Puntura di pesce velenoso: un pericolo reale

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Dr. Giampiero Griselli Dermatologo, Medico estetico

Questa volta, nella nostra disamina dei pericoli da spiaggia,potremmo far capo ad una notizia trovata in rete: Punta da una tracina rischia di morire (ANSA, 29/7/13)

Tra i rischi maggiori per i bagnanti, anche sulle spiagge italiane, vi sono le punture da Tracina, o pesce ragno. Infatti questo pesce, che sovente sta nascosto nella sabbia, in attesa di prede, è dotato di spine velenifere. Facile quindi pestarlo accidentalmente!

Da notare che il veleno rimane attivo anche dopo la morte del pesce, e anche dopo la sua perfrigerazione; attenzione quindi a maneggiarlo. La cottura invece lo rende innocuo.
Nel veleno sono presenti dracotossina, serotonina ed istamina, tra l'altro responsabili in parte del panico che si scatena immediatamente dopo essere stati punti. Esiste anche un siero antiveleno, molto poco usato per verità.

Il veleno risulta neurotossico ed emolitico: facile osservare quindi necrosi cutaneo-muscolari vicine alla sede della puntura.


Cosa fare in caso di puntura

Se si viene punti in acqua è necessario in genere farsi aiutare. Sono documentati casi di crisi sincopali con difficoltà del sensorio; spesso il fortissimo dolore non permette neppure il nuoto;

Pulire la ferita da residui visibili (es. estrarre i frammenti di spine), se possibile, immergere immediatamente (non perdere minuti preziosi) la parte colpita in acqua molto calda salata (fino a sopportazione); le tossine di natura proteica sono, come quasi tutte quelle dei pesci, termolabili.

Evitare invece la sabbia molto calda, le pietre calde, ammoniaca e urina. Anche l'acqua fredda, specialmente se dolce.

Importantissima la copertura antibiotica, generale e locale, e la profilassi antitetanica. Farsi controllare la ferita da un medico se vi sono segni importanti di flogosi o infezione. 

Fatti settici postrauma sono altrimenti comuni e alcuni casi mortali sono stati in passato dovuti proprio a infezioni secondarie, oltre all'annegamento secondario alla crisi sincopali.

In caso di necessità iniziare le pratiche rianimatorie (RCP) e avvertire il 118.

Gli analgesici compresi i derivati della morfina non sono molto efficaci. Qualcuno addirittura consiglia la anestesia locale (ma solo un medico può valutare questa possibilità). Talvolta non è possibile attenuare il dolore in alcun modo. Vi è un siero antiveleno ma è stato sperimentato solamente in pochi casi.

Purtroppo si tratta di dolori forti, che incrementano fino all'ora successiva alla puntura e possono essere disturbanti anche nei giorni successivi. Ahimè....

 

Data pubblicazione: 10 agosto 2013

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