Meno televisione, più sport e migliora il liquido seminale

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Un recente e curioso studio, condotto dalla Harvard School of Public Health e pubblicato sul British Journal of Sports Medicine, in un gruppo di giovani uomini di età compresa tra i 18 e i 22 anni, ha messo in rilievo ed analizzato il rapporto che ci potrebbe essere tra attività fisica e fertilità maschile.

Da questo studio emergerebbe che venti ore di televisione alla settimana basterebbero a ridurre il numero complessivo degli spermatozoi prodotti dai testicoli ed eiaculati di quasi il 50% mentre solo quindici ore di esercizio sportivo fisico settimanale sarebbero capaci di determinarne un aumento del 73%.

spermatozoi

Spermatozoi normali

In sostanza 189 giovani maschi, apparentemente sani, senza alcuna patologia di rilievo, sono stati sottoposti ad una attenta valutazione del loro stile di vita con domande che riguardavano dieta, abitudini di vita non positive, come il fumo, ed infine veniva indagato pure quante ore erano trascorse davanti ad un televisore.

Tutti questi dati poi sono stati poi messi in correlazione con i parametri dei loro liquidi seminali: numero totale, concentrazione per ml degli spermatozoi eiaculati e rispettive motilità e morfologia.

Dalla ricerca indicata è emerso che i giovani maschi, con più di venti ore alla settimana davanti ad un televisore, avevano un numero complessivo di spermatozoi inferiore al 40% rispetto ai quelli che sostenevano di non guardarla mai.

Di contro chi dichiarava più di quindici ore di buon esercizio fisico, durante la settimana, presentavano un aumento del numero di spermatozoi addirittura del 73% rispetto a chi praticava sport solo per cinque ore.

Questi dati sono veramente interessanti e, se dovessero essere confermati, ci darebbero un’ulteriore informazione che gli stili di vita, in particolare quello di condurre una buona attività fisica, sono un fattore estremamente importante anche per la fertilità di un uomo e forse ci permetterebbero di meglio comprendere e quindi frenare l'apparente e costante decadenza della fertilità dei maschi che, in questi ultimi anni, sembra interessare soprattutto giovani uomini che vivono in società ricche e prospere dove l’attività fisica sembra essere diventata un elemento apparentemente trascurabile e poco importante per condurre una vita sana e normale.

 

Fonte:

http://bjsm.bmj.com/content/early/2013/01/21/bjsports-2012-091644.short?g=w_bjsm_ahead_tab

Altre informazioni:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/660-miti-e-realta-sul-maschio-infertile.htmlMiti-e-realta-sul-maschio-infertile

https://www.medicitalia.it/minforma/ginecologia-e-ostetricia/214-stile-di-vita-ed-infertilita.htmlStile-di-vita-ed-infertilita

 

Data pubblicazione: 11 febbraio 2013

Autore

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1977 presso Università di Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Firenze tesserino n° 12069.

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