Il carcinoma orale

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Dr. Enzo Di Iorio Dentista, Odontostomatologo

Rappresenta circa il 5% di tutti i tumori maligni.Patologia poco conosciuta pur essendo facilmente diagnosticabile, è legata a ben noti fattori di rischio. Molto si può fare per prevenirla.

Nel mondo ogni anno il cancro colpisce più di 10milioni di persone ed è responsabile di oltre 6milioni di decessi. Nei prossimi anni questi numeri sono destinati ad aumentare, in parte questo è dovuto ad un sostanziale invecchiamento della popolazione: si vive di più ed è più probabile che ci si ammali nel corso della vita.

Si calcola che circa il 43% dei decessi dovuti al cancro siano causati dall’uso di tabacco, da fattori dietetici, da uno stile di vita non sano, dall’abuso di alcool o da infezioni.

Il tabacco è il fattore di rischio più diffuso.

I fattori dietetici son responsabili di circa un 30% delle cause di insorgenza di tumori nei paesi occidentali.

Gli agenti infettivi son responsabili di circa un quarto dei decessi per tumore nei paesi invia di sviluppo e di circa il 6% nei paesi industrializzati

Incidenza e tassi di sopravvivenza son legati alle condizioni socio-economiche nel senso che popolazioni più svantaggiate son generalmente più esposte a fattori di rischio evitabili come cancerogeni ambientali e hanno una minor accessibilità ai servizi sanitari.

 

Il carcinoma orale

Il tumore maligno più frequente nel cavo orale è il carcinoma spino cellulare (detto anche epidermoidale o a cellule squamose). Con il termine carcinoma si indicano i tumori maligni che originano da un epitelio, il carcinoma orale origina appunto dall’epitelio che riveste la mucosa orale (un epitelio squamoso pluristratificato).

Rappresenta circa il 5% di tutti i tumori maligni, più frequente nel sesso maschile e nell’età più avanzata (oltre i 50anni).

Il cancro orale è una patologia ancora oggi poco conosciuta e spesso diagnosticata tardivamente pur essendo il cavo orale facilmente accessibile all’esame clinico e le lesioni spesso facilmente riconoscibili.

Qualsiasi lesione sospetta presente nel cavo orale che non guarisca spontaneamente o in seguito a terapia in un paio di settimane merita un approfondimento diagnostico.

Le sedi più colpite dal carcinoma orale sono, nei paesi occidentali i margini e la porzione inferiore della lingua (detta ventre linguale), nei paesi asiatici la mucosa geniena (guancia).

All’esame clinico la lesione può apparire come un’ulcerazione a bordi duri e rilevati o una placca bianca o ancora uan lesione variegata in cui si alternano aree di colore bianche a zone rosse.

Molto spesso le lesioni sono indolenti.

 

Dati epidemiologici

Il cancro orale nei paesi industrializzati colpisce maggiormente il sesso maschile e si colloca come frequenza tra i primi 8 tumori. Nel sud-est asiatico ed in alcuni paesi africani la frequenza è più elevata, tale patologia si colloca al terzo posto tra tutti i tumori. Questo è legato ad una maggior esposizione a comportamenti a rischio, oltre a fumo e consumo di alcool, quali uso di tabacco da masticare o masticazione di noci di Betel.

Per quanto concerne il tasso di mortalità, questo risulta più elevato tra i maschi rispetto alle femmine e più basso nei paesi industrializzati dove è più facile l’accesso ai servizi sanitari.

Il carcinoma intraorale ha un tasso di sopravvivenza media a 5 anni del 30-40% mentre quello del labbro è dell’80%.

I fattori che influenzano la sopravvivenza sono:

  • Sede (prognosi peggiore per le sedi più posteriori)
  • Dimensioni(prognosi peggiore per i tumori più grandi)
  • Presenza di interessamento linfonodale o metastasi a distanza (se presenti la prognosi è peggiore)
  • Caratteristiche istologiche (grado di differenziazione cellulare ecc.)

 

Fattori di rischio

Diciamo innanzitutto che l’eziologia del carcinoma orale è multifattoriale.

I principali fattori di rischio sono: fumo, masticazione di noci di Betel, consumo eccessivo di alcool, agenti infettivi, utilizzo di tabacco da masticare. Fattori ambientali e genetici possono svolgere un ruolo importante nell’insorgenza della malattia, così come la dieta. Un ruolo importante nell’eziopatogenesi della malattia può infine esser svolto da tutti quei fattori traumatici presenti a livello della mucosa orale (quali ad esempio protesi instabili, margini dentali taglienti ecc.) che determinano una irritazione cronica dei tessuti orali.

Spesso il carcinoma orale è preceduto dalla comparsa di lesioni precancerose intendendo con tale temine un tessuto alterato nel quale è più probabile che si sviluppi un tumore. La più comune lesione precancerosa orale è la leucoplachia

Fumo

Si calcola che i fumatori nel mondo siano 1miliardo e 250milioni di persone.
Il rischio di insorgenza del cancro orale è direttamente proporzionale al numero di sigarette fumate e agli anni di esposizione al fattore di rischio.

I fumatori di 20 sigarette al giorno si calcola che abbiano un rischio di sviluppare la patologia 5 volte superiore rispetto ai non fumatori.

La combustione del tabacco genera sostanze cancerogene come le nitrosammine. A questi agenti cancerogeni è esposto non solo il cavo orale ma tutto il tratto aerodigestivo superiore. Tali cancerogeni inoltre vengono assorbiti e circolano nel sangue rendendosi responsabili dell’insorgenza di tumori anche in altri distretti del corpo.

Il consumo di tabacco oltre al cancro al polmone è legato all’insorgenza di tumori in altri distretti quali ad esempio cavo orale, faringe, laringe, esofago, stomaco, vescica, pancreas, ecc. ecc.

Si calcola che il fumo di sigaretta è correlato ad almeno 16 diversi tipi di cancro. Il tabagismo è un fattore di rischio ancora più dannoso nella popolazione giovanile

Alcool

Nel mondo 2miliardi di persone consumano alcool.
Per convenzione si considera una unità di alcool equivalente a 113ml di vino o 284 ml di birra.

La comunità scientifica considera congruo un consumo di alcol settimanale pari a 21 unità per l’uomo e 14 per la donna con almeno due giorni di sospensione.

Si calcola che un consumo giornaliero di alcool (etanolo) superiore ai 50mg esponga ad un rischio 15 volte superiore di insorgenza di cancro orale. Il derivato dell’alcool più pericoloso dal punto di vista oncogenetico è l’acetaldeide.

L’uso simultaneo di alcool e fumo aumenta enormemente il rischio di insorgenza di carcinoma orale. Si calcola che forti bevitori e fumatori abbiano un rischio di sviluppare la patologia 38 volte superiore agli astemi non fumatori.

Betel

La masticazione della noce di Betel è un’abitudine voluttuaria che interesa circa il 20%della popolazione mondiale soprattutto nei paesi asiatici. In India il Betel è la principale causa di insorgenza di carcinoma orale.

Il Betel contiene idrossido di calcio responsabile di danni e alterazioni morfologiche oltre che a livello della mucosa orale anche a livello di pancreas e altri organi a distanza.

Agenti infettivi

Nei pazienti con carcinoma orale spesso le condizioni igieniche orali sono assai scadenti, son presenti denti cariati, infezioni, problemi parodontali, decuditi protesici ecc.. Sembrerebbe che pazienti affetti da malattia parodontale abbiano maggiori possibilità di sviluppare un carcinoma orale.

Candida Albicans


La Candida albicans è un fungo che si rinviene più spesso sulla mucosa affetta da carcinoma rispetto alla mucosa sana. Non è dato di sapere se nei casi in cui ne viene riscontrata la presenza sia la Candida ad esser responsabile dell’insorgenza delle lesioni o se si localizzi solo secondariamente sulla mucosa alterata. Certo è che tra i prodotti del metabolismo della Candida ci son le Nitrosamine che son sostanze cancerogene. La Candida inoltre è in grado di convertire l’etanolo in acetaldeide (che abbiam già detto essere una sostanza concerogena).

Papillomavirus

Esistono oltre 100 sottotipi di virus del papilloma umano, i sottotipi 6-11-16-18-31-33-42 sono stati riscontrati nel cavo orale. Soprattutto l’HPV 16 e L’HPV 18 son considerati cancerogeni ed associati al cancro del cavo orale. Il carcinoma orale correlato all’HPV colpisce prevalentemente soggetti giovani e non fumatori, e sembra avere una prognosi migliore. La colonizzazione del cavo orale avverrebbe per trasmissione sessuale (rapporti oro-genitali)

Altri virus

Anche Herpes virus ed Epstein Barr virus potrebbero giocare un ruolo nel processo di oncogenesi.

Fattori ambientali

Il cancro del labbro è più frequente in soggetti che praticano lavori che li portano a stare molte ore all’aperto esposti alla luce solare (ad esempio lavoratori agricoli, marinai ecc.).

 

Genetica

Alcuni studi dimostrano come parenti di soggetti affetti da carcinoma orale abbiano un rischio di sviluppare la malattia 3-4volte superiore rispetto alla popolazione generale. Può giocare un ruolo importante la predisposizione genetica ad ammalarsi. Molte ricerche hanno lo scopo di identificare tale suscettibilità genetica.

 

Fattori dietetici

L’insorgenza di carcinoma orale è inversamente proporzionale al consumo di frutta e verdura che sono alimenti ricchi di vitamine A, C ed E, antiossidanti in grado di eliminare i radicali liberi potenzialmente dannosi. Al contempo un ruolo protettivo è svolto da una dieta che determini un adeguato supporto di micronutrienti, ferro vit B12 ed ac.folico.

Traumatismi cronici

Qualsiasi stimolo irritativo cronico sulla mucosa orale può determinare alterazioni tissutali in senso oncogenetico. Sono chiamati in causa margini dentari taglienti di denti fratturati o cariati, protesi instabili decubitanti sui tessuti, denti malposizionati ecc. ecc. Da quanto detto emerge che sia di importanza fondamentale non trascurare la propria salute orale.

 

Prevenzione

Considerando che i principali fattori di rischio del cancro orale son perfettamente conosciuti e considerando che tali fattori di rischio sono riscontrabili da soli o in associazione nella quasi totalità dei casi di malattia, una prevenzione che miri ad eliminarli può avere un ruolo straordinariamente importante nel controllo della carcinoma orale. I punti cardine nella prevenzione del carcinoma orale sono i seguenti:

  • abolizione del fumo,
  • moderato consumo di alcolici,
  • dieta varia ed equilibrata,
  • corretta igiene orale e mantenimento di un buono stato di salute orale
  • visite odontoiatriche con periodicità non superiore ad un anno per poter preservare lo stato di salute del cavo orale e per poter consentire l'individuazione di eventuali lesioni potenzialmente pericolose.

 

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Data pubblicazione: 28 dicembre 2012

Autore

enzodiiorio
Dr. Enzo Di Iorio Dentista, Odontostomatologo

Laureato in Odontoiatria nel 1998 presso Università degli studi di Chieti.
Iscritto all'Ordine degli Odontoiatri di Chieti tesserino n° 355.

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