Gli oracoli della fertilità umana

Gli spermatozoi, negli ultimi anni, si sarebbero dimezzati. Ergo, secondo gli esperti, la fertilità umana sarebbe diminuita e la razza umana rischia l’estinzione, perlomeno in Europa. La prima cosa che mi viene in mente è che, dato che anche i nati anche parecchio a sud e parecchio a est dell’Europa e senza contare l’America del sud, appartengono alla razza umana, l’affermazione ultima mi sembra data dai postumi di una tostissima sbronza. La razza umana europea ha superato le morìe della Spagnola, la Grande Guerra, la seconda guerra mondiale nonché l’assenza degli antibiotici e dei vaccini senza estinguersi e facciamo dell’allarmismo? Fatevi passare la cefalea post-alcolica e ne riparliamo.

Eppoi, scusate se mi permetto, ma tutti, e dico tutti, gli studi che sono basati unicamente sulla conta degli spermatozoi, la quale ha il vizio-pregio di andare su e giù in continuazione anche nei sani rendendo inutili le statistiche al riguardo, soffrono di un baco più grosso della mela. La sola conta degli spermatozoi non è mai stata e non sarà mai, predittiva della fertilità.

A me, e non sembra che sia mai stato dimostrato il contrario, risulta che, per fare un figlio, siano necessarie due persone in età riproduttiva, una che sia femmina e una che sia maschio. La predizione di fertilità, tuttavia, anche nella coppia di cui sopra, non esiste. La fertilità si misura solo a posteriori, a figli in collo.

Tutte le elucubrazioni-deduzioni catastrofiste relative alla relazione tra conta degli spermatozoi e fertilità umana sono mere supposizioni.

Data pubblicazione: 28 luglio 2017

4 commenti

#1
Medico
Medico

Sono d'accordo sulla inutilità del catastrofismo e, letto l'articolo originale dove nessuno degli Autori fa simili affermazioni, dedurre che l'Umanità sia alle soglie dell'estinzione per la riduzione del numero di spermatozoi è certamente un eccesso giornalistico di cui si poteva e si può fare a meno. Detto ciò gli Autori sottolineano il fatto importante che negli anni la concentrazione è decisamente diminuita e che a tale fatto viene posta poca attenzione in termini di salute pubblica e salute maschile in primo luogo. Viene rimarcato che la condizione è molto più accentuata nelle popolazioni occidentali soggette a inquinanti, stress, alimentazione squilibrata, qualità della vita non buona... quindi un segnale relativo a tali condizioni (come dicono gli Autori... il canarino nella miniera per segnalare i pericoli) e che non ha segnali di stabilizzazione. Abbassare come è stato fatto, il limite di normalità potrà tranquillizzare molti, ma impedisce di agire per tempo a ripristinare la qualità della vita: non è infatti solo una questione di capacità fertile, peraltro oggi risolvibile molte volte con la PMA, ma di stato di salute generale... è ciò mi pare assolutamente condivisibile.

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