Vino e frutti rossi meglio del Sildenafil (Viagra)?

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

 

A questa “gioiosa” ed apparentemente semplice conclusione, almeno su alcuni aspetti legati alla prevenzione di un problema dell'erezione, sembrano essere arrivati alcuni ricercatori dell’Università del East Anglia e dell’Università di Harvard che hanno da poco pubblicato sull’"American Journal of Clinical Nutrition" una corposa e pesante ricerca che ha coinvolto 50 mila uomini di mezza età, valutati per circa 30 anni, monitorando i loro stili di vita, i cibi consumati ed anche controllando la loro capacità di avere e mantenere un’erezione valida.

Ogni quattro anni veniva, a questo proposito, valutato attentamente il loro stile di vita, cioè attività fisica, peso, fumo, caffeina consumata, le loro normali abitudini alimentari e le loro "prestazioni sessuali".

Questo complesso studio epidemiologico è così giunto a dimostrare che molti alimenti vegetali ricchi di flavonoidi, soprattutto gli antociani, i flavanoni e i flavoni, come ad esempio i ribes, le ciliegie, le more, i mirtilli, i ravanelli e molti agrumi come pure alcune bevande, ad esempio il , varie tisane ed il vino rosso, bevuto naturalmente in quantità moderate, sono un valido aiuto nel prevenire un futuro disturbo dell’erezione.

 

 

Del resto era già noto come un buon consumo di frutta, a prescindere dal loro contenuto in flavonoidi, è di per sé una efficace misura capace di ridurre del 14% il rischio di un deficit erettivo. Ora, con questo lavoro, si è dimostrato che la frutta e i vegetali, contenenti antociani, i flavanoni e i flavoni, consumati regolarmente ed associati sempre ad un corretto stile di vita ed una costante attività fisica, ridurrebbero del 21% il rischio d’incidenza nell’avere una disfunzione erettile.

Già si sapeva che il consumo di cibi ricchi di flavonoidi riduceva il rischio di incorrere in condizioni patologiche gravi quali le malattie cardiovascolari e il diabete mellito; questa ricerca ci ha per la prima volta finalmente confermato, in modo preciso e netto, la positiva associazione tra l’assunzione di questi alimenti, ricchi di flavonoidi, e la conseguente riduzione del rischio di incorrere in un disturbo dell’erezione, problema clinico non infrequente e che colpisce, a 50 anni, quasi la metà dei maschi.

In estrema sintesi quindi possiamo dire che consumare una manciata di bacche rosse (more, fragole, ribes, mirtilli, uva, ciliegie, rapanelli) tre volte alla settimana e un paio di bicchieri di vino rosso al giorno potrebbe essere considerato un comportamento alimentare virtuoso e anche capace di prevenire una futura e “fastidiosa” disfunzione erettile.

 

Fonte:

http://ajcn.nutrition.org/content/early/2016/01/06/ajcn.115.122010.abstract

http://ajcn.nutrition.org/content/early/2016/01/06/ajcn.115.122010.full.pdf+html 

Altre informazioni:

https://www.medicitalia.it/news/andrologia/3392-bacche-di-ginseng-coreano-il-viagra-vegetale.html

https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/6161-la-gynostemma-pentaphyllum-altra-risorsa-naturale-contro-i-disturbi-dell-erezione.html

https://www.medicitalia.it/news/andrologia/6120-estratto-di-corteccia-di-pino-marittimo-pycnogenol-un-aiuto-per-erezione-e-fertilita.html

 

Data pubblicazione: 29 febbraio 2016

Autore

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1977 presso Università di Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Firenze tesserino n° 12069.

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2 commenti

#1
Utente 114XXX
Utente 114XXX

Gentile dottore,
secondo lei, la stessa regola, varrebbe anche per gli integratori che contengono le stesse componenti? Nonostante la "biodisponibilità" delle stesse, in linea teorica almeno, dovrebbe essere inferiore rispetto a quella contenuta direttamente all' origine, quindi dei frutti, verdura etc.

Grazie

#2
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Gentile lettore,
le sue osservazioni sono tutte condivisibili.
Sempre meglio, quando possibile, utilizzare i vegetali e i frutti freschi, in queste situazioni anche i flavonoidi sono più presenti e biologicamente disponibili.

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