Infertilità maschile: bene controllare la glicemia

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

In presenza di un'infertilità maschile attenti alla condizione di prediabete 

Questa informazione clinica ci giunge da un lavoro, condotto da alcuni ricercatori e clinici dell’Ospedale San Raffaele e della Fondazione IRCCS Ca’ Granda dell’Ospedale Maggiore di Milano, ed ora pubblicato sulla rivista medica ”BJUI International.

 

   

 

Si definisce prediabete una condizione intermedia fra il diabete di tipo 2 e lo stato di normalità. Si è in presenza di un diabete quando i valori di glicemia, misurata a digiuno nel plasma venoso, sono uguali o superiori a 126 mg/dl oppure se i valori di glicemia alla seconda ora, dopo un carico di glucosio di 75 g, sono eguali o superiori a 200 mg/dl.

Più recentemente, un nuovo criterio è venuto ad aggiungersi a quelli basati sulla valutazione della glicemia; secondo l’American Diabetes Association, anche un valore dell'emoglobina glicata (HbA1c) uguale o superiore al 6,5% è indicativo di una condizione di diabete. Seguendo questo criterio diagnostico, si configura una condizione di prediabete quando i valori di HbA1c sono compresi fra 5,7 e 6,4%.

 

    

 

Questi sono stati i criteri usati dai nostri ricercatori per selezionare, su 744 uomini, che cercavano un figlio da circa 12 mesi, (sterilità primaria), quelli che si potevano definire prediabetici. Si è così visto che in questo gruppo di infertili primari vi erano 114 uomini (15.4%) con un prediabete; in questo gruppo, ulteriormente selezionato, si sono riscontrati poi livelli di testosterone totale e di HBSG (sex hormone‐bindingglobulin) più bassi mentre l’FSH e l’indice di frammentazione del DNA degli spermatozoi erano più alti; anche le azoospermie idiopatiche non ostruttive erano più frequenti nei prediabetici.

 

   

 

In sintesi sembrerebbe che il rischio di avere un ipogonadismo e un problema di non fertilità sia più alto nei prediabetici e quindi potrebbe essere utile attuare, in presenza di una infertilità primaria, un attento screening per riconoscere questa particolare situazione clinica ed eventualmente correggerla.

 

      

 

Spesso la situazione di prediabete non è nota neppure a chi l'ha perchè non dà sintomi specifici ma, in questi casi, a volte può essere decisivo consigliare mirati, semplici ed importanti cambiamenti nello stile di vita: come perdere di peso, aumentare l’esercizio fisico, attuare scelte nutrizionali differenti e corrette; tutte indicazioni che possono già aiutare l’uomo ad abbassare i livelli della glicemia nei range dei non diabetici e forse migliorare anche la sua fertilità.

 

Fonte:

https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/bju.14558

Altre informazioni:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/1446-antiossidanti-radicali-liberi-e-fertilita-maschile.html

 

Data pubblicazione: 05 dicembre 2018

Autore

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1977 presso Università di Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Firenze tesserino n° 12069.

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