Meno astinenza spermatozoi migliori? Pare proprio di sì

La maggior parte dei laboratori richiede che il paziente presenti per l’analisi un campione di liquido seminale ottenuto dopo alcuni giorni di astinenza da una precedente eiaculazione. Il WHO 2010 raccomanda tra due e sette giorni ma molto spesso, per esigenze di semplificazione, i laboratori raccomandano tre giorni. Il motivo di questa “norma” sta nell’evitare che venga consegnato, al limite, il prodotto della sesta eiaculazione della giornata, che potrebbe essere pari all’acqua fuorviando l’analisi e , sostanzialmente, rendendola inutile.

Nel tempo, ma senza che critica scientifica lo abbia mai validato, si è assunto il concetto che l’astinenza migliori i parametri seminali, il che non è vero ma è dato per scontato ancora da molti medici che spesso raccomandano alle coppie rapporti mirati dopo giorni di tediosa astinenza.

Una ricerca pubblicata sul Journal of Reproduction and Genetics da un gruppo spagnolo finalmente smentisce tale luogo comune.

Con estrema semplicità sono stati arruolati nello studio 460 pazienti piuttosto eterogenei: Oligospermici severi, età superiore a 44 anni, fumatori, grassoni, diabetici, sottoposti a chemioterapia, criptorchidi, prostatitici, partner di coppie con aborto ricorrente e insuccessi nella PMA. A tutti è stato richiesto di produrre un campione con la solita astinenza e ognuno di questi liquidi seminali è stato sottoposto a valutazione dell’Indice di Frammentazione del DNA. Il test è una valida procedura per misurare il danno che la patologia di base arreca agli spermatozoi e risulta abbastanza predittivo nei confronti della possibilità di ottenere gravidanze normali. Con sorpresa pari a zero le analisi hanno confermato che una seria alterazione del DNA spermatico era presente nel 90% dei campioni esaminati.

Agli stessi soggetti, quindi, è stato chiesto di produrre di nuovo un campione di liquido seminale ma con solo un giorno di astinenza. Sottoposti i campioni allo stesso test si è dimostrata alterazione del DNA in percentuale molto inferiore dei casi il che significa, in pratica, che con minore astinenza si ottengono spermatozoi migliori.

 

Fonte:

J Assist Reprod Genet. 2013 Sep 1.

One abstinence day decreases sperm DNA fragmentation in 90 % of selected patients.

Data pubblicazione: 01 ottobre 2013

2 commenti

#1
Dr. Roberto Mallus
Dr. Roberto Mallus

Interessante, empiricamente lo sospettavo.
Salutoni

#2
Dr. Giulio Biagiotti
Dr. Giulio Biagiotti

Che un ambiente prostatico patologico desse questi effetti lo sapevo ma la cosa che mi mancava era che accade con quasi tutte le patologie, varicocele compreso, per cui le ragioni sono verosimilmente molteplici.
un caro saluto anche a te

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