La diagnosi di malattia infiammatoria cronica intestinale spesso è imprecisa o scorretta

andreafavara
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale

E' quanto emerge da un lavoro italiano appena pubblicato su Digestive and Liver Disease da un gruppo di ricercatori italiani.

Le malattie infiammatorie intestinali sono in aumento e la diagnosi non è sempre semplice.

La diagnosi di malattia infiammatoria cronica intestinale, ovvero colite ulcerosa o morbo di Crohn richiede una serie di informazioni cliniche, di laboratorio, endoscopiche ed istologiche che devono essere complessivamente valutate ed integrate per porre una diagnosi corretta.

I ricercatori italiani hanno esaminato i dati di 345 pazienti studiati in 17 diversi centri di endoscopia piemontesi e la conclusione sorprendente è stata che solo nel 47.2% dei casi la diagnosi è stata posta in modo definitivo.

Il quadro endoscopico macroscopico era riportato solo nell 77.9% delle richieste di esame istologico fatte ai patologi e i sintomi, la data di esordio e le terapie in atto raramente riferite.

Il prelievo bioptico endoscopico era inontre inadeguato in ben l' 87% dei casi, non eseguendo ovvero i prelievi nelle sedi previste dalle linee guida, in numero sufficiente e ben orientati.

La probabilità di avere una diagnosi definitiva univoca è risultata proporzionale alla quantita' e qualità di informazioni disponibili in merito alla terapia in atto e al momento in cui è stata iniziata.

Questi dati purtroppo confermano quanti precedentemente rilevato in un'analoga indagine eseguita nel Regno Unito che era giunta a conclusioni identiche.

La mancanza di collaborazione tra diversi specialisti che concorrono nella gestione di questi pazienti è stata proposta come causa più verosimile del problema: questo pazienti andrebbero studiati in modo multidisciplinare con uno scambio di informazioni regolare e costante tra i diversi specialisti.

Le conseguenze di una diagnosi incompleta o scorretta sono facilmente intuibili in termini di efficacia delle terapie, risoluzione dei sintomi e, non ultimo, costi a carico del SSN.

Pur presentando limiti, le linee guida pubblicate per l' esecuzione di queste procedure devono essere seguite, altrimenti sarà impossibile migliorare questi dati purtroppo insoddisfacenti.

 

Fonte:
The diagnosis of inflammatory bowel disease is often unsupported in clinical practice - DOI: 10.1016/j.dld.2014.09.007

Data pubblicazione: 01 novembre 2014 Ultimo aggiornamento: 14 novembre 2014

Autore

andreafavara
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1991 presso Universita' Studi Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Milano tesserino n° 31610.

Iscriviti alla newsletter

1 commenti

Per aggiungere il tuo commento esegui il login

Non hai un account? Registrati ora gratuitamente!

Guarda anche colite