possono dare questo tipo di problema.

È stato visto anche che le donne fumatrici sono più soggette alla secchezza intima, si presume a causa di un danno vascolare indotto dal fumo cronico che determina difficoltà di eccitazione genitale e scarsa lubrificazione e anche a causa di una tendenza all’invecchiamento precoce, anche a livello genitale da carenza ormonale che più frequentemente si verifica nelle forti fumatrici più facilmente soggette a menopausa anticipata.

Esistono delle malattie che possono provocare secchezza genitale?

Sì, esistono.

La Sindrome di Sjogren ad esempio è una malattia di tipo autoimmune caratterizzata dal sintomo secchezza che si localizza agli occhi, alla bocca alle vie respiratorie e anche a livello della mucosa vaginale.

Il Lichen sclerosus è una malattia che colpisce prevalentemente le donne in menopausa, ma può manifestarsi ad ogni età, anche nelle bambine prepuberi. È caratterizzata da un assottigliamento e un atrofia delle mucosa vaginale ma viene coinvolta anche la vulva, la cute appare biancastra e si può osservare nelle forme più avanzate la scomparsa delle piccole labbra. Le donne affette presentano prurito e secchezza vaginale (o vulvo-vaginale) e dolore ai rapporti.

La menopausa può causare la secchezza della vagina?

La menopausa è caratterizzata da una drastica riduzione degli estrogeni che non vengono più prodotti a livello ovarico, situazione che si ripercuote anche sulla vulva e sulla vagina. Si assiste quindi ad un processo progressivo nel tempo di assottigliamento delle mucosa vaginale, una riduzione delle secrezioni, del trofismo vaginale e vulvare, per cui la secchezza vulvovaginale appare sempre più evidente e causa difficoltà ai rapporti.

Esistono vari rimedi e terapie che possono essere utilizzate per questo problema: la terapia ormonale sostitutiva, terapie locali vaginali a base ormoni, o sostanze di origine vegetale (isoflavoni di soia), gel idratanti e lenitivi, lubrificanti, vitamina E, rimedi omeopatici, ecc.

Come fare la diagnosi?

La diagnosi si basa oltre che sulla presenza dei sintomi che la paziente riferisce, su un’accurata visita ginecologica che prevede un ispezione attenta della zona vulvare e della vagina.

È utile valutare anche il ph vaginale per capire se c’è una situazione di ipoestrogenismo (riduzione degli estrogeni) che è tipica della menopausa, ma come abbiamo visto si può osservare anche durante l’età fertile in determinate situazioni (amenorrea, post-partum, ecc.).

Importante poi valutare se si sono create situazioni di ipertono del muscolo elevatore dell’ano che può insorgere come meccanismo difensivo nei confronti del dolore che si avverte nel momento del rapporto.

Prevenzione

La secchezza vaginale si può prevenire?

Anche l’alimentazione, lo stile di vita, l’abbigliamento possono influire sul rischio di genitali e vagina secca.

Come regole generali in tutti i casi è opportuno:

  • Usare sempre biancheria intima in cotone bianco o seta evitando indumenti stretti, collant e fibre sintetiche.
  • Seguire un tipo di alimentazione bilanciata è sicuramente di aiuto anche per mantenere un buon trofismo delle mucose e della cute genitale.
  • Usare preferibilmente assorbenti esterni in cotone ipoallergenico.
  • Fare una corretta igiene intima con un detergente adeguato senza eccedere e utilizzare le lavande solo su specifica indicazione del vostro ginecologo.
  • Fare attenzione alla prevenzione delle infezioni vulvovaginali aumentando le difese immunitarie con fermenti lattici per via orale e vaginale, mantenendo una funzione intestinale regolare attraverso un tipo di alimentazione corretta e un’attività fisica regolare.
  • Se si è particolarmente stressate e ansiose praticare lo yoga o imparare delle tecniche di rilassamento può essere di aiuto anche per combattere e prevenire fenomeni di secchezza vaginale.
  • Molto importante è comunque una buona idratazione per cui è opportuno bere almeno 1,5-2 litri d’acqua al giorno a tutte le età.

Ma ricordate comunque che in caso di secchezza genitale è importante individuare esattamente il fattore o i fattori che ne hanno determinato l’insorgenza, per cui la visita ginecologica è fondamentale per una ottimale risoluzione del problema.

Data pubblicazione: 04 ottobre 2012 Ultimo aggiornamento: 20 aprile 2022

Autore

defalcovincenza
Dr.ssa Vincenza De Falco Ginecologo

Laureata in Medicina e Chirurgia nel 1991 presso università la Sapienza di Roma.
Iscritta all'Ordine dei Medici di Roma tesserino n° 43654.

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