Storia delle pandemie

luigigrosso
Dr. Luigi Grosso Chirurgo generale, Chirurgo oncologo, Ortopedico, Algologo

In questo momento storico del XXI secolo, devastati dalla Pandemia da COVID-19, e forzati a restare casa, presso la propria abitazione, così come stabilito dal DPCM del Governo Conte, non si può lasciarsi andare al ludibrio ma approfittare del tempo che si è acquistato per dare spazio a quello che si è sempre pensato di fare ma non se n’è mai avuto il tempo per farlo. La mia curiosità mi ha spinto ad indagare sulle vari epidemie-pandemie che ha subito l’umanità. Divagando sui libri di storia e sul web ho scoperto che l’umanità non mai avuto momenti di pace ma è sempre stata oggetto di “invasioni” di microrganismi che hanno avuto anche l’onere di cambiare le epoche storiche. In questo articolo viene riporatato un mio quadro sinottico sulle varie epidemie. Ad oggi, 2020 Aprile, siamo ancora il lotta contro questa drammatica pandemia e non sappiamo come potrà finire. Cosa ci dovremmo aspettare nel futuro ?

In questo momento storico del XXI secolo, devastati dalla Pandemia da COVID-19, e forzati a restare casa, presso la propria abitazione, così come stabilito dal DPCM del Governo Conte, non si può lasciarsi andare al ludibrio ma approfittare del tempo che si è acquistato per dare spazio a quello che si è sempre pensato di fare ma non se n’è mai avuto il tempo per farlo.

La mia curiosità mi ha spinto ad indagare sulle vari epidemie-pandemie che ha subito l’umanità.

Divagando sui libri di storia e sul web ho scoperto che l’umanità non mai avuto momenti di pace ma è sempre stata oggetto di “invasioni” di microrganismi che hanno avuto anche l’onere di cambiare le epoche storiche.

Di seguito un mio quadro sinottico sulle varie epidemie.

 

1320 a.C. - Bibbia

Malattie infettive

Nella Bibbia è descritto il terrore e la morte che esse provocarono (con le fantasie eziologiche) tra gli Egizi nel 1320 a.C. 

1122 a.C. - Vaiolo

Patologia da Virus

Il vaiolo è stata una malattia infettiva causata da due varianti del virus Variola.

Si racconta che dalla Cina si diffuse nei primi insediamenti agricoli sulle rive del Tigri, dell’Eufrate, del Nilo.

Il primo paziente diagnosticato a posteriori è il faraone Ramses V, morto intorno al 1140 a.C., sulla mummia del quale è stato possibile individuare, con una certa sicurezza, i segni di questa malattia.

430 a.C. - Peste

Patologia da Batterio

E’ una malattia infettiva causata da un batterio: YERSINIA PESTIS.

Il periodo è quello della Guerra del Peloponneso del 430 a.C. ove PERICLE fu un famoso personaggio.

La febbre tifoide uccise un quarto delle truppe di Atene e un quarto della popolazione generale nel giro di quattro anni.

Fu proprio in questo periodo che morì Pericle e i suoi due figli.

Questa malattia fiaccò la resistenza di Atene; fu interpretato che il Dio Apollo si era schierato con gli Spartani combattendo al loro fianco.

Gli Ateniesi, però, non credettero a questo poiché scoprirono che anche gli animali - che si cibavano dei cadaveri ammalati – morivano per la stessa malattia.

Non si è mai saputa la causa precisa dell’epidemia; quello che è incredibile è che dei ricercatori della Università di Atene hanno effettuato delle ricerche sui resti umani di quel periodo ed hanno scoperto tracce di batterio nei denti.

 

165-180 - Peste di Galeno (Vaiolo)

Patologia da Virus

Questa epidemia è nota anche come PESTE DI GALENO dal medico che la descrisse. SI diffuse soprattutto nell’Impero Romano.

Alcuni ritengono che sarebbe stato implicato il Morbillo e meno probabilmente il Tifo.

Gli storici affermano che Tale epidemia sia stata importata dall’esercito romano dopo le campagne militari contro i Parti (161-166).

Si ritiene che tal epidemia abbia – in modo alterno – perversato per circa 30 anni determinando una strage tra i 5 e 30 milioni di morti.

251-270 - Peste di Cipriano

Patologia da Virus

Il Morbillo è stata una malattia infettiva esantematica causata provocata da due varianti di un virus , il Paramyxovirus del genere Morbillivirus.

Questa epidemia è nota anche con il nome di PESTE DI CIPRIANO vescovo di Cartagine.

Solo in tempo successivo fu ritenuto che si trattasse di un’epidemia di morbillo, anche se molti autori non sono d’accordo. 

541 - Peste di Giustiniano

Patologia da Batterio

La peste è una malattia infettiva causata da un batterio: YERSINIA PESTIS.

E’ anche conosciuta come PESTE BUBBONICA o PESTE NERA.

SI ritiene che la sua origine possa essere identificata in Etiopia o Egitto o probabilmente dall’Asia Centrale.

La veicolazione del batterio è avvenuta grazie alle PULCI che hanno trovato nei ratti il veicolo di maggiore diffusione all’uomo.

L’imperatore Giustiniano si trovava al massimo del suo splendore quando tutto il suo potere fu messo in discussione no da “nemici umani “ ma da un microrganismo.

La malattia fu devastante anche per il fatto che c’era la consapevolezza della sua potenza e della incapacità di affrontarla.

SI diffuse con una velocità vertiginosa colpendo la città di Costantinopoli e i suoi 800.000 abitanti e da qui verso tutto l’Impero Romano.

L’imperatore Giustiniano fu vittima della peste ma riuscì a guarire.

Quando l’epidemia stava volgendo alla fina, la capitale imperiale aveva perso quasi il 40% della sua popolazione.

Tale sciagura determinò delle ripercussioni sul piano economico poiché – in alcuni momenti - il numero di morti superava quello dei vivi. 

Gli storici trovano assegnano a questo momento preciso dell’umanità il passaggio dall’antichità alla nascita del Medioevo.

Questa epidemia preclude solo ad altre importanti epidemie di peste:

  • La prima racchiude un periodo storico che va dal 541 al 717, e racchiude al suo interno la già citata peste di Giustiniano, la peste di Shirawayh (627-628), la peste di Amwas (638-639) e la peste di notabili (716-717).
  • La seconda copre una linea temporale che va dal 1346 al 1720, in cui è opportuno approfondire soprattutto la cosiddetta peste nera.

1346 - Peste nera

Patologia da Batterio

La malattia della Peste era già conosciuta, come detto, nei secoli passati ma questa volta l’umanità si apprestava a vivere la sua peggiore epidemia.

Nonostante fosse già conosciuta sia per la sua mortalità sia per i sintomi che provocava, non erano ancora state apprese le cause e il suo trattamento.

Questo fu la causa della sua inarrestabile diffusione e mortalità cosa che ha determinato che fosse una delle più grandi pandemie della storia.

Solo nel 1894, Yersin e Kitasato, lavorando separatamente, descrissero un batterio gram negativo, isolato a Hong Kong dai bubboni di persone morte di peste. In seguito alla coerenza e ai risultati raggiunti dal primo dei due ricercatori, il batterio prese il suo nome, Yersinia pestis.

La scoperta fece subito comprendere che i portatori della malattia erano i ratti, giacché l’epidemia umana solitamente scoppiava in seguito a una grande moria di roditori.

Gli studi non tardarono a dimostrare che non fosse necessario il contatto umano per diffondere la malattia bensì bastavano le pulci a trasmetterlo.

E’ importante sapere che nel Medioevo i ratti convivevano nelle grandi città con le persone e si spostavano addirittura con gli stessi mezzi di trasporto, come le navi, per esempio, verso città lontane, portando il virus con sé. 

Il numero dei morti che ha provocato questa epidemia sono sconvolgenti.

Secondo i dati in possesso degli storici, si stima che la penisola iberica perse circa il 60-65% della popolazione e la Toscana fra il 50 e il 60%.

La popolazione europea passò da 80 a 30 milioni di persone.

 

 

1400 - Sifilide

Patologia da Batterio

E’ una pandemia europea che scoppiò verso la fine del ‘400 ed inizio del ‘500.

Nel quadro del pittore William Hogarth (1743) è possibile vedere una lesione sul collo del marito. La natura di quest'ultima, in precedenza considerata da molti un possibile nevo melanocitico congenito, dovrebbe essere riconducibile alla sifilide.

Questa malattia aveva il rapporto sessuale la sua principale via di trasmissione.

Per tale motivo, per contenere il contagio, le autorità sanitarie agirono su coloro che erano considerate le maggiori responsabili: le prostitute.

Dal momento della sua comparsa e per le norme di trasmissione, la sifilide ha sempre coinvolto campi di religione, costume, politica, morale ed etica.

Fu osservata in coincidenza dell’invasione dell’esercito del re francese Carlo VIII in Italia per le sue opinabili questioni di diritto dinastico sul Regno di Napoli. L’espressione della malattia era così devastante, anche sotto il profilo cutaneo che sconvolse la coscienza di tutta la popolazione Europea.

Non tutti i mali vengono per nuocere, infatti, diede la possibilità a un medico veronese che studiò a Padova, Girolamo Fracastoro di affermare il concetto del “contagio”, cioè di trasmissione dell’infezione da persona a persona.

Il concetto nuovo confermò, ancora una volta, come fosse necessario l’isolamento dei malati per limitare il diffondersi dell’epidemia.

Nacquero, così, i cosiddetti ospedali degli “incurabili”, dove i malati dovevano obbligatoriamente venir confinati.

Ma la cura definitiva fu la penicillina, scoperta da Alexander Fleming nel 1928 e prodotta su scala industriale a partire dagli inizi del 1940.

Incisione di Jan Sadeler I. 1588-1595 che mostra Girolamo Fracastoro che indica al pastore Sifilo e al cacciatore Ilceo una statua di Venere per metterli in guardia dal pericolo di infezione da sifilide.

1600 - Vaiolo

Patologia da Virus

Il vaiolo è stata una malattia infettiva causata da due varianti del virus Variola.

Il vaiolo si trasmette da persona a persona attraverso minute gocce emesse dalla bocca e dal naso (droplet).

Il vaiolo ha costituito una grave piaga sociale a causa dell’alta contagiosità e del decorso rapidamente mortale, non modificabile da alcuna terapia.

Il suo nome fa riferimento alle pustole che apparivano sulla pelle di chi ne soffriva. 

Malattia grave e molto contagiosa ha avuto un impatto notevole sulla popolazione mondiale in quanto dalla sua comparsa ha avuto tassi di mortalità fino al 30%. 

Il Nuovo Mondo ne fu colpito grazie ai conquistatori che iniziarono ad attraversare l'oceano.

In Europa ebbe un periodo di drammatica espansione durante il XVIII secolo, infettando e sfigurando milioni di persone.

 

Grazie alla Vaccinazione, l’uomo è riuscito a debellarle, e fu proprio nell’intento di debellare questa malattia, che fu scoperto il primo vaccino.

Nel 1977 è stato registrato l'ultimo caso di contagio del virus, che da allora è considerato estinto.

A differenza della peste e della sifilide, la gestione del vaiolo fu caratterizzata dal contatto con gli ammalati, piuttosto che dall’isolamento. Fu osservato, infatti, che chi guariva dalla malattia ne risultava immune.

Ciò indusse a ritenere che un breve contatto con gli infettati potesse risultare protettivo. Così, in Italia s’introdusse la pratica di “comprare il vaiolo”: i giovani visitavano un ammalato lieve di questa malattia, lo toccavano e lasciavano in cambio una moneta, nella speranza di contrarre una leggera infezione che poi li proteggesse per il resto della vita.

Edward Jenner, alla fine del ‘700, scoprì e introdusse la pratica della vaccinazione, utilizzando il pus del vaiolo vaccino, ovverosia del vaiolo che infettava le vacche e che, essendo simile a quello umano, aveva l’effetto di immunizzare efficacemente l’uomo contro la malattia.


Jenner durante una vaccinazione

1630-48 - Peste Manzoniana

Patologia da Batterio

Fu un’epidemia che si è diffusa in un intervallo che va dal 1629 al 1633 giungendo nel 1656 nel Regno delle Due Sicilie. Il Ducato di Milano fu quello più colpito.

L’epidemia è anche nota come peste manzoniana perché fu descritta mirabilmente nel libro I promessi sposi di Manzoni.

1656 - Peste

L’epidemia della peste del 1656 giunse nel Regno delle Due Sicilie dalla Sardegna.

Il XVII secolo, a Napoli, portò con sé sciagure di vario genere: nel 1631 si verificò un'eruzione del Vesuvio di tipo subpliniano che investì molti casali non lontani dalle mura della città.

Tale avvenimento spinse buona parte della popolazione di quei paesi a trovar rifugio nella capitale; una decisione che, proprio durante la grande peste, ebbe il risultato di aumentare ulteriormente la già elevata densità abitativa di alcuni rioni storici, rendendoli maggiormente esposti a gravi rischi igienico-sanitari, e dunque di contagio. Le fonti indicano che furono più di 44.000 i senzatetto che cercarono rifugio a Napoli.

Anche nel resto del viceregno l'evoluzione dell'epidemia non fu molto diversa: si contarono infatti circa 600.000 perdite umane oltre alla scomparsa di interi villaggi. Un esempio davvero cospicuo è dato dal borgo di Corsano, la cui popolazione (che pure ascendeva a diverse centinaia di abitanti) fu completamente sterminata e anche in seguito il villaggio non venne più ripopolato.

Ma anche nella capitale la situazione non appariva meno grave. Molti narratori dell'epoca si mostrarono seriamente preoccupati per ciò che stava accadendo, la capitale era letteralmente in ginocchio. Alla fine dell'epidemia la città appariva quasi spopolata; molte generazioni di intellettuali, politici, artisti, furono del tutto cancellate

 

1665-66 - Peste di Londra

Stessa peste bubbonica che aveva già prodotto l’epidemia del 1630 questa volta sconvolge la popolazione di Londra provocando la morte del 20% degli abitanti.

Fu ritenuto che la causa fossero cani e gatti e questo provocò il loro massacro in nome della prevenzione. Il contagio, tuttavia, si diffuse lungo i porti del Tamigi e solo nel 1666 i contagi cominciarono a ridursi forse anche per effetto del grande incendio di Londra.

1720 - Peste di Marsiglia

Patologia da Batterio

E’ stata un’epidemia registrata in Francia in quello che allora era il Regno di Francia e Navarra.

Si ritiene che l’epidemia è cominciata grazie ad una nave mercantile proveniente dall’est, la Siria, che attraccò nel porti di Marsiglia e per questo fu definita così.

In quel tempo già esistevano alcune regole sanitarie prima dello sbarco ma il comandante della nave non le rispettò.

Responsabili furono, tuttavia, anche i commissari preposti al controllo di tutto quello che sbarcava dalla nave.

L’epidemia portò al dimezzamento della popolazione cittadina.

 

1812 - Febbre tifoide di Napoleone

Il Journal of Infectious Deseases, ha rivelato che la maggior parte dei soldati delle truppe napoleoniche che si incamminarono verso la Russia, morì stremata dal tifo esantematico e dalla febbre delle trincee. Entrambe trasmesse con ogni probabilità da pulci e pidocchi.

La Bartonella è l’agente eziologico di questa malattia, detta anche Bartonella Quintana probabilmente perché assai diffusa tra i soldati della Grande Guerra.

Tipica è la sua manifestazione poiché caratterizzata da malessere generale, febbre alta che dura 4-5 giorni da cui il nome “febbre quintana”.

Le manifestazioni febbrili sono ricorrenti e recidive, anche anni dopo aver contratto la malattia, e sono occasionalmente accompagnate da rash e forti dolori ossei.

 

 

1817 - Prima pandemia di Colera

Patologia da Batterio

La Russia fu l’origine della prima pandemia da colera nel 1817 in cui morirono circa un milione di persone.

Il batterio si diffuse attraverso l’acqua e il cibo che veniva infettato dalle feci.

La flotta britannica fu la causa dello spargimento della malattia in paesi come l’India, la Spagna, l’Africa, la Cina, il Giappone, l’Italia, la Germania e perfino l’America.

 

1855-1918 - La terza peste

Patologia da Batterio

Questa epidemia che ha origini dalla Cina e, presumibilmente, nella provincia dello Yunnan. Fu proprio a causa del boom minerario di questa provincia che si sviluppò, grazie alle pulci, in tutto il territorio asiatico colpendo anche Hong Kong e l’India ove causò circa 15 milioni di vittime.

Fu l’India il paese più colpito. L’epidemia fu usata come scusa per introdurre politiche repressive, che scatenarono però una rivolta degli indiani contro gli inglesi.

 

1875 - Morbillo delle Fiji

Patologia da Virus

Durante questo periodo, l'epidemia ha sterminato ¼ della popolazione.

 

1889 - Influenza russa

Storica epidemia poiché si trattava della prima significativa pandemia di influenza. Si ritiene che abbia avuto origine in Siberia e Kazakistan, per arrivare prima a Mosca e poi in Finlandia.

SI diffuse poi in Polonia per arrivare nel resto d’Europa.

La sua diffusione non si arresto giungendo, l'anno seguente, fino in Nord America e Africa attraversando l’oceano. Il bilancio alla fine del 1890, fu di 360.000 morti.

 

 

1918-19 - Influenza Spagnola

Patologia da Virus

Gli studiosi ritengono che si sia sviluppata - nel marzo 1918 durante gli ultimi mesi della Prima Guerra Mondiale – per effetto e conseguenza degli spostamenti di uomini e contingenti ed il 1° caso di influenza fu registrato, paradossalmente, in un ospedale degli Stati Uniti.

Il nome le fu dato grazie alla Spagna che rimase neutrale durante il periodo bellico offrendo la possibilità di far circolare liberamente le informazioni sulla pandemia a differenza degli altri paesi coinvolti nella lotta che cercavano di nascondere i dati.

La portata di questa epidemia era tale che i sistemi sanitari rischiarono il collasso e le camere mortuarie funebri non riuscivano a stare al passo con le vittime.

Studi recenti riportano che il tasso di mortalità globale fu tra il 10 e il 20% degli infetti, e in tutto il mondo morirono fra le 20 e le 50 milioni di persone.

La cifra è oggetto di discussione poiché c’è chi addirittura ipotizza che si raggiunsero le 100 milioni di vittime.

Se l’influenza spagnola ha lentamente diminuito fino a spegnerlo il suo indice di letalità, questo lo si deve essenzialmente alla mutazione genomica del virus.

 

1957 - Influenza asiatica

Patologia da Virus

Registrato per la prima volta nella penisola di Yunan, in Cina, il virus influenzale A (H2N2) di origine aviaria è comparso nel 1957 e in meno di un anno si diffuse in tutto il mondo.

A quel punto, il ruolo dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il braccio medico dell'ONU creato nel 1948, progettava ogni anno un vaccino destinato a mitigare gli effetti delle mutazioni influenzali.

Sebbene i progressi medici in relazione alla pandemia dell'influenza spagnola abbiano contribuito a contenere molto meglio l'avanzata del virus, questa pandemia ha registrato un milione di morti in tutto il pianeta.

 

 

1968 - Influenza di Hong Kong

Solo dieci anni dopo aver superato l'ultima grande pandemia influenzale, apparve, ancora una volta in Asia, la cosiddetta influenza di Hong Kong. Una variazione del virus influenzale A (H3N2) fu registrata in questa città nel 1968 e si diffuse in tutto il mondo con un modello molto simile a quello dell'influenza asiatica. Un milione di persone le vittime che causò questo nuovo ceppo di influenza.

 

1981 - AIDS o HIV (Immunodeficienza acquisita)

E’ questa una delle più gravi e più recenti pandemie conosciute dalla società moderna.

La causa è un virus che produce una immunodeficienza umana ed è per questo chiamata AIDS nota anche come HIV.

Sono del 1981 i primi casi documentati, e da allora il virus si è diffuso in tutto il mondo concentrando gran parte degli sforzi delle organizzazioni mondiali della sanità.

L’origine dell’epidemia è ipotizzata da animale poi trasmessa all’uomo. La gravità di questa epidemia è basata sul fatto che induce un'indebolimento del sistema immunitario.

Il virus di per sé non sarebbe letale se si potessero escludere le conseguenze sull’organismo umano poiché lo rende inerme di fronte ad altre malattie.

Il suo contagio avviene per contatto con fluidi corporei.

Anche se queste vie di trasmissione lo rendono meno contagioso, a priori, rispetto ad altri virus come l'influenza.

Si è molto diffuso in tutto il pianeta grazie alle scarse conoscenze sulla malattia prima che lo scoprisse il Prof. Luc Montagnier dell’Istituto Pasteur di Parigi.

Si stima che l'HIV abbia causato circa 25 milioni di morti in tutto il mondo.

 

2002 - SARS / COVID

Patologia da Virus

Questa epidemia è apparsa per la prima volta nel novembre 2002 nella provincia del Guangdong (Canton) in Cina.

E' stato un medico italiano - Carlo Urbani - ad identificarla per la prima volta che - successivamente - è deceduto a causa della stessa.

L'epidemia durò lungo un arco temporale che andò dal novembre 2002 al luglio 2003, determinando 8096 casi e 774 decessi in 17 paesi.

Fu la Cina ad consegnare il sacrificio di molti uomini, seconda solo Hong Kong giungendo ad un tasso di mortalità finale del 9,6%

Dal 2004 ad oggi non si sono più segnalati altri casi di SARS in alcuna parte del mondo.

La casua di questa malattia fu un coronavirus (così chiamato perché al microscopio appare come una corona circolare). 

2009 - Influenza suina

Patologia da Virus

Una nuova epidemia da virus influenzale del tipo A/H1N1 - tristemente noto come influenza suiona - è cominciata a partire da metà aprile del 2009 in diversi Paesi (a cominciare dal Messico).

Si tratta di una infezione virale acuta dell’apparato respiratorio con sintomi simili a quelli classici dell’influenza.

Si ritiene che l’epidemia è stata scatenata da un nuovo sottotipo del virus A/H1N1 mai rilevato prima, né nei maiali né nell’uomo.

Il Direttore Generale della Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha dichiarato conclusa la fase pandemica nel 2010 entrando di fatto nella post-epidemica.  

 

2012 - Sindrome medio orientale (MERS)

Patologia da Virus

E' anche questa una SIndrome Respiratoria Mediorientale da Coronavirus e pertanto fu chiamata MERS dall'inglese Middle East Respiratory Syndrome).

 

2020 - SARS COVID-19

Patologia da Virus

E’ una pandemia definita COVID-19, dall’acronimo inglese COrona Virus Disease che è comparsa negli ultimi mesi del 2019.

E’ una malattia infettiva causata da un virus appartenente alla famiglia dei Coronavirus.

La malattia ha origine in Cina nella regione dello Hubei ed esattamente a Wuhhan che ne è la capitale.

IL ceppo responsabile della pandemia è stato identificato nei primo giorni del nuovo anno 2000 e designato come SARS-CoV-2.

Dalla Cina si è poi diffuso rapidamente in tutta l’Asia per giungere in Europa colpendo prima l’Italia poi la Francia, Germania e l’Inghilterra.

La sua notevole capacità di contagio h afatti si che arrivassse oltre oceano negli USA e in tutto il continente Americano del Nord e del SUD.

L'11 febbraio 2020 l'organizzazione mondiale della sanità ha annunciato che il nome ufficiale della malattia è "COVID-19". Il direttore Tedros Adhanom Ghebreyesus

 

 

Ad oggi, 2020 Aprile, siamo ancora il lotta contro questa drammatica pandemia e non sappiamo come potrà finire.

Cosa ci dovremmo aspettare nel futuro?

Seguite gli sviluppi sullo speciale #Coronavirus.

Data pubblicazione: 15 maggio 2020

Autore

luigigrosso
Dr. Luigi Grosso Chirurgo generale, Chirurgo oncologo, Ortopedico, Algologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1980 presso Università Federico II - Napoli.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Napoli tesserino n° 16279.

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