Andropausa e testosterone: nuove linee guida

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

 

In questo primo mese dell’anno sulla rivista “Annals of Internal Medicinesono comparse le nuove linee guida, indicate dall'American College of Physicians (ACP), che riguardano la somministrazione del testosterone negli uomini adulti, che hanno raggiunto la terza età e che presentano quote di testosterone nel sangue basse con tutti i relativi sintomi negativi andrologici correlati.

Sono in sostanza raccomandazioni cliniche che mirano a dare più precise e mirate indicazioni sui benefici, gli effetti collaterali e i costi di una terapia sostitutiva con questo ormone in questo gruppo particolare di maschi.

Sembrerebbe che una terapia sostituiva con il testosterone migliori soprattutto la risposta e la funzione sessuale in generale ma non vi sono prove di sicura evidenza, se non modesti miglioramenti sulla risposta erettile; ancora si possono avere risposte positive, sempre modeste, su alcuni sintomi depressivi, sulla forza fisica, sull’energia, la vitalità ed alcuni aspetti cognitivi.

 

La attuali linee guida dell'American College of Physicians consigliano sempre di rivalutare dopo 12 mesi, dall’inizio del trattamento con testosterone, tutti i sintomi ma, se la funzione sessuale globale non migliora, bene interrompere la terapia sostitutiva.

L‘ACP indicherebbe le terapie ormonali intramuscolari come quelle da raccomandare in prima battuta, anziché quelle a crema o gel intradermiche perché, anche se presentano effetti collaterali simili, sono ugualmente efficaci ed hanno un costo inferiore.

 

 

Bisogna comunque dire che la somministrazione intramuscolare sembra dare livelli non costanti del testosterone nel sangue dopo l’iniezione ed inoltre questa procedura potrebbe di per sé essere un ostacolo non secondario a mantenere aderente il maschio alla terapia indicata.

Queste nuove linee sembrano comunque ricalcare le orme di quelle già recentemente formulate anche dall'Endocrine Society e dall'American Urological Association.

 

Fonte:

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/31905405

Altre informazioni:

https://www.medicitalia.it/news/andrologia/7746-testosterone-utile-nell-ipogonadismo.html

https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/7575-andropausa-i-consigli-dell-andrologo.html

https://www.medicitalia.it/news/andrologia/6830-il-testosterone-migliora-la-vita-sessuale-nella-terza-eta.html

 

Data pubblicazione: 23 gennaio 2020

Autore

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1977 presso Università di Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Firenze tesserino n° 12069.

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