La sifilide: un ritorno

Dal Policlinico "Umberto I" di Roma, Centro delle malattie a trasmissione sessuale, ci giunge un particolare segnale di allarme per una recrudescenza della infezione luetica (o sfilitica) rilevata clinicamente e con dati di laboratorio in soggetti femminili che immigrano dall' Europa dell' Est.

Nell'ultimo decennio si è registrato un aumento pari al 70%, rispetto agli anni precedenti (Salvatore Pala).

Su 3000 pazienti visitate annualmente presso il Centro, un terzo è affetto da sifilide.

Questo dato deve allertare noi ginecologi , che dobbiamo riprendere in considerazione questa infezione, che si presenta ,dopo un periodo di incubazione di circa 10-90 giorni , con una piccola papula rotondeggiante di colorito roseo,che ingrandisce lentamente ,trasformandosi in nodulo e raggiungendo mediamente le dimensioni di 1 cm di diametro.Contemporaneamente la superficie si abrade e il nodulo presenta un'area centrale ulcerata; la lesione è tipicamente indolente, tanto da poter passare innavertita.

Nella donna il sifiloma passa per lo più innosservato salvo quando si localizza a livello dei genitali esterni: grandi e piccole labbra , clitoride, commessura posteriore e forchetta vulvare.

Data pubblicazione: 13 gennaio 2013

5 commenti

#1
Dr. Giampiero Griselli
Dr. Giampiero Griselli

Nicola, new quantomai utile, confermata anche dalla mia esperienza sul "versante maschile".
Malattia da non sottovalutare assolutamente!
Saluti

#2
Dr. Luigi Laino
Dr. Luigi Laino

Caro Nicola,
Provenendo dalla Eccellente Scuola che citi e ringraziandoti da Venereologo per aver citato il mio Maestro di Venereologia, Prof. Pala, che colgo l'occasione per ricordare con grandissimo Affetto e Stima, in ottemperanza dei dati degli Osservatori nazionali, posso assicurare che la riemergenza "esplosiva" della Sifilide è stata da noi osservata fin dal 1997-98 ed in quota esponenziale fino ai nostri giorni.

L'aggiunta che mi preme sollecitare è relativa alla vastissima quota di SIFILIDE DECAPITATA, o SIFILIDE SIEROLOGICA, che è causa di moltissime diagnosi tardive di malattia.

Accade spessissimo che un paziente pervenuto presso gli ambulatori MST per un altro problema e sottoposto ad esami per LUE risulti POSITIVO.

Questo accade perché molto spesso il sifiloma passa inosservato ma ancor più spesso il complesso primo secondario viene decapitato e quindi non si presenta per l'utilizzo di terapie antibiotiche effettuate per altri motivi.

Quindi sollecitiamo sempre la visita venereologica in occasione di rapporti sessuali ad alto rischio o di lesioni di qualsiasi genere a livello dei genitali.

carissimi saluti

#3
Dr. Nicola Blasi
Dr. Nicola Blasi

Ringrazio Giampiero e Luigi per queste utili considerazioni.
SALUTI !

#4

Non solo la sifilide sta riprendendo piede,anche la tubercolosi nelle sue varie forme. L'aver trascurato la prevenzione per diecine di anni,l'aver tagliato i fondi per la prevenzione di queste malattie,col beneplacito di alcuni pseudo guru della prevenzione che dichiaravano inutili tutti gli esami volti agli accertamenti in materia ci hanno riportato indietro di settant'anni.
Chi dobbiamo ringraziare ora ,se non questi leccapiedi asserviti ai politici,pronti a dichiarare l'inutilità di qualsiasi forma di prevenzione.
La toscana con la provincia di prato è al primo posto in italia per incidenza e prevalenza di tbc,che si deve pensare del personale sanitario ivi preposto alla prevenzione ?

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