Adolescenti e cibo

L'adolescenza è una fase di cambiamenti e di transizione, la rivoluzione è sopratutto fisica; oltre alla crescita e sviluppo è durante l'adolescenza che il corpo e le sue trasformazioni vengono poste al centro dell'attenzione del ragazzi. Il rapporto con il proprio corpo e con il cibo è uno dei problemi più importanti.

L'adolescenza è una fase di cambiamenti e di transizione e la rivoluzione è sopratutto fisica: oltre alla crescita e sviluppo è durante l'adolescenza che il corpo e le sue trasformazioni vengono poste al centro dell'attenzione del ragazzi.

Il rapporto tra corpo e cibo

Il rapporto con il proprio corpo e con il cibo è uno dei problemi più importanti che emergono in questo complesso periodo: uno dei campi in cui si misurano gli scontri con gli adolescenti, è la tavola.

Il cibo, primo veicolo d'amore per il neonato può diventare sfida, rifiuto, ossessione.

Quali sono i comportamenti alimentari sbagliati?

I ragazzi adolescenti a tavola assumono comportamenti ribelli e scorretti: mangiano in modo sregolato,magari davanti alla tv o alla playstation. Cibi con elevato indice calorico e di scarso valore nutrizionale, ricchi di grassi e zuccheri raffinati, di sale e poveri di vitamine, fibre, antiossidanti minerali.

Mangiano cibi come le patatine fritte, i panini, gli snack e i cibi confezionati, i gelati, le bevande dolci e gassate, perché sono gustosi, appetitosi ed economici, sempre disponibili e distribuiti in contesti che aggregano; la pizza è al primo posto nei momenti di condivisione con gli amici.

Spesso saltano la colazione e consumano prevalentemente pane e pasta, a pranzo e cena. Poca frutta e verdura, poco pesce, pochi legumi, in generale hanno una dieta poco varia. Le abitudini degli adolescenti a tavola variano a seconda dell'ambiente familiare, ma anche delle delle regioni, e a seconda che vivano in città o nei piccoli centri.

Le scelte alimentari si orientano sul gusto dei cibi, sulla ricompensa e il godimento che ne traggono; sull'indipendenza dalle consuetudini familiari e sull'autonomia di scelta. Il mangiare fuori casa con gli amici, prediligere il fastfood, oppure isolarsi davanti al televisore o al computer rappresenta il loro grado di indipendenza e di libertà.

Contemporaneamente gli adolescenti sono sensibili alle abitudini familiari: il modo in cui i genitori si alimentano, le regole familiari sane,la coerenza del buon esempio, possono influenzare le loro scelte alimentari. I genitori non dovrebbero mai imporre un tipo di alimentazione, come ad esempio la dieta mediterranea o gli alimenti biologici, se non sono loro stessi a seguirla; le scelte alimentari vanno spiegate ai figli, dando loro il tempo di accettarle, evitando di imporre determinate regole in modo rigido, che possono dare origine a ribellione, allontanando dal modello imposto.

Da ricerche e indagini effettuate risulta che gli adolescenti hanno conoscenza e consapevolezza riguardo all'alimentazione, ma mangiano in modo sregolato e scorretto scegliendo cibi sulla base delle voglie del momento e del principio del piacere.

L'educazione alimentare

È fondamentale educare gli adolescenti all'importanza di una sana alimentazione, alcune regole semplici sono: condividere il pasto con la famiglia e gli amici, perché mangiare è un piacere; il pasto non è solo sfamarsi, ma un momento di convivialità, di riunione quotidiana della famiglia, di comunicazione e scambio di idee.

La colazione è fondamentale per iniziare la giornata con la giusta energia: vanno evitati due errori: mangiare poco o addirittura saltare la colazione; oppure iniziare mangiando troppi zuccheri semplici come latte e cacao, biscotti farciti, cereali con tanti zuccheri aggiunti. Scegliere invece pane integrale o ai cereali con marmellata o miele, latte e yogurt bianco, frutta fresca e secca, spremuta di arancia.

Per gli spuntini a scuola evitare i bar e i distributori automatici con gli snack; meglio portare una merenda da casa, come frutta fresca o secca, un pacchetto di crakers, un panino con pomodoro e olio, o con prosciutto o salumi magri, questi ultimi non più di due- tre volte la settimana, perchè è sconsigliato un eccessivo consumo di salumi e carni conservate già a partire da questa età.

Anche dopo l'attività fisica vanno evitate le merende troppo grasse e troppo proteiche, ma sono necessari alimenti che contengano carboidrati a rapida assimilazione come una fetta di ciambellone, uno yogurt con frutta fresca e secca, un bicchiere di latte e cioccolato, meglio quello fondente almeno al 70%, ricchissimo di composti antiossidanti.

Per contrastare l'acne che colpisce nell'adolescenza sette ragazzi su dieci, determinata dalla tempesta di ormoni sessuali che sconvolge l'organismo, il regime alimentare corretto è essenziale: un regime ricco di zuccheri semplici con continui picchi di glicemia e di insulina determina la formazione dei brufoli. È necessario ridurre i biscotti, i gelati e le bevande zuccherate, la carne e i salumi,e mangiare cereali di tipo integrale, più frutta e verdura, ricche di vitamine come la A, carente negli adolescenti con l'acne.

Quali alimenti non devono mancare a tavola?

L'adolescenza è un periodo di crescita e di sviluppo rapido pertanto alcuni alimenti non dovrebbero mai mancare in tavola: cereali integrali ricchi di nutrienti come le vitamine del gruppo B e di fibra che migliora la flora batterica intestinale, il microbiota, permettendo un assorbimento migliore dei nutrienti e una riduzione della stipsi.

Inoltre il consumo di fibra, che è purtroppo basso fra gli adolescenti, riduce il rischio di sovrappeso e obesità.

La presenza nell'alimentazione dell'adolescente di minerali come calcio, ferro e potassio è fondamentale sopratutto per le ragazze.

Il ciclo mestruale fa aumentare la richiesta di ferro conducendo all'anemia con astenia e incapacità di affrontare gli impegni quotidiani. E' importante consumare la carne ricca di proteine e fonte di vitamine del gruppo B e di minerali; ma sopratutto il pesce, ricco di proteine ad alta digeribilità e di vitamine A e D.

Per mantenere il giusto peso corporeo spesso è sufficiente abolire il junk food,i prodotti confezionati che contengono troppi grassi e troppi zuccheri e impostare uno stile di vita attivo, facendo sport almeno due-tre volte la settimana. Quando esiste un problema di sovrappeso, è necessario affidarsi ad un medico specialista e comunque evitare regimi dimagranti troppo rigidi che possono minare l'autostima e possono indurre a disturbi del comportamento alimentare.

Recenti studi americani su un ampio campione di circa 20000 ragazzi, (GUT growing up today promosso dalla Harvard university), lo hanno confermato. L'ultima edizione del manuale psichiatrico sui disturbi alimentari, Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, afferma che il dieting, cioè l'ossessione per le diete e il peso corporeo, predispone all'aumento ponderale e può scatenare i disturbi alimentari come bulimia o anoressia. Il ministero della salute segnala nel 2017 circa 2 milioni e300mila adolescenti con disturbi del comportamento alimentare, che iniziano in età sempre più precoce, addirittura a partire dagli 8-9 anni. L'anoressia mentale è una malattia gravissima che colpisce per il 95% donne, in età compresa tra i 15 e i 25 anni anche se l'età, come già detto, continua a scendere.

Il percorso verso l'anoressia inizia di solito con una dieta molto rigida e il controllo maniacale delle calorie ingerite, e con il rifiuto del cibo, con le conseguenze di minare le funzioni vitali del corpo. Nella bulimia e nel BED (binge eating disorder) o DAI (disordine alimentare incontrollato), il ricorso al cibo subentra per colmare un vuoto emotivo preciso; il senso di disagio è raddoppiato dal senso di colpa seguito all'abbuffata, che costringe ad escogitare pratiche pericolose per smaltire le calorie in eccesso.

Da segnalare la cosidetta Drunkoressia un grave problema che abbraccia abuso di alcool e disturbi della condotta alimentare: grandi “abbuffate alcooliche” con lo scopo di ubriacarsi velocemente e procurarsi lo “sballo”,(rischiando un intossicazione acuta da alcool!!) , inducono a non mangiare per compensare le calorie assunte, a procurarsi il vomito o assumere lassativi e diuretici. Circa un adolescente su dieci mette in atto questi comportamenti di restrizione del cibo e abuso di alcool, di cui il 60% circa sono femmine.

Nell'adolescenza il rapporto con il cibo e il corpo, è un problema complesso: i ragazzi esprimono attraverso condotte sregolate i loro disagi emotivi, pertanto non si deve sottovalutare nessun segnale in questa fase di cambiamento e di transizione.

Data pubblicazione: 01 febbraio 2019

Autore

paolabaggiani
Dr.ssa Paola Baggiani Dietologo

Laureata in Medicina e Chirurgia nel 1984 presso Università di Pisa.
Iscritta all'Ordine dei Medici di Firenze tesserino n° 24570.

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