Guanti che accoppano Spermatozoi: questione di Chimica

Nei laboratori di fecondazione in vitro, dove si processano ovociti e spermatozoi, ci si aspetterebbe che i biologi siano vestiti come astronauti e indossino particolare vestiario ipertecnologico tra cui i guanti di gomma in vinile. Lo stesso fanno coloro i quali sono addetti alla preparazione dei cibi come nelle cucine dei fast-food. Lo scopo sarebbe quello di non contaminare con batteri o qualsivoglia sporcizia il materiale che si sta lavorando, sia esso cibo, ovociti o sperma.

Tuttavia, e da molto tempo, i biologi della fecondazione in vitro se ne guardano bene dall’ usare i guanti quando lavorano con le provette. Costoro sanno, per esperienza, che nei guanti c’è qualcosa che manda a male il contenuto delle provette per cui si lavano bene le mani, indossano vestiti sterilizzati e lavorano così.

Si pensava, inizialmente, che il talco, l’amido di mais o qunt'altro messo nei guanti per poterli agevolmente infilare, fosse il responsabile. Pare, invece, che il motivo del danno sia nel materiale di cui sono fatti i guanti.

Uno studio pubblicato in Aprile e recensito dal The Whashington Post, dimostra che alcuni tipi di Ftalati già noti per non essere particolarmente salubri nonché in odore di cancerogenicità, vengano ritrovati in concentrazione più elevate nelle urine di soggetti che mangiano ai fast-food. Dato che gli Ftalati sono già stati imputati di danneggiare gli spermatozoi, la mente viaggia veloce alle conclusioni.

Ami Zota, uno degli autori dello studio e che è assistant Professor alla George Whashington University, ha affermato che non è il caso di andare in ansia o in paranoia ma che è il caso di aumentare il livello di guardia al riguardo. Guarda caso il governo Giapponese ha già vietato l’uso dei guanti in vinile per la preparazione del cibo.

Ancora una volta vince l’acqua e sapone: questione di chimica.

Data pubblicazione: 16 maggio 2016

2 commenti

#1
Utente 112XXX
Utente 112XXX

Buongiorno dottore.
Che notizia curiosa. Ma non capisco una cosa: qualsiasi sia il colpevole, ftalati o altro, si pensa a un effetto a distanza? Non credo infatti che si ficchino le mani, guantate o no, dentro le provette. Il materiale biologico viene maneggiato con altri mezzi (puntali di pipette, pinzette, aghi o altro). Col guanto si tocca solo l'esterno del contenitore e degli strumenti.

#2
Dr. Giulio Biagiotti
Dr. Giulio Biagiotti

Giusta considerazione.
Difatti, come facciamo ad essere sicuri che i guanti non rilascino sostanza alcuna? Prendendo in mano una capsula Petri aperta siamo a due cm da un ovocita
Come dice l'autore dello studio, senza andare in ansia e senza farsi venire paranoie, mi ero sempre chiesto che cos'era , nell'uso dei guanti, a fare danni. Forse ora abbiamo una ipotesi in più da tenere presente.

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