Fitoestrogeni e funzione sessuale in menopausa: funzionano?

In menopausa si possono verificare alcuni problemi riguardanti la funzione sessuale, come il calo o l’assenza del desiderio, mancanza di eccitazione e difficoltà a raggiungere l’orgasmo e il dolore ai rapporti o dispareunia dovuto alla secchezza vaginale.

Tra i vari rimedi utilizzati per risolverli ci sono i fitoestrogeni, sostanze di origine vegetale che mimano l’azione ormonale femminile.

Uno studio pubblicato pochi giorni fa sulla rivista scientifica Climacteric Journal attraverso una revisione sistematica e una metanalisi ha valutato criticamente l’efficacia dei fitoestrogeni sui disturbi sessuali e la gravità della dispareunia.

  

 

Sono stati analizzati una serie di studi rilevanti presenti su importanti database come Pubmed, Cochrane Library, ISI Web of Science e Scopus fino al 29 settembre 2017.

La Soia non ha avuto alcun effetto sulla funzione sessuale ma ha migliorato la dispareunia (dolore ai rapporti).

Il Trifoglio Rosso non ha mostrato effetti significativi sulla funzione sessuale.

I fitoestrogeni isolati da Lepidium meyenii, Foeniculum vulgaree, la corteccia di pino marittimo e la Trigonella foenum-graecum L. hanno migliorato significativamente la funzione sessuale.

Al contrario i fitoestrogeni isolati dal ginseng rosso coreano e dai semi di lino non hanno avuto effetti significativi sulla funzione sessuale.

Gli effetti positivi della Trigonella foenum-graecum sono stati osservati sulla libido, con aumento del desiderio sessuale.

I fitoestrogeni avrebbero quindi effetti variabili sulla funzione sessuale.

Riflessioni personali

Come ginecologa che si occupa ormai da diversi anni di donne in menopausa, sento le richieste di tante donne che chiedono rimedi per risolvere problemi legati alla sessualità, la domanda che spesso viene fatta è: “C’è una pillola o un integratore che può aiutarmi a risolvere questi problemi?”

Voglio sottolineare che la funzione sessuale dipende da varie componenti, biologiche, ormonali, psicologiche e relazionali.

Quando ci sono problemi che riguardano la sessualità in menopausa, non è possibile risolverli solo con una pillola, un integratore, un ovulo, un gel vaginale, ma bisogna affrontare questi problemi da diverse sfaccettature, per riportare un equilibrio in tutte le quattro le componenti implicate nella funzione sessuale.

Bisogna correggere quindi l’atrofia vulvovaginale che è responsabile della secchezza e della scarsa o assente lubrificazione e questo si può fare utilizzando vari tipi di presidi farmaceutici che possono essere di tipo ormonale, di tipo non ormonale, come per esempio i fitoestrogeni, e altri tipi di terapie.

Il calo del desiderio, la mancanza di eccitazione, la difficoltà a raggiungere l’orgasmo vanno affrontate tenendo presente non solo la componente biologica e ormonale, ma anche quella psicologica e relazionale perché in menopausa, come a tutte le età, è importante valutare, anche con l’aiuto del sessuologo e dell’andrologo in quanto spesso ci sono problemi maschili associati (per esempio il deficit erettivo), i vari aspetti conflittuali, psicologici e relazionali che si possono verificare nella coppia di mezza età.

              

                                                             Dr.ssa Vincenza De Falco

 Fonte:

https://www.tandfonline.com/doi/figure/10.1080/13697137.2018.1472566?scroll=top&needAccess=true

 

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Data pubblicazione: 06 settembre 2018

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