Ipotesi genetica della eiaculazione precoce: anatomia di una cantonata!

giorgiocavallini
Dr. Giorgio Cavallini Iscritto decedutoChirurgo generale, Andrologo, Urologo

Oramai una decina di lavori indicano che negli eiaculatori precoci primari (pazienti affetti da eiaculazione precoce fin dai primi rapporti sessuali) sia presente una maggiore attività del gene di trasporto della idrossitriptamina, gene chiave nel controllo della serotonina, sostanza in grado di mediare la rapidità eiaculatoria, da notare che la maggioranza dei farmaci per eiaculazione precoce fanno aumentare la serotonina cerebrale.

Una revisione assai recente dei dati in tal senso conferma l’ipotesi di una maggiore attività del gene in questione e gli autori partono con la “sparata” che questi dati confermerebbero che la eiaculazione precoce primaria è una malattia del corpo, non della psiche e pertanto evviva i farmaci per la terapia.

Tombola! L’attività di quel gene è inducibile: cioè varia in risposta all’ambiente. Più e ansiogeno l’ambiente, più aumenta l’attività del gene. In altre parole l’attività del gene è fortemente influenzata dall’ansia.

Quando ci ricorderemo che il miglior champagne viene prodotto da uve di Pinot Nero e che il 3% del nostro codice genetico dà la qualità (alta o bassa) ed il restante 97% modula quella qualità sulla base dell’adattamento all’ambiente circostante (molto alto o molto basso)?

 

Bibliografia

 

Data pubblicazione: 10 giugno 2013

14 commenti

#14
Specialista deceduto
Dr. Giorgio Cavallini

Gentile utente lei chiede esplicitamente una terapia. Il che è contrario alle linee guida del sito e del buon senso. Per questo ho cancellato le sue richieste.