Deficit dell’erezione e malattie infiammatorie intestinali

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Un disturbo dell’erezione in uomini con una malattia infiammatoria intestinale, anche  acuta e di recente diagnosi, è di frequente riscontro e questa relazione è frequentemente sottostimata e non sempre indagata.

 

Ora uno studio prospettico, svolto da alcuni ricercatori di diverse Università nordamericane e pubblicato in questi giorni sulla rivista Inflammatory Bowel Disease Journal, sembrerebbe confermare questo rapporto tra le due problematiche cliniche.

Per malattia infiammatoria intestinale, in inglese Inflammatory bowel disease (IBD), si intende un gruppo di condizioni flogistiche del colon e del piccolo intestino dove il morbo di Crohn e le coliti ulcerose sono le situazioni cliniche più frequenti.

 

La ricerca è stata condotta su maschi di età pari o superiore ai 18 anni, iscritti nel registro Ocean State Crohn and Colitis Area (OSCCAR) tra il mese di aprile del 2008 e il mese di gennaio del 2013 con un follow-up di almeno due anni.

La loro attività sessuale è stata valutata utilizzando l'International Index of Erectile Function (IIEF), che è un questionario che valuta cinque aspetti della funzione sessuale maschile nell’ultimo mese. 

Sessantanove uomini degli ottantadue ritenuti idonei e inseriti nella ricerca, cioè l’84%, hanno completato il questionario IIEF, questo gruppo comprendeva quarantuno maschi con morbo di Crohn e ventotto con una colite ulcerosa, l’età media era di 43,4 anni.

 

Il 39% degli uomini valutati lamentava disfunzione sessuale globale e il 94% aveva un deficit dell’erezione

Durante il periodo di follow-up di due anni, nonostante i soggetti considerati avessero ottenuto dei miglioramenti clinici importanti della loro malattia intestinale, questi non presentavano alcun cambiamento importante nel punteggio ottenuto tramite IIEF.

La ricerca in questione ha il limite obbligato di non avere un gruppo di controllo ma il drop-out di solo l’11% dei partecipanti e il suo disegno longitudinale prospettico la rendono significativa e deve essere per questo motivo considerata degna di nota.

 

A questo punto anche gli andrologi e gli urologici, con chiare competenze andrologiche, dovrebbero avere ben presente questa relazione tra malattie infiammatorie intestinali e disfunzione erettile.

Nella raccolta anamnestica dei maschi con problemi sessuali, soprattutto quando c'è un deficit erettivo, sempre bene tener presente questa relazione ed affrontare, in modo multidisciplinare, la diagnosi e poi impostare le terapie mirate.

 

Fonte:

https://academic.oup.com/ibdjournal/article-abstract/25/8/1408/5376643?redirectedFrom=fulltext

Altre informazioni:

Data pubblicazione: 02 dicembre 2019

Autore

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1977 presso Università di Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Firenze tesserino n° 12069.

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2 commenti

#1
Dr. Carla Maria Brunialti
Dr. Carla Maria Brunialti

Interessante!

Se per un/a Sessuologo/a è imprescindibile inviare il paziente che soffre di D.E. per una visita uro/andrologica,
diventa sempre più difficile individuare uno Specialista che sia così informato ed aggiornato.

Complimenti.

Carlamaria

#2
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Cara Carla,

le nostre news hanno anche questo scopo, cioè quello di informare e formare specialisti con un atteggiamento, il più possibile, multidisciplinare.

Sempre un caro saluto.

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