Erezione difficile e problemi alla prostata

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Dall’ultimo Congresso Nazionale della Società Italiana di Andrologia, svoltosi in questi giorni a Torino, una lettura interattiva del collega Ferdinando Fusco sembra confermare le osservazioni e le indicazioni che vedono legate, o meglio collegate, le problematiche sessuali maschili (soprattutto la possibilità di avere una valida rigidità) e la presenza di una sintomatologia ostruttiva delle basse vie urinarie, dovuta alla presenza di una ipertrofia prostatica benigna.

Da tempo sono note a molti urologi ed andrologi le osservazioni e le evidenze cliniche che spesso si riscontrano tra queste apparentemente distanti situazioni cliniche.

Le teorie di causa ipotizzate sono state, per decenni, solo quelle di natura psicologica ma ora sembrano emergere altre correlazioni che devono essere attentamente valutate.

Queste partono da osservazioni, fatte in numerosi studi clinici e preclinici, che il trattamento dei disturbi dell’erezione, con i famosi e ormai arcinoti farmaci che inibiscono la fosfodiesterasi di tipo V, per intenderci il Sildenafil (Viagra), il Tadalafil (Cialis) ed il Vardenafil (Levitra), oltre a risolvere il problema sessuale lamentato, migliora anche i sintomi ostruttivi, quando ci sono, di una concomitante ipertrofia prostatica benigna.


Ghiandola prostatica

A questo proposito recentemente un gruppo internazionale di ricercatori ha condotto anche una revisione sistematica, attraverso Medline, di alcuni dati epidemiologici attuali su tali problematiche.

La sintesi delle evidenze ci dice che la variabile età è naturalmente un importante fattore di rischio, da tener presente, nei disturbi dell’erezione confermando che i deficit erettivi aumentano di due volte al passaggio dai quaranta ai cinquanta anni e di cinque volte nei soggetti con sessanta anni di età.

Riguardo al legame tra sintomi ostruttivi delle basse vie urinare e deficit dell'erezione diverse sono ora le ipotesi prese in considerazione dagli autori; tra queste vengono elencate alterazioni metaboliche e dei meccanismi delle vie che portano allo scatenarsi di una normale risposta sessuale (via dell’ossido nitrico e della guanosina monofosfato ciclico, aumento del segnale RhoA- Rho chinasi, l’iperattività del sistema nervoso autonomo e la presenza di aterosclerosi pelvica).

Tutti questi meccanismi fisiologici alterati portano a una riduzione della funzionalità nervosa e dell’endotelio, un’alterazione della contrattilità o del rilasciamento delle muscolature interessate a un normale svuotamento vescicale e a una valida rigidità del pene e quindi insufficienza arteriosa, riduzione del flusso ematico e danni collaterali ai tessuti da mancanza di ossigeno, infiammazioni croniche, sbilanciamento nella produzione di ormoni e alla fine sindromi dismetaboliche, ipertensione, diabete.

È importante qui ancora porre l’accento sul fatto che tutte le ipotesi fatte di correlazione tra ipertrofia prostatica benigna, sintomi ostruttivi delle basse vie urinarie e disturbi dell’erezione sono anche interconnesse tra di loro.

Di più, ricerche recenti suggeriscono questi problemi anche quando si ha la presenza di uno stato infiammatorio cronico e di un non bilanciamento dei livelli degli ormoni steroidei sessuali.

Come si vede è tutto un capitolo della medicina urologica e andrologica da rivisitare e da rivalutare con occhi diversi e privi di pregiudizi, soprattutto psicologici.

 

Fonte:

http://www.unboundmedicine.com/evidence/ub/citation/21726934/Critical_analysis-of_the_relationship_between_sexual_dysfunctions_and_lower-urinary_tract_symptoms_due_to_benign_prostatic_hyperplasia_

Per approfondire:

https://www.medicitalia.it/blog/urologia/2382-prostata-ed-erezione-quale-legame.htmlProstata-ed-erezione-quale-legame

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/383-quando-la-prostata-aumenta-di-volume-l-ipertrofia-prostatica-benigna.htmlQuando-la-prostata-aumenta-di-volume-l-ipertrofia-prostatica-benigna

Data pubblicazione: 09 ottobre 2012

Autore

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1977 presso Università di Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Firenze tesserino n° 12069.

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36 commenti

#1
Ex utente
Ex utente

spettabile dott. Beretta ho visionato l'articolo originale nel quale comunque si fa solo riferimento alla relazione tra ipb luts e de, e smura che solo in presenza di luts, ci siano prolemi di erezione, ma la sola ipertrofia senza sintomi non e' in grado di generale impotenza.
Non si parla invece di legami tra prostatite e de.

#2
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Gentile lettore,
infatti, se lei legge attentamente anche la mia new, troverà esattamente questo dato.
Anche il titolo non fa alcun riferimento alle prostatiti ma parla di "problemi alla prostata".

#3
Ex utente
Ex utente

la prostatite e' un problema alla prostata?
per cui questo suo artico si riferisce solo alla ipertrofia prostatica benigna con sintomi o struttivi?

#4
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

La prostatite è un problema specifico infiammatorio a livello della prostata ma non è di necessità legato direttamente ad un problema sessuale.
Si rilegga l'articolo e la mia new.

#5
Utente 332XXX
Utente 332XXX

Egregio dottor Beretta, da un anno a questa parte ho avuto problemi di erezione con la mia partner; quindi decisi un anno fa di assumere Levitra, e fino adesso ha funzionato. Ho provato a smettere ma puntualmente il problema dell erezione si faceva vivo. Forse é un problema psicologico il mio. Dopo un anno ho visto che le mie prestazioni sono calate e quindi ho deciso di fare una visita scoprendo che sono affetto da prostatite, attualmente sto assumendo ciproxin 500 per 7 giorni, dopodiché forprost. Vorrei sapere se il mio é solo un problema psicologico oppure il fattore prostatite incide anche sul erezione? Mi consiglia uno psicosessuologo? Crede che dopo l intera cura sarò in grado di avere valide erezioni senza assumere Levitra?

#6
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Gentile lettore,
una valutazione e un'eventuale psicoterapia, anche in presenza di sicuri fattori organici, non ha mai alcuna controindicazione.
Ora comunque segua le indicazioni terapeutiche, ricevute dal suo andrologo, e poi si dovrà, sempre con lui, rivalutare il suo particolare quadro clinico.

#7
Utente 332XXX
Utente 332XXX

Grazie della risposta dr.Beretta. Il problema mi sorge ad esempio quando pur assumendo Levitra (circa 7 mg) il problema risorge, facendomi prendere dall'ansia e dal nervosismo. Addizionando l'infiammazione della prostata, alla stessa ansia può far si che assumendo Levitra abbia sempre una scarsa erezione?

#9
Utente 332XXX
Utente 332XXX

Dott. Beretta come posso superare questa "ansia" ? Nessuno sa che assumo Levitra. E pur assumendolo ho scarsi risultati...cosa mi consiglia? Ho 21 anni, vorrei non prendere più tale farmaco, non ce la faccio più.

#10
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Da questa postazione non posso che consigliarle una nuova rivalutazione clinica in diretta con il suo andrologo di riferimento e con lui valutare anche una eventuale consulenza psicologica.

#11
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Da questa postazione non posso che consigliarle una nuova rivalutazione clinica in diretta con il suo andrologo di riferimento e con lui valutare anche una eventuale consulenza psicologica.

#12
Utente 332XXX
Utente 332XXX

Grazie mille delle risposte egregio dr.Beretta, grazie a lei mi sento un pò più sicuro, seguirò i vostri consigli. Un ultima cosa, la prostatite può essere causata dalla candida femminile?

#13
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Difficile riscontrare una prostatite sostenta da candida.

#14
Utente 332XXX
Utente 332XXX

Com'è possibile Dott. Beretta che io non abbia riscontrato infezioni o segni di candida, pur avendo una partner affetta da tale infezione? Ho avuto sempre rapporti non protetti ...

#15
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Perchè, come già dettole, è molto difficile che una candida arrivi a creare problemi infiammatori a livello della ghiandola prostatica anche se la partner ha questo problema.

#16
Utente 332XXX
Utente 332XXX

Si ho capito Dottore. Intendevo, oltre all infiammazione, non dovevo riscontrare anche la candida, dato che la mia partner ne è affetta? Perché non mi é stata contagiata, non è strano? O sono solo fortunato? Grazie mille dottore.

#17
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Gentile lettore,
formuli meglio la sua domanda che in tal modo è incomprensibile!

#18
Utente 332XXX
Utente 332XXX

La mia partner ha la candida. Come è possibile che non sono stato contagiato?

#19
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Gentile lettore,
le ho già risposto: "Perché, come già più volte dettole, è molto difficile che una candida arrivi a creare problemi infiammatori, cioè a "contagiare" un maschio, a livello della ghiandola prostatica."

#20
Utente 332XXX
Utente 332XXX

Grazie mille egregio dott. Beretta. Ho un quadro chiaro su tutto adesso.

#21
Utente 332XXX
Utente 332XXX

Egregio dott. Beretta , i 5 mg di Levitra equivalgono ai 25 mg di Viagra?

#22
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Sono farmaci della stessa famiglia ma non equivalenti.

Le si può dire che i dosaggi, da lei indicati, per entrambi questi prodotti sono quelli più bassi.

#23
Utente 332XXX
Utente 332XXX

Perché il dosaggio più basso di Levitra é 5mg, mentre quello di Viagra 25 mg? Grazie dott. Beretta.

#25
Utente 332XXX
Utente 332XXX

Evidentemente Levitra é più potente, ecco perché parte da dosaggi inferiori. Non so come ringraziarla dottore, gentilissimo.

#27
Utente 332XXX
Utente 332XXX

Grazie dottore utilissimi i suoi articoli, come sempre. Secondo lei, 5mg di Levitra possono far avere un buon rapporto? Perché da un pò di tempo ne prendo circa 7,5ovvero una pastiglia e mezza ... vorrei diminuire a solo una pastiglia... lei cosa ne pensa?

#28
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Gentile lettore,

le terapie vengono consigliate, indicate e modificate solo sul campo, in diretta.
Nessun blog di medico serio le può dare queste indicazioni particolari per via telematica.

Ancora un cordiale saluto.

#29
Utente 338XXX
Utente 338XXX

gentile dottore, io credo di avere un problema di erezione, non so se sia psicologico, ma da un po' a questa parte sento di non avere più controllo, l'erezione durante la masturbazione c'è e anche durante i preliminari, ma mi è capitato recentemente di non averla al momento opportuno... prendo un farmaco per l'insonnia e un antidepressivo, questo può incidere? gli esercizi di kegel possono aiutare? mi può suggerire un modo per essere certo di svolgerli al meglio?

#30
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Gentile lettore,
in questi casi per chiarire il problema sessuale da lei indicato, è sempre bene sentire in diretta un bravo andrologo.
Per avere poi delle precise indicazioni su come fare gli esercizi di Kegel le consiglio la lettura di un libro ormai classico, scritto dalla sessuologa americana Helen Kaplan dal titolo "Nuove terapie sessuali".
Cordiali saluti.

#31
Utente 414XXX
Utente 414XXX

Salve
Dottore circa un anno fa ho avuto problemi di prostatite con prostata ingrossata da un mese ho avuto lo stesso problema ma non riesco a risolvere del tutto.preso prostaflog ciproxin 3 settimane dato dal mio urologo.uso anche pygeum africani. Faccio una dieta perché precedentemente ho mangiato molto formaggio ho qualche disturbo nel digerire zuccheri non li digerisco in quantità maggiori del solito ho 40 anni non fumo no alcool.nn ho partner.bevo poco no caffè

#32
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Bene, continui a seguire le indicazioni ricevute dal suo urologo.

#35
Utente 497XXX
Utente 497XXX

Egregio Dott. Beretta
Sono un uomo di 70, da ca. 15 anni uso il Tamsulosin 0,4mg per ipertrofia prostatica benigna, da ca. 4 anni ho dovuto aggiungere il Vasexten 20mg e il Termisartan 40mg per pressione diastolica alta (condizioni di guardi). Da quel momento (4 anni) ho iniziato ad avere problemi di erezione erettile soddisfacente anche se la libido non sembra essere diminuita, spesso non riesco a mantenere o addirittura iniziare il rapporto. Cercando informazioni per la risoluzione del problema leggo che l'uso del Cialis giornaliero, 2,5mg può essere una soluzione ambivalente (prostata - erezione). Ulteriori informazioni su controindicazioni ed eventuali effetti collaterali sull'uso del Cialis mi hanno fatto paura, cosa fare? Grazie per l'attenzione.

#36
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Bisogna sempre sentire in diretta il suo urologo di fiducia; sarà lui ad indicarle la strategia terapeutica da seguire.

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