La gastroscopia transnasale a domicilio

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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo

La gastroscopia transnasale non finisce di stupirci ed oggi, grazie alla disponibilità di sistemi portatili, può uscire dall'ospedale per andare a casa del paziente. 

Dal 1994 (Shaker), anno del suo primo impiego, gli strumenti transnasali di strada ne hanno fatta tanta, conquistando medici e pazienti, come abbiamo già riportato in un articolo su questo sito (Cosentino, 2013).

 

                                                       

 

                                              

 

Ha conquistato i medici perché consente, in modo del tutto atraumatico di effettuare precedure, altamente efficaci, diagnostiche ed operative, sia in elezione che in urgenza. La procedura, inoltre, non necessitando di sedazione, consente la dimissione immediata del paziente con grandi vantaggi anche economici ed organizzativi per il Centro di Endoscopia e l’Ospedale.

Ha conquistato i pazienti in quanto l'esame (che ha le stesse capacità diagnostiche della gastroscopia tradizionale) è realmente indolore, consente il pieno controllo della respirazione, di parlare durante l’esame e di discutere “in diretta” con il medico le immagini sul monitor. Inoltre, non effettuando sedativi per via endovenosa (se non la semplice sedazione del cavo orale e delle vie nasali), il paziente può lasciare subito l’ospedale senza necessità di essere accompagnato, di mangiare e bere immediatamente e di tornare con i propri mezzi alla propria attività (ufficio, ecc.).  

Conquisterà ancora di più i pazienti e medici perché oggi la gastroscopia trans nasale può essere eseguita anche a DOMICILO, ossia fuori dalla sala endoscopica e dall’Ospedale.

 

COME NASCE LA GASTROSCOPIA A DOMICILIO?

A dire il vero la possibilità di eseguire la gastroscopia all’esterno dell’ospedale, ossia a domicilo, esisteva già negli anni ’80-‘90 con l’endoscopia a fibre ottiche e grazie alla disponibilità di piccole fonti di luce portatili. Si trattava però della gastroscopia tradizionale per via orale con tutti i limiti ed i rischi che la procedura poteva comportare, ma l’esame era ugualmente richiesto ed eseguito (anche se occasionalmente) per pazienti difficilmente trasportabili in Ospedale. Purtroppo l’avvento della Videoendoscopia (1985), con fonte di luce non più portatile/trasportabile, ha segnato il declino della gastroscopia al di fuori l’ospedale.

                

  Un gastroscopio tradizionale a fibre ottiche degli anni '80 con la piccola fonte di luce (portatile) ed il moderno Videoendoscopio elettronico (non portatile).

 

Oggi invece, la gastroscopia transnasale ha tutte le carte in regola per riprendere questa attività al di fuori della sala endoscopica grazie alla disponibilità di sistemi portatili “all-in-one” che comprendono monitor, fonte di luce con illuminazione e pompa di insufflazione (KARL STORZ - Telepack x GI) a cui può collegarsi il gastroscopio trans nasale standard (5.9 mm di diametro con canale operativo di 2 mm). Inoltre, per un più facile trasporto, fonte di luce e gastroscopio, possono essere contenuti in un trolley di modeste dimensioni (foto sotto).

 

             

 

            

 

Il nuovo gastroscopio transnasale portatile (KARL STORZ - Telepack X GI) che, con fonte di luce, aspiratore ed accessori, può essere facilmente compattato in un trolley e trasportato nel bagagliao di una piccola auto (FIAT 500).

 

PER QUALI PAZIENTI E' INDICATA LA GASTROSCOPIA A DOMICILIO?

Ovviamente tutti i pazienti che non possono o che hanno estrema difficoltà a raggiugere il Centro di Endoscopia.  

Si tratta di pazienti che per le loro patologie e condizioni fisiche (oncologici, neurolesi, soggetti con difficoltà di deambulazione, grandi obesi, pazienti con handicap, grandi anziani, ecc) hanno difficoltà a raggiungere l'ospedale e che hanno necessità dell’accertamento endoscopico per una condizione clinica/sintomatologica (anemizzazione, disfagia, dimagramento inspiegabile, dolore epigastrico d’incerta natura, ecc.) o per una valutazione del tratto digestivo superiore prima di avviare una particolare terapia (anticoagulanti, ecc.). La gastroscopia a domicilio può portare ad una diagnosi definitiva o invece costituire un “esame ponte” prima di una procedura più complessa da eseguire necessariamente in Ospedale. La gastroscopia a domicilio può anche essere utile per facilitare il posizionamento di un sondino nutrizionale naso-gastrico o naso-enterale oppure per risolvere le problematiche relative al mal funzionamento di una PEG (gastrostomia endoscopica percutanea) ossia di quel tubicino posizionato endoscopicamente che collega il lume gastrico all’esterno per alimentare il paziente.

 Infine, ci sono i pazienti che per motivi del tutto personali (privacy) richiedono richiedono un servizio a domicilio (abitazione, albergo, ecc.).

Ovviamente trattandosi di un progetto del tutto innovativo le indicazioni alla Gastroscopia a domicilio, e la tipologia dei pazienti, possono ulteriormente ampliarsi.

 

COME PUO' ESSERE ORGANIZZATO UN SERVIZIO DI "ENDOSCOPIA A DOMICILIO"?

Il Servizio può essere realizzato da chi ha le necessarie competenze ed autorizzazioni (se necessarie). Quindi può essere organizzato da un'ASL, da un Ospedale, da Enti, Associazioni, da singoli medici specialisti, ecc. E’ sufficiente cercare su Google alla voce “Ambulatorio mobile per comprendere quanto il fenomeno della “medicina mobile” sia in continua espansione. Abbiamo esempi in molte regioni, ed in particolare in Lombardia e Liguria, dove sono partite campagne di sensibilizzazione con indagini mirate alla prevenzione: visite cardiologiche, mammografie, visite urologiche, test Hpv, accertamenti radiologici, ecc.. A volte alcuni ospedali si indirizzano a tali iniziative quando vogliono raggiungere paesi e pazienti (come è stato fatto in Liguria per raggiungere i paesi dell’entroterra) distanti dagli ambulatori centrali offrendo, ad esempio, un servizio di radiologia mobile con risparmio dei costi di spostamento dei pazienti e degli accompagnatori per le persone anziane.

 

            

 

              

 

Da anni ci sono Aziende che realizzano camper medici personalizzati, altamente sofisticati e in grado di soddisfare ogni esigenza professionale.

 

L’attività endoscopica non risulta sia stata mai presa in considerazione nel contesto delle procedure di un “ambulatorio mobile” e forse anche con scelta motivata in quanto mancavano in passato strumenti e procedure che lo potessero consentire. Oggi, invece, la gastroscopia trans nasale per i motivi già noti ed evidenti all’utenza, può a pieno diritto essere avviata anche come procedura “a domicilio”.

La gastroscopia a domicilio può essere inserita nell’ambito di altre iniziative di attività medica mobile oppure gestita in modo del tutto autonomo con modalità organizzativa differente in base al numero delle procedure da eseguire in una singola sessione.

Se è programmata una singola procedura è sufficiente l’auto di servizio (o personale), con medico ed infermiere, per raggiungere il paziente a domicilio o presso una struttura. Una singola gastroscopia non pone alcun problema in quanto lo strumento dopo l’uso viene riposto in un’apposita custodia e riportato in Ospedale per il processo di disinfezione. 

 

      

 

Se, invece, sono programmate più procedure, come ad esempio per pazienti presso le Case di riposo, Centri di Riabilitazione, ecc. si può attrezzare un “camper “ con uno o più gastroscopi nasali e con una lavaendoscopi per procedere alla disinfezione dello strumento. Tale progetto è facilmente realizzabile in quanto da anni ci sono Aziende che realizzano su “misura” camper medici in grado di soddisfare ogni esigenza.

 

PER COMPLETARE......

La gastroscopia a letto del paziente

  I alcuni grandi Ospedali (soprattutto quelli di vecchia realizzazione) hanno padiglioni o reparti molto distanti fra di loro, a volte centinaia e centinaia di metri, o dislocati su piani diversi dove è spesso richiesto il passaggio fra più ascensori. In tali situazioni il trasporto della colonna videondoscopica è particolarmente difficile (o impossibile) o rischiosa. In altre situazioni il paziente si trova in terapia intensiva o in pronto soccorso e il suo trasporto/gestione in sala endoscopica non sempre è facilmente e/o velocemente realizzabile (pazienti collegati ad altre apparecchiature mediche, ecc.). In alcune patologie (dubbio di un’emorragia digestiva superiore) la gastroscopia transnasale portatile può costituire un esame definitivo (in assenza di lesioni o in presenza di lesione non più sanguinante) o un “esame ponte” con la successiva e risolutiva gastroscopia convenzionale (in presenza di sanguinamento attivo). In definitiva, in modo molto pratico e veloce il medico con la sua valigia potrà arrivare al letto del paziente e risolvere immediatamente il problema.

 

                     

 

La sigmoidoscopia "mobile" per la prevenzione del cancro del colon retto.

La stessa fonte di luce utilizzata per la gastroscopia transnasale può essere utilizzata per collegare altri strumenti (gastroscopio standard, sigmoidoscopio, colonscopio, duodenoscopio, rinolaringoscopio, broncoscopio, ecc) per cui un domani (ma direi, già oggi) si potranno avviare nuove iniziative. Fra le ipotesi più interessanti e facilmente realizzabili possiamo vedere in primo piano la sigmoidoscopia, portata in centri non facilmente raggiungibili (mediante un Camper medico), come indagine di screening del cancro del colon retto. La sigmoidoscopia flessibile, infatti, viene proposta in alcune regioni (Piemonte) come indagine per la prevenzione del CCR per i pazienti sopra i 58 anni.

               

 Il colonscopio/sigmoidoscopio "portatile" (Karl Storz - Telepack x GI)

 

Un Ambulatorio Mobile per Gastroscopia transnasale, Colon Wash e Colonscopia robotica Endotics.

Presso il nostro Centro (Ospedale San Giuseppe di Milano) è possibile oggi eseguire in una singola seduta Gastroscopia transnasale e Colonscopia robotica Endotics preceduta dal Colon Wash (ossia dal lavaggio retrogrado prima della Colonscopia eliminando il classico "beverone"), tutte procedure indolori e che non necessitano di sedazione. In pratica possiamo sostenere (in quanto già verificatosi) che il paziente possa arrivare presso il nostro Ospedale con i propri mezzi (auto, scooter, ecc.), eseguire le tre procedure e lasciare immediatamente l'Ospedale. Non è quindi impossibile immaginare in un prossimo futuro anche un Ambulatorio mobile di Endoscopia (Camper medico) che possa offire in modo itinerante le tre procedure. Se poi ci aggiungiamo anche l'Enteroscopia con Videocapsula allora è possibile concludere che tutto il tratto intestinale (dalla bocca all'ano) può essere valutato endoscopicamente e gastroenterologicamente... fuori dall'Ospedale.

Il futuro è già cominciato.

 

Riferimenti bibliografici

C.H Blevins. Putting it through the nose: the ins and outs of transnasal endoscopy, Am J Gastroenterol 2016, 111:1371-1373

M. Atar. Transnasal endoscopy: technical considerations, advantages and limitations. World Journal of Gastrointestinal Endoscopy 2014, 6, 41-48

F. Cosentino. La gastroscopia transnasale sempre più gradita da medici e pazienti. Medicitalia 2013.

Shaker R. Unsedated transnasal pharyngoesophagogastroduodenoscopy. Gastrointestinal Endosc. 1994;40:346-348

Data pubblicazione: 11 marzo 2017

Autore

felice.cosentino
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1974 presso Università di Padova.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Milano tesserino n° 24617.

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18 commenti

#1
Utente 444XXX
Utente 444XXX

Salve dottore, vorrei parlarle ma non so come contattarla, mi sono appena iscritta. Grazie mille in anticipo

#3
Ex utente
Ex utente

Buonasera dott. Cosentino, sono appena tornato da una visita gastroenterologica dove il medico specialista mi ha detto che le gastroscopie transnasali non sono attendibili come quelle effettuate con metodica tradizionale. io gli ho portato il referto della mia gastroscopia, appunto fatta via nasale, di tre anni fa e lui mi ha detto di rifarla con il metodo tradizionale via orale. lui sostiene che con quella transnasale non si vede bene la mucosa e non si può effettuare la manovra di "retrovisione" per controllare la funzionalità del cardias. sempre lui sostiene che quella via nasale si fa seduti (ma io l'ho fatta sdraiato sul lato sinistro) e che quindi, è fatta comunque male. io invece avevo letto (non solo su questo sito, ma anche altrove) che è il contrario, cioè, che quella transnasale è più attendibile di quella tradizionale (a volte perché la sedazione di valium fa distendere il cardias o i conati di vomito, che possono essere presenti, alterano il tono dello sfintere cardiale). lei che ne pensa di tutto ciò, dott. Cosentino? immagino che lei, ovviamente, ritenga la metodica transnasale assolutamente affidabile. mi tolga quindi per cortesia questo dubbio. grazie e buona giornata

#4
Ex utente
Ex utente

Riporto esattamente dal suo articolo qua pubblicato quattro anni fa:
"La gastroscopia transnasale, non provocando conati di vomito, consente una più fisiologica valutazione della regione cardiale che rimane inalterata durante l'esame (a sinistra un cardias normale, a destra un'ernia iatale)."
Come dicevo poco innanzi, ricordavo infatti che la gastroscopia transnasale era considerata migliore rispetto a quella standard per valutare la funzionalità del cardias. cosa paradossale, il gastroenterologo che ho visto oggi afferma l'esatto contrario. addirittura, secondo lui, con il metodo transnasale non si apprezzano bene neanche le ernie iatali, nel senso che non si vedono proprio. boh?

#5
Dr. Felice Cosentino
Dr. Felice Cosentino

Gentilissimo, il fatto che il collega sostenga che la gastroscopia transnasale si debba fare da seduti e che sia inferiore a quella tradizionale significa proprio che non ha mai eseguito tale procedura. Non dia retta. Si tratta di uno dei tanti detrattori della metodica che parlano senza averne l'esperienza. Oggi con la gastrotransnasale si può fare di tutto e di più, anche l'endoscopia terapeutica,min qualsiasi paziente e senza sedazione, come ho riportato in un altro precedente articolo:

https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/1675-la-gastroscopia-transnasale-sempre-piu-gradita-da-pazienti-e-medici.html

Cordialità

#6
Ex utente
Ex utente

Buongiorno dott. Cosentino, ma è proprio qui il succo del discorso: molti suoi colleghi sono refrattari alla metodica transnasale o per un preconcetto o perché non la sanno effettuare. poi io ho fatto tale gastroscopia all'ospedale del San Camillo di Roma, che è il centro d'eccellenza e di riferimento per tutte le malattie gastriche di tutta la regione Lazio, perciò, come potrebbe questo esame che ho effettuato stato fatto male? è un controsenso. io, in caso dovrò ripeterla (ma non credo, visto che non è stato evidenziato nulla nella prima), la farò nuovamente transnasale. tra l'altro, vedo che a Roma sono addirittura aumentati i centri medici dove la praticano e all'ospedale di Tor Vergata la fanno addirittura in convenzione con il SSN. quindi, se anche la sanità ufficiale ha dichiarato che la transnasale è migliore della tradizionale, perché non crederci?

#7
Dr. Felice Cosentino
Dr. Felice Cosentino

>> molti suoi colleghi sono refrattari alla metodica transnasale o per un preconcetto <<

Ha detto bene e tali colleghi resteranno indietro in quanto la tecnologia va avanti....

Cordialmente

#8
Ex utente
Ex utente

Ieri ne ho incontrato un altro, di gastroenterologo di un famoso ospedale romano, e pure lui era un po' titubante sulla metodica transnasale (sosteneva che, essendo il gastroscopio più piccolo, si vede peggio la mucosa e le fotografie che poi vanno allegate al referto sono più piccole e più brutte)

#9
Dr. Felice Cosentino
Dr. Felice Cosentino

Stendiamo un velo pietoso sulle considerazioni dei colleghi. Evidentemente non hanno voglia di seguire il progresso tecnologico. Nessun problema. Resteranno indietro....


Grazie delle sue considerazioni che saranno di utilità ai lettori,


Cordialmente

#10
Ex utente
Ex utente

Ma poi pensi il paradosso dell'assurdo: in quel famoso ospedale romano (dove appunto esercita quel suo collega) il gastroscopio transnasale ce l'hanno, ma non lo usano quasi mai!

#11
Dr. Felice Cosentino
Dr. Felice Cosentino

È quello che succede. Lo strumento viene comprato (per dire, anche noi ce l'abbiamo) ma poi non viene utilizzato....

#12
Ex utente
Ex utente

Torno a ripetere, secondo me non lo usano per due semplici motivi: o hanno scarsa fiducia in tale mezzo o non lo sanno proprio usare in modo corretto

#13
Dr. Felice Cosentino
Dr. Felice Cosentino

Lei in pratica ha completato la mia precedente risposta .......


#14
Utente 155XXX
Utente 155XXX

Dott. Cosentino buonasera, intanto vorrei riportare la mia testimonianza in quanto ho eseguito ieri la gastroscopia transnasale e devo dire con estrema sincerità che non ho accusato né fastidio né dolore e la durata è stata veramente di 5 minuti scarsi compresa la biopsia (indolore) per l'helicobacter. Volevo chiederle questo inoltre perché mi piacerebbe proprio la sua personale opinione che non darei sicuro di ricevere chiedendo un consuto: io accuso dolore al petto soprattutto a sinistra da fine ottobre 2017, senza bruciori, senza acidi etc. Ho eseguito tantissimi esami al cuore ai polmoni (poiché accuso anche molto spesso dispnea con una specie di blocco allo stomaco quando non riesco a completare il respirone classico diciamo ), la gastroenterologa ha sospettato reflusso e trovando poi l'helicobacter ho fatto l'eradicazione con pylera (che ha funzionato). Ieri ho fatto appunto la transnasale su suggerimento del medico di base ed è stata riscontrata solo una gastrite iperemica (il suo collega non mi ha riferito di fare nessun tipo di cura). Avendo però letto tante volte il suo articolo sulla distensione gastrica e trovando molti sintomi affini mi chiedo se io possa soffrirne senza che ciò sia stato riscontrato nella gastroscopia. In particolare la pneumologa in una lastra mi ha trovato un accenno di rialzo del diaframma ma mi ha detto essere un primo segno del fumo che non c'entra nulla con lo stomaco che si aza durante la distensione gastrica. Ho avuto alcune volte anche episodi di leggera tachicardia e sensazione di stomaco gonfissimo con conseguente difficoltà respiratoria. Posso chiederle gentilmente il suo parere? Grazie per l'attenzione che vorrà dedicarmi. Cordialmente.

#15
Dr. Felice Cosentino
Dr. Felice Cosentino

Non è la sezione per i consulti, ma una distensione gastrica può portate a tachicardia, come riportato nel mio articolo.

#16
Utente 585XXX
Utente 585XXX

Salve ! Da un po' di tempo! Precisamente da quando ho avuto le placche alla gola! Quindi dopo punture e antiinfiammatori! Ho iniziato ad avere tachicardia e senso di pienezza e nodo alla gola, adesso invece avverto fitte al lato sinistro e senso di bruciore davanti e dietro la schiena! Feci all incirca un anno fa un elettrocardiogramma e non risoluto nulla ! Cosa può essere? Stomaco o problemi bal cuore? Grazie in anticipo!

#17
Dr. Felice Cosentino
Dr. Felice Cosentino

Gentile utente, per tale richiesta deve affidarsi alla sezione "consulti". Quanto chiede, inoltre, non è per nulla attinente al mio articolo.


Cordialmente

#18
Utente 677XXX
Utente 677XXX

Buon pomeriggio Dt. Cosentino,
cortesemente le chiedo come è la procedura per prenotare questa visita a domicilio.
Grazie in anticipo per una sua indicazione.

Distinti Saluti
Daniele

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