La depressione mascherata

francescosaverioruggiero
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta

Con tale termine si individuano le forme di depressione che presentano una predominanza di sintomi somatici piuttosto che dei sintomi tipici della depressione categorizzati secondo il DSM IV-TR.

I pazienti che presentano una sintomatologia clinica dominante di tipo somatico, spesso vengono inquadrati all’interno dei disturbi somatoformi, e la presenza di sintomi depressivi comporta una inclusione nella depressione in comorbidità.
Nella depressione mascherata spesso i sintomi depressivi sono sotto soglia e non raggiungono i necessari criteri di inclusione per una diagnosi di depressione evidente.
Creandosi questa situazione, molto spesso i trattamenti per i disturbi somatoformi non sono sufficientemente adeguati soprattutto quando il curante si focalizza su tali sintomi non considerando la possibilità di una sottostante depressione o lasciandola in secondo piano.
Mentre, trattando adeguatamente la depressione, la sintomatologia può regredire dopo qualche tempo. è opportuno, pertanto, considerare anche questa possibilità durante l’effettuazione della diagnosi. La valutazione della depressione mascherata può essere fatta attraverso alcuni indicatori:

  • la familiarità individua la presenza di parenti di sintomatologia depressiva oppure di disturbi somatoformi;
  • la tendenza a somatizzare durante i periodi di difficoltà;
  • decorso della patologia episodico, remissioni stagionali e spontanee;
  • sintomi depressivi presenti prima della manifestazione dei sintomi somatoformi;    
  • andamento ciclico dei sintomi somatici;
  • risposta positiva al trattamento con antidepressivi;
  • sentimenti di tipo depressivo in funzione della sintomatologia somatica.

I sintomi più comuni sono l’insonnia e la stanchezza, poi sono presenti dolori alle gambe, senso di oppressione toracica, difficoltà digestive e dell’alvo, mal di testa, dolori muscolari.
A questi si aggiungono le difficoltà ad alzarsi dal letto, difficoltà di comunicazione, il rimuginare sulla sintomatologia e sulle possibili gravi cause, riduzione della vita sociale.

I sintomi sono maggiormente evidenti al mattino e per questo motivo spingono il soggetto a non svolgere le attività quotidiane, spesso possono assentarsi dal lavoro oppure non svolgono le attività che solitamente erano parte integrante della giornata.

Spesso i pazienti, come per i disturbi somatoformi, si sottopongono a numerosi esami clinici, per cercare di dare una spiegazione ai sintomi da cui sono affetti. Generalmente, tutti gli esami effettuati, anche i più invasivi, non segnalano alcuna patologia grave, creando maggiormente preoccupazione e sconforto.

L’individuazione della depressione mascherata può, quindi, essere poi fatta per esclusione, in assenza di patologie di rilievo che in qualche modo possano giustificare la presenza dei sintomi lamentati.
Come per le altre forme di depressione, la depressione mascherata si presenta maggiormente nelle donne.

L’età di presentazione è variabile e deve essere sospettata in tutti i casi in cui è presente una qualche forma di depressione all’interno dell’ambiente familiare e si evidenziano preminentemente i sintomi somatici.
L’individuazione di questa patologia è molto complessa e necessita di un opportuno trattamento farmacologico.

Il trattamento non è mirato alla sintomatologia somatica ma prevede l’utilizzo di antidepressivi che riducano i fenomeni depressivi e, di conseguenza, riducano in modo sostanziale tutti i sintomi somatici associati a questa patologia.
Il trattamento è sempre un trattamento a lungo termine.

E', infatti, inefficace il trattamento mantenuto per pochi mesi, in quanto la riduzione comporta una riesacerbazione dei sintomi somatici. Cosa che non accade con il mantenimento a lungo termine, la cui riduzione programmata non comporta ricadute cliniche.

Data pubblicazione: 14 marzo 2010

Autore

francescosaverioruggiero
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1998 presso Università Cattolica del S. Cuore - Roma.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Avellino tesserino n° 3387.

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