Più testosterone... meno bugie!

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Una nuova ricerca, presentata da alcuni ricercatori, tutti provenienti dall’Università di Bonn e pubblicata sulla rivista Plos One, annuncia una nuova “verità” sull’ormone per eccellenza maschile, cioè il testosterone.

Secondo gli studiosi in questione quest’ormone, chiamato in causa per spiegare atteggiamenti tipicamente maschili, compresi quelli aggressivi, sembra essere promotore anche di altri comportamenti, inediti e socialmente considerati più positivi.


Testosterone e comportamenti

Secondo questa ricerca la menzogna o la verità si nasconderebbero dietro tassi ormonali minori o maggiori di testosterone nel sangue.
In estrema sintesi questo lavoro scientifico ci direbbe che: più testosterone si ha meno menzogne si dicono.

Lo studio in doppio cieco, con gruppo placebo di controllo, è stato coordinato da Bernd Weber del Departmento di Scienze Neuro-Cognitive dell’Università di Bonn ed ha interessato 91 uomini adulti, giovani e senza problemi clinici significativi che sono stati preparati e sottoposti a diversi test di tipo comportamentale.

A questo punto 46 di questi uomini sono stati sottoposti ad un trattamento non “aggressivo”, via gel, applicato sulla cute, con 50 mg di testosterone per due giorni; agli altri 45 uomini è stato invece somministrato solo gel-placebo, senza ormone.

Fatto questo quindi sono stati ripetuti i test di tipo comportamentale che sembrano dimostrare come gli uomini, a cui era stata somministrato il testosterone e che presentavano naturalmente livelli di ormone più elevati nel sangue, hanno una minor tendenza a dire bugie, dimostrano una maggiore “onestà” nei comportamenti dichiarati ed addirittura tendono ad evitare chiari comportamenti antisociali rispetto ai giovani maschi che hanno preso il gel senza testosterone.

Sarà vero? Ai posteri l'ardua sentenza!

 

Fonte:

http://www.plosone.org/article/info%3Adoi%2F10.1371%2Fjournal.pone.0046774


Altre informazioni
:

https://www.medicitalia.it/news/andrologia/2181-il-testosterone-migliora-la-resistenza-fisica-nei-cardiopatici.htmlIl-testosterone-migliora-la-resistenza-fisica-nei-cardiopatici

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/229-la-menopausa-dell-uomo-esiste-l-andropausa.htmlLa-menopausa-dell-uomo-esiste-l-andropausa

 

Data pubblicazione: 17 ottobre 2012 Ultimo aggiornamento: 12 gennaio 2018

Autore

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1977 presso Università di Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Firenze tesserino n° 12069.

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21 commenti

#6
Utente 259XXX
Utente 259XXX

Ma come mai secondo lei vengono buttati soldi (in questi tempi di crisi poi!) e tempo per queste ricerche a mio parere inutili?! Le ricerche scientifiche sono fatte per aiutare la medicina, e quindi per salvare delle vite e migliorare la salute della popolazione, quelle di questo tipo invece sono solo delle curiosità.

#7
Specialista deceduto
Dr. Giorgio Cavallini

Caro signore,
mi permetto di risponderle, anche se non sono l' Autore del Blog.
Da un punto di vista di psicofisologia dire una bugia significa sapersi mettere nei panni dell' ascoltatore. Il sapersi mettere nei panni di qualcuno dipende dallo sviluppo di particolari neuroni (neuroni mirror) presenti alla base del cervello. Questi neuroni sono particolarmente sviluppati nel sesso femminile, che di testosterone ne ha poco e deve sapere cosa pensa un bimbo che non sa parlare (vedasi le cure materne all' infante). Ora questo "raccontar bugie con poco testosterone" potrebbe indicare una via di ricerca su un particolare tipo di neuroni che preside attività molto importanti.
E non è poco.

#9
Utente 259XXX
Utente 259XXX

Se può servire per qualcosa del genere sì, ma di ricerche senza importanza ce ne sono molte, per esempio una diceva che le anche le scimmie fanno sesso orale. Cosa me ne importa?! Hanno buttato soldi così, non trova lei?

#10
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Gentile lettore,

le osservazioni del collega Cavallini già mi sembrano che in parte le hanno aperto nuovi orizzonti meno banali.

Sulle sue altre osservazioni, un pò osé, su altro lavoro di etologia, non conoscendo i lavoro da lei citato, mi astengo da ogni commento inutile.

Un saluto.

#12
Utente 259XXX
Utente 259XXX

Coumunque non è mia intenzione offendere nè lei nè nessun'altro con i miei commenti. Grazie delle repliche ad entrambi.

#13
Specialista deceduto
Dr. Giorgio Cavallini

"Nemmeno le ricerche per l' acqua calda sono soldi buttati". Albert Einstein, di fronte alla pila atomica di Los Alamos. La capisco di questi tempi è dura, ma nulla può essere previsto e per questo ogni dato scentifico onesto e reale, compreso il sesso orale, deve essere un patrimonio e come tale conservato.

#16
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Gentile lettore,

condivido l'acuta osservazione del collega Cavallini!

Ancora un cordiale saluto.

#17
Ex utente
Ex utente

Sono un utente e non me ne intendo di scienza, ma condivido pienamente quanto riferito dal Dottor Cavallini e Beretta.
Questa ricerca è invece utile per poter stabilire le differenze comportamentali che si verificano soprattutto durante l' adolescenza che sono alla base di timidezza e bullismo ed anche in questo caso giocano un ruolo dominante gli ormoni sul funzionamento cerebrale.
L' aspetto psicologico fin dai tempi dei tempi non viene considerato importante da molte persone come fosse utile solo la superficialità e la prepotenza. Peccato che ci sia ancora tanta ignoranza in giro!

#18
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Gentile utente,

anche le sue osservazioni le trovo corrette e condivisibili .

#19
Dr. Giuseppe Santonocito
Dr. Giuseppe Santonocito

A parte i cambiamenti apparentemente indotti dalla sperimentazione citata, si potrebbe azzardare l'ipotesi che, da un punto di vista psicologico, essere capaci di esprimere una maggior aggressività (testosterone più alto) potrebbe ridurre la necessità di farsi strada con altri mezzi, ad esempio con l'inganno.

In altre parole, se so di poter fare a modo mio non ho bisogno di ricorrere a sotterfugi. Ciò potrebbe spiegare anche la minor tendenza antisociale: se volendo so di poter essere davvero aggressivo, non ho bisogno di mostrarlo.

Ovviamente si tratta solo di una possibile interpretazione ex-post, non di una spiegazione definitiva. Che tuttavia sembrerebbe accordarsi con l'esperienza, dato che di solito sono proprio gli individui "deboli di carattere" quelli che hanno bisogno di mentire. E sulla stessa linea, gli esperti di sport di combattimento, che certo non difettano di ormoni maschili, si trovano meno frequentemente coinvolti in risse e simili comportamenti antisociali.

#20
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Giuseppe,
tutte condivisibili le tue acute osservazioni psicologiche e cliniche.
Sempre un caro saluto.

#21
Dr. Giuseppe Santonocito
Dr. Giuseppe Santonocito

Un abbraccio anche a te Giovanni, complimenti per l'interessante articolo.
A presto

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