Cannabis e fertilità maschile non vanno d’accordo

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Dr. Andrea Militello Urologo, Andrologo, Sessuologo, Patologo della riproduzione

Sembra che l'uso di cannabis stia aumentando in quanto le norme sul suo consumo stanno diminuendo in tutto il mondo. In concomitanza con un aumento dell'uso della cannabis è un'osservazione che la qualità dello sperma sembra essere in calo nei paesi sviluppati, e le coppie ritardano la concezione più spesso rispetto alle generazioni precedenti. Pertanto, è importante studiare gli effetti della cannabis sul potenziale riproduttivo maschile al fine di consigliare meglio coppie sterili e uomini in età riproduttiva. In questa mini-revisione, si evidenziano gli effetti noti della cannabis sui marcatori clinici del potenziale di fertilità maschile e rivediamo il ruolo del sistema endocannabinoide per quanto riguarda la produzione di ormoni sessuali e spermatozoi, così come la funzione dello sperma. Nel complesso, le prove attuali sono contraddittorie riguardo agli effetti della cannabis sulla produzione di ormoni riproduttivi maschili. Tuttavia, la maggior parte degli studi associa l'uso di cannabis a concentrazioni più basse di spermatozoi, suggerendo un impatto negativo sul potenziale di fertilità.

Per chi vuole approfondire

https://doi.org/10.1016/j.euf.2018.08.006

Data pubblicazione: 02 novembre 2018

Autore

andrea.militello
Dr. Andrea Militello Urologo, Andrologo, Sessuologo, Patologo della riproduzione

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1991 presso Università La Sapienza di Roma.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Roma tesserino n° 43740.

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