Ferulago angulata: un estratto naturale per il trattamento dell'infertilità maschile

andrea.militello
Dr. Andrea Militello Urologo, Andrologo, Sessuologo, Patologo della riproduzione

 

La potenziale tossicità derivante da xenobiotici ambientali non è completamente nota.

L'aumento dei livelli di metalli pesanti e l'uso di pesticidi organofosfati (PO) e la loro coesistenza nell'ambiente potrebbero essere associati a una crescente incidenza di disturbi del sistema riproduttivo maschile nell'uomo e negli animali.

Il ferulago angulata è una fonte dietetica di composti fenolici con benefici per la salute segnalati.

 

I fiori di ferulago angulata sono utilizzati nella medicina tradizionale per il trattamento di malattie dell'apparato digerente dei reni e del fegato. Questa specie appartiene alla famiglia delle Apiaceae, che è stata utilizzata sia come cibo che come terapia a causa della loro composizione fitochimica.

 

Obbiettivo

Questo studio è stato condotto per studiare se un estratto di Ferulago angulata potesse proteggere i topi NMRI maschi adulti dalla tossicità riproduttiva indotta da acetato di piombo (PbAc), diazinone (DZN) o PbAc + DZN.

 

Materiali e metodi

Topi NMRI maschi adulti sono stati esposti allo 0,5% di PbAc in acqua potabile, DZN (3 mg / kg / giorno, iniezione intraperitoneale [ip]) o PbAc + DZN in presenza o assenza di 400 mg / kg / giorno Ferulago angulata idroalcolico estratto (FAE) che è stato somministrato tramite gavage per sei settimane.

 

Risultati

L'esposizione cronica a PbAc, DZN e PbAc + DZN ha ridotto la qualità dello sperma, la maturità e l'integrità della cromatina spermatica, un aumento dello stress ossidativo e della perossidazione lipidica e potrebbe ridurre gli indici di fertilità maschile. La somministrazione concomitante di FAE potrebbe ridurre questi effetti negativi.

 

Conclusione

L'estratto di Ferulago angulata dovrebbe essere considerato un utile estratto naturale per il trattamento dell'infertilità maschile, specialmente nei maschi esposti a condizioni che inducono tossicità riproduttiva.

 

 

https://doi.org/10.1111/andr.12730

Data pubblicazione: 03 dicembre 2019

Autore

andrea.militello
Dr. Andrea Militello Urologo, Andrologo, Sessuologo, Patologo della riproduzione

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1991 presso Università La Sapienza di Roma.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Roma tesserino n° 43740.

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