La borsite olecranica: cosa fare?

giuseppeinternullo
Dr. Giuseppe Internullo Ortopedico, Chirurgo della mano

La borsite olecranica si può anche sviluppare in pazienti affetti da patologie polmonari croniche che si appoggiano sui gomiti per aiutare la respirazione. L'infezione della borsa olecranica (borsite settica) si può instaurare primitivamente o come complicanza di una borsite asettica.

A causa della sua posizione superficiale nella regione estensoria del gomito, la borsa olecranica può facilmente irritarsi e infiammarsi La borsite olecranica può essere secondaria a trauma, flogosi o infezione. Una caduta o un colpo diretto possono determinare una borsite infiammatoria acuta. L'irritazione prolungata, dovuta a eccessivo appoggio sul gomito, produce una flogosi cronica. Quest'ultima è associata a determinate attività lavorative e occupazioni. La borsite olecranica si può anche sviluppare in pazienti affetti da patologie polmonari croniche che si appoggiano sui gomiti per aiutare la respirazione. L'infezione della borsa olecranica (borsite settica) si può instaurare primitivamente o come complicanza di una borsite asettica. II gonfiore associato alla borsite si sviluppa o gradualmente (cronico) o improvvisamente (infezione o trauma). Il dolore è variabile, ma può essere intenso e limitare il movimento dopo una lesione acuta o in caso sia presente un'infezione. La tumefazione della borsa può essere così imponente che il paziente riferisce difficoltà a indossare camicie con le maniche lunghe. Quando il gonfiore diminuisce, il paziente può avvertire una "protuberanza" che è soffice quando il gomito è gonfio. Queste protuberanze o noduli rappresentano il tessuto cicatriziale lasciato dal riassorbimento del liquido. La borsite olecranica si verifica anche in pazienti con gotta o artrite reumatoide. I tofi gottosi (masse di di cristalli di urato monosodico) si possono formare nella borsa olecranica e anche lungo la regione ulnare dell'avambraccio, nella sinovia dell'articolazione del gomito e in numerose localizzazioni a distanza. I tofi sono presenti solo nei pazienti in cui la malattia gottosa è abbastanza avanzata. Come nella gotta, i noduli reumatoidi possono comparire in numerose localizzazioni sottocutanee, tra cui le regioni olecranica e ulnare dell'avambraccio. Col tempo questi noduli possono spontaneamente regredire o scomparire. La visita può evidenziare una grande massa, fino a 6 cm di diametro, sull'apice del gomito. La pelle può essere abrasa o lacerata in seguito a trauma. Arrossamento e calore sono comuni nella borsite acuta e possono indicare un'infezione. Una leggera dolorabilità solitamente consegue a un trauma o a un'infezione. Il gonfiore cronico, recidivante è normalmente meno soffice. L'aspirazione può avere significato diagnostico e terapeutico quando la massa è grande e sintomatica. A seguito di una lesione acuta è possibile trovare liquido ematico. Se il liquido è torbido o maleodorante deve essere fatto un esame colturale. Se l'origine è traumatica, è necessario eseguire una radiografìa per escludere una frattura dell'olecrano.
DIAGNOSI DIFFERENZIALE
Frattura dell'olecrano (evidente alla radiografìa). Gotta (elevati valori di acido urico nel sangue). Artrite reumatoide (coinvolgimento pluriarticolare, test sierologici positivi). Cisti sinoviale dell'articolazione del gomito (presenza di cristalli nel liquido sinoviale, sede mediale o laterale). Come complicanza si possono sviluppare infezione, recidiva, fistola, tumefazione o limitazione della motilità.
TRATTAMENTO.
Una borsite piccola e modicamente sintomatica non dovrebbe essere trattata oppure si dovrebbe trattare sintomaticamente con cambiamenti di occupazione ed eventualmente FANS. Una borsite più sintomatica dovrebbe essere aspirata e il liquido, se sospetto, inviato per la colorazione di Gram e l'esame colturale. Se non ci sono segni di infezione, si applica un bendaggio compressivo costituito da un pezzo di spugna rotondo di 8 cm di diametro e da una benda elastica. Il paziente deve essere rivalutato dopo 2-7 giorni. Se l'esame colturale è negativo e il liquido si è riformato nella borsa, si ripete l'aspirazione e, se il liquido non ha caratteristiche infettive, si inietta 1 mi di preparato corticosteroideo. Il sacco bursale potrebbe dover essere aspirato anche due o più volte. Se c'è il rischio di traumi ripetuti è necessario un tutore per prevenire ulteriori traumi. La borsite settica necessita di aspirazione per l'esame colturale, di copertura antibiotica contro lo Stafilococco Aureo penicillino-resistente e di decompressione con drenaggio chirurgico o quotidiane aspirazioni. È possibile una terapia antibiotica orale, se il trattamento è precoce e il paziente non è immunodefedato. Se il paziente non risponde alla terapia orale o se ha un'infezione più grave, deve essere ricoverato e trattato con antibiotici endovena e drenaggio chirurgico o lavaggio articolare. L'escissione di una borsite cronica asettica non è solitamente necessaria e non deve essere eseguita, poiché si può sviluppare una fistola cronica o un'infezione cavitaria. Sono possibili infezione, fistola cronica o recidivante. Necessitano di ulteriori valutazioni le borsiti settiche e i casi di formazione ricorrente di liquido nonostante le ripetute (tre o più) aspirazioni.

Data pubblicazione: 13 marzo 2016

Autore

giuseppeinternullo
Dr. Giuseppe Internullo Ortopedico, Chirurgo della mano

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1986 presso UNIVERSITA' DI CATANIA.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Catania tesserino n° 8682.

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