Asma, infertilità e tecniche di riproduzione assistita

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Vi è una correlazione tra asma, infertilità e tecniche di riproduzione assistita (ART)?

Secondo una ricerca pubblicata, in quest’ultimo mese dell’anno che sta per terminare, su “Human Reproduction” sembrerebbe di sì.

Già alcuni lavori, in un recente passato, avevano postulato questa correlazione a prima vista non giustificabile ma i risultati non erano stati sempre concordi.

I dati ora presentati fanno parte di un ampio studio epidemiologico prospettico su 18.818 bimbi, nati nel Regno Unito, valutati a nove mesi e seguiti poi a cinque e nove anni di età.


Disegni di Leonardo da Vinci

In estrema sintesi la ricerca sembra avere messo in risalto che i bimbi, nati da una coppia “subfertile”, cioè che ha dovuto aspettare almeno un anno prima di concepire, o da genitori che sono ricorsi ad un trattamento medico specifico per superare la loro situazione di infertilità, hanno una probabilità più elevata, circa il 39% in più, di essere asmatici all’età di cinque anni ed una probabilità due volte più elevata di dover assumere farmaci antiasmatici.

Sembra che questo problema sia più presente quando viene utilizzata una tecnica di riproduzione assistita, come l’iniezione intracitoplasmatica di spermatozoi; in questo caso il rischio di avere un problema asmatico, all’età dei cinque anni, diventa superiore di due volte e mezzo e l’assunzione di terapie anti-asma è presente in maniera quattro volte superiore rispetto alle altre classi di bimbi considerate.

Detto questo bisogna comunque ricordate che i dati, presentati in questo imponente lavoro, devono essere valutati tenendo presente che ci sono ragionevoli precauzioni per non giungere a facili e scontate conclusioni e ciò è relativo al fatto che il numero di bimbi che costituivano il gruppo dei nati con l’aiuto di una tecnica di fertilizzazione assistita era costituito solo da 104 soggetti e quindi si tratta di un gruppo statisticamente a rischio.

Inoltre l’asma è spesso una malattia con importanti componenti psicosomatiche e non è improbabile che figli così a lungo desiderati siano oggetto di attenzioni un po’ troppo “pressanti”, tali da alimentare elementi ansiogeni.

 

Fonte:

http://humrep.oxfordjournals.org/content/early/2012/11/29/humrep.des398.full.pdf+html

Altre informazioni per meglio capire:

https://www.medicitalia.it/minforma/ginecologia-e-ostetricia/1026-l-inseminazione-intrauterina.html

https://www.medicitalia.it/minforma/ginecologia-e-ostetricia/215-la-fecondazione-in-vitro-e-la-icsi-come-si-svolgono-e-cosa-avviene-in-laboratorio.html

Data pubblicazione: 30 dicembre 2012 Ultimo aggiornamento: 10 febbraio 2015

Autore

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1977 presso Università di Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Firenze tesserino n° 12069.

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2 commenti

#1
Dr. Serafino Ciancio
Dr. Serafino Ciancio

esiste certamente una possibile correlazione fra assetti genomici che modulino la motilità delle ciglia che trasportano il muco,gli ovuli e gli spermatozoi. La sindrome di Kartaneger è l'acme ed è lusus naturae.Il salbutamolo può restituire la fertilità? Boh!Smettere di fumare, perchè il fumo può paralizzare le cilia.Boh.
Non è mia competenza.Come internista devo solo riunire insieme gli orchestrali competenti. Si fa carambola con tutte le palle in campo.

#2
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Caro collega,

qui non si parla solo di infertilità ma di bimbi nati con tecniche di fecondazione assistita.

Un cordiale saluto.

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