Procreazione assistita come scegliere.

Procreazione Medicalmente Assistita: attenzione alle informazioni sul web!

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Prestare attenzione alle informazioni che circolano sul web: questo è l’allarme che lancia oggi la Società Italiana di Fertilità e Sterilità e Medicina della Riproduzione (SIFES-MR).

L’infertilità di coppia nel Mondo e, in particolare, nel nostro paese è un problema diffuso e spesso sottovalutato ma solo in Italia, dati presentati durante la relazione sulla Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) al Parlamento nel 2020, quasi 80.000 coppie si sono rivolte ad un Centro di PMA e ben 14.000 bambini sono nati con queste tecniche nel 2018, pari a più del 3% dei bimbi nati in quell’anno nel nostro paese.

Procreazione assistita: un decalogo per pazienti e medici

A questo importante e complessa problematica non sempre corrisponde purtroppo un’informazione corretta e precisa sia sui giornali, sia su altri mezzi di comunicazione ma soprattutto sul web.

La SIFES-MR, che ha tenuto in questi giorni a Riccione il suo Congresso Nazionale per fare il punto su tutte queste tematiche con chiarezza e trasparenza e per evitare alle coppie, con problemi di fertilità, inutili sofferenze ed illusioni, ha presentato un decalogo rivolto sia a pazienti che ai medici.

Queste sono le dieci regole stilate dalla SIFES-MR: cinque sono indirizzate ai pazienti e cinque ai medici.

Le prime cinque dovrebbero aiutare i pazienti a scegliere il Centro a cui con più tranquillità affidarsi:

  1. Una clinica che strilla risultati clamorosi, superiori agli altri e al di fuori degli standard internazionali - in Italia o all'estero - vi vuole attrarre promettendo di dare ciò che gli altri non hanno saputo dare, ma chi è consapevole delle proprie possibilità non fa promesse che sa di non potere realizzare. Quindi difficilmente lo vedrete promettere grandi numeri di risultato.
  2. Una grande clinica non è solo quella che offre un trattamento efficace, è quella con personale compassionevole, prezzi chiari, processi amministrativi senza soluzione di continuità e un ottimo supporto emotivo.
  3. Dopo 8 cicli completi, quello che viene definito l'optimal CLBR (Cumulative Live Birth Rate) è stato computato nel 82,4% (David J. McLernon et al. Human Reprod, marzo 2016). Chiunque faccia promesse di risultati migliori in pochi cicli o con tecniche mirabolanti va valutato criticamente, prendendone le distanze.
  4. Andate sulla biblioteca del National Center for Biotechnology Information di Bethesda con oltre 2.000 riviste e cercate il nome del medico che dirige il centro che avete scelto. Se ha una buona produzione scientifica, questo rappresenta un valore aggiunto.
  5. Fate simulare una prognosi di risultato dal Centro scelto e poi confrontatela con quella che risulta dall'algoritmo, costruito grazie a un database di migliaia di coppie, preparato da Scott Nelson (www.ivfpredict.com). Avrete così un’idea sul fatto che possiate essere o meno sul sentiero giusto per arrivare al bimbo in braccio.

Queste sono le altre cinque regole rivolte ai medici che si occupano di PMA:

  1. Un ginecologo esperto di medicina riproduttiva (io aggiungerei anche un andrologo con chiare competenze in patologia della riproduzione umana) non promette ciò che non può mantenere, per serietà e per formazione scientifica.
  2. Un ginecologo esperto prospetta alla coppia solo soluzioni corroborate da evidenza scientifica: ciò che cerca quella coppia sono soluzioni, non opinioni. Le soluzioni si ottengono applicando tecniche e procedure dotate di evidenza di risultato.
  3. È importante capire la sofferenza della coppia, indirizzandola anche a un mirato supporto psicologico.
  4. Nel difficile percorso della PMA, gran parte delle delusioni è dovuta alla scarsa attenzione che un Centro concede alle coppie che spesso desiderano avere colloqui al di fuori dei momenti di visita, anche solo per lenire ansie e dolori.
  5. Un ginecologo che promette tecniche non validate scientificamente o prescrive esami o farmaci di non provata efficacia non è il medico che vi darà la gioia che state cercando.

 

Altre informazioni:

 

Data pubblicazione: 09 ottobre 2021

Autore

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1977 presso Università di Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Firenze tesserino n° 12069.

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20 commenti

#1
Dr.ssa Francesca Colomo
Dr.ssa Francesca Colomo

Davvero molto interessante, mi occupo di sostegno psicologico nella PMA e trovo che queste informazioni siano preziose sia per gli operatori che per le coppie che effettuano questo percorso. Grazie per la condivisione

#2
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Gentile Dra Colomo,
grazie per le sue positive considerazioni alla mia news.
Ancora un cordiale saluto.

#4
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Gentile Dra Potenza,
ringrazio anche lei per l suoi apprezzamenti riguardo alla mia news.
Ancora un caro saluto.

#5
Dr. Carla Maria Brunialti
Dr. Carla Maria Brunialti

Buongiorno Giovanni,

molto efficace, come sempre del resto.
Sempre di più sono le coppie che, magari, riescono ad "ottenere" un bambino attraverso la PMA, nel mentre - però - che la coppia .. scoppia:
-rapporti sessuali indirizzati alla procreazione in tempi ben precisi,
-produzione masturbatoria di seme, in locali ospedalieri angusti e senza privacy,
-fallimento di ripetuti tentativi, che implicano contemporaneamente una elaborazione del lutto e la necessità di coltivare la speranza,
tutto ciò produce un perdita dell'aspetto giocoso e ludico della sessualità che frequentemente dura per sempre in quella coppia.
Senza dire, poi, che il bambino/a ottenuto con la PMA attraverso tanti sforzi di entrambi, può divenire il centro della coppia genitoriale annullando la coppia amante.
Per tutta questa serie complessa di problematiche il supporto psicologico risulta fondamentale, non solo nel percorso di PMA, ma anche dopo (basterebbe segnalarlo ai pz). Peccato che molti Centri PMA non lo prevedano.

Ciao! Carla Maria

#8
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Cara Carla,
hai proprio centrato uno dei problemi della PMA ed in effetti i Centri più informati hanno all’interno della loro equipe uno psicologo od una psicologa.
Sempre un caro saluto.

#9
Utente 640XXX
Utente 640XXX

Buonasera volevo chiedere e se qualcuno mi risponde se dopo una TESE non sono stati trovati spermatozoi da congelare, se facendo una microtese posso trovare qualcosa ? Premetto che sono azoospermico con FSH a 24.2 qualcuno può aiutarmi

#10
Utente 640XXX
Utente 640XXX

Un mese fa ho effettuato il TESE ma niente ,aspettando l esame istologico la diagnosi è la seguente: Parenchima testicolare con tubuli seminiferi che mostrano ispessimento della membrana basale e popolati esclusivamente da cellule di Sertoli come si osserva nell' aplasia a cellule germinale. Volevo un parere se vale la pena provare una Microtese oppure decidere di prendere altre strade,
perché io non ci sto a capire più niente sarei grato se qualcuno mi risponde grazie ah il mio nome è Michele

#11
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Gentile lettore,

la sua sembra essere una situazione clinica chiamata sindrome a sole cellule di Sertoli; in questi casi difficile recuperare ma molto dipende dall’FSH, dal volume testicolare e dal fattore K sempre da non trascurare.
Un’altra tecnica proposta nel 2017 meno invasi della mTESE è la TeFNA, proposta da Turek si legga questa mia news:

https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/7364-azoospermia-tecnica-meno-invasiva-e-meglio.html

Un cordiale saluto.

#12
Utente 640XXX
Utente 640XXX

Grazie dottore per avermi risposto io ho l'FSH a 24.2 L.H a 7.0 Prolattina a 19.9 e Testosterone a 4.450 e, oltre a tutti gli altri esami, ho appena fatto l'esame per la microdelezione del cromosoma y, attendo i risultati fra un mese dopo quella batosta della Tese negativa non saprei che strade prendere

#13
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Bene ora attendere l’esito della microdelezione del cromosoma Y, che per altro avrebbe già dovuto fare, e poi risentire in diretta sempre il suo andrologo di fiducia.
Ancora un cordiale saluto.

#14
Utente 640XXX
Utente 640XXX

Grazie Dottore le farò sapere sui risultati

#15
Utente 640XXX
Utente 640XXX

Salve Dottore oggi ho ricevuto i risultati sulle microdelezioni del cromosoma y: "l'indagine esclude nel paziente in esame la presenza di microdelezioni nei loci AZFa, AZFb e AZFc."
Cosa significa? Grazie spero mi risponda

#16
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Significa semplicemente che non esiste un problema legato alla mancaza dei geni posti sul cromosomaY che è deputato a controllare il testicolo per quanto riguarda la produzione di spermatozoi. Se mappa cromosomica o cariotipo nella norma non ci sono problemi genetici nel giustificare la sua azoospermia.
Invii comunque le sue richieste in area "domande", questa non è la sede corretta .

#17
Utente 640XXX
Utente 640XXX

Scusate se insisto, quindi dottore dopo una TESE negativa potrei pensare a una Microtese o non ci sono speranze?

#18
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Gentile lettore,

come già scrittole: la sua sembra essere una situazione clinica chiamata sindrome a sole cellule di Sertoli; in questi casi difficile recuperare ma se molto motivato... certo l'FSH è particolarmente mosso.

Ancora un cordiale saluto.

#19
Utente 640XXX
Utente 640XXX

Io vorrei capire tutto questo da cosa dipende, se non è genetico allora da cosa è causata questa azoospermia che mi sta cambiando la vita

#20
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Come già dettole la sindrome di Del Castillo (o sindrome a sole cellule del Sertoli) è una condizione dei testicoli in cui non si sono formate le cellule delle linea germinale e vi sono quindi solo cellule del Sertoli, che rivestono i tuboli seminiferi, tutto questo comporta l'assenza di spermatozoi maturi.

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