PMA: aumentano i bimbi nati da donazione di gameti

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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

PMA: aumentano i bimbi nati da donazione di gameti.

Questo ci dice la nuova relazione del Ministero della Salute al Parlamento riguardante la Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) 2019, dati riferiti naturalmente al 2017, che è stata pubblicata in questi giorni e, da quanto scritto, si conferma che con le tecniche di procreazione medicalmente assistita sono nati 13.973 bambini, circa 500 in più rispetto all’anno precedente; si registra inoltre un aumento delle procedure con gameti donati e un incremento dei cicli effettuati con tecniche di crioconservazione.

Considerando tutte le tecniche di PMA, sia di primo livello (inseminazioni intrauterine), che di secondo e terzo livello (fecondazioni in vitro, ICSI), aumentano le coppie trattate (da 77.522 a 78.366) e anche i cicli effettuati (da 97.656 a 97.888).

La maggior parte dei cicli è stata eseguita in centri pubblici o privati convenzionati come il nostro, il Centro Demetra di Firenze; infatti il 35,3% dei centri è pubblico ed ha effettuato il 37,4% dei cicli; l’8,9% è costituito da strutture private ma convenzionate che hanno effettuato il 29,5% dei cicli; il 55,8% è rappresentato da centri privati con il 33,1% dei cicli effettuati.

Solo il 23,1% dei centri di secondo e terzo livello ha fatto più di 500 cicli, contro una media europea del 41,5%.
I cicli con donazione di gameti sono stati 7514: 1.582 con donazione di spermatozoi, pari al 21,1%; 3.149 con donazione di ovociti (freschi e congelati), pari al 41,9%; 2.783 con donazione sia di spermatozoi che di ovociti, pari al 37,0% dei cicli.

Una dato positivo, segnalato in questa relazione, è stato il riscontro del calo delle gravidanze gemellari e trigemine, in linea finalmente con la media europea.

Sono aumentate, rispetto al 2016, le coppie con una partner di età inferiore ai 35 anni e le donne tra i 35 e i 39 anni mentre sono risultate in calo, di quasi un punto percentuale, la quota di pazienti con un’età superiore o uguale ai 40 anni.

L’età media delle donne italiane che hanno utilizzano una tecnica omologa, cioè senza donazione di gameti, è di 36,7 anni, un’età media comunque superiore a quella degli altri paesi europei che è di 34,7 anni.

Nelle fecondazioni assistite con donazione di ovociti l’età della partner femminile è risultata maggiore, una media di 42,4 anni, mentre nella donazione di gameti maschili l’età si è visto abbassarsi a 35,6 anni; è chiaro che nei casi di donazione di gameti femminili questa è una scelta più dovuta ad un’infertilità fisiologica (l’età della donna) che non alla presenza di patologie specifiche.

Fonte:

http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2866_allegato.pdf

Altre informazioni:

 

Data pubblicazione: 08 luglio 2019

Autore

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1977 presso Università di Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Firenze tesserino n° 12069.

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