Vitamina C difese immunitarie.

Vitamina C, difese immunitarie e COVID19

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Dr. Giuseppe Christian De Sanctis Medico di medicina generale, Perfezionato in medicine non convenzionali, Medico di continuità assistenziale, Biologo nutrizionista

La vitamina C, altrimenti nota come acido ascorbico, appartiene a quella classe di vitamine dette idrosolubili, insieme alle vitamine del gruppo B (B1, B2, B6, B12, PP).

La sua forma molecolare semplice è C6H8O6, e il suo nome è dovuto al fatto che serve a prevenire lo scorbuto, malattia già nota in epoca precristiana con sintomi tra i quali sanguinamento gengivale, rigonfiamento delle estremità delle ossa lunghe, anoressia e anemia.

La vitamina C rinforza il sistema immunitario

Ad oggi le proprietà di questa vitamina sono arcinote a medici, chimici e scienziati, ma vogliamo ugualmente rammentare le più comuni:

  • rafforza il sistema immunitario,
  • rinforza i capillari,
  • aiuta la sintesi di collagene (non per nulla è spesso associata a quest'ultimo, in alcuni integratori ad uso nelle tendinopatie),
  • ha un'azione antiossidante e
  • facilta l'assorbimento del ferro alimentare (per cui in tal senso è anche antianemica).

Cosa mangiare per assumere vitamina C

Gli alimenti ricchi di questa vitamina sono numerosi, tra i più comuni ricordiamo

  • gli agrumi (in particolare limoni ed arance),
  • kiwi,
  • fragole,
  • meloni,
  • peperoni,
  • prezzemolo.

La dose al momento riconosciuta di assunzione quotidiana è di 90 mg per l'uomo e 75 mg per la donna, ma alcune condizioni ne aumentano il fabbisogno, come sforzi fisici, malattie, gravidanza, inoltre i fumatori hanno maggior necessità di vitamina C.

In questo articolo siamo interessati al suo funzionamento in merito alle difese immunitarie: l'elevata concentrazione di acido ascorbico nei leucociti e il suo elevato dispendio in corso di infezioni, ne rafforzano l'ipotesi del suo meccanismo di azione, in merito al concomitante funzionamento del sistema immunitario.

Molte prove pubblicate, mostrano un suo ausilio nella migrazione e nella fagocitosi da parte di macrofagi e globuli bianchi, mentre il suo effetto sulla produzione di anticorpi è ancora controverso, tanto basta tuttavia per definirne i confini in materia di immunoprotezione.

In epoca storica di pandemia da Covid19, la domanda più spontanea è: come rafforzare il nostro sistema immunitario, per renderci eventualmente più coriacei all'aggressione del coronavirus?

In attesa pertanto del sospirato vaccino, conviene immunizzarsi più che si può, anche a tal uopo si scorrorno speso sul web notizie di questo o quell'alimento, di questa o quella vitamina (al momento le più gettonate sono la vitamina C e la D) che rafforzerebbero le nostre difese vs Covid, ma la verità è che al momento non c'è nulla di certo!

Il mio giudizio personale (e sottolineo personale), è che rinforzare il nostro sistema immunitario, in attesa di terapie certe e solo al fine della profilassi (e non della cura), sia con alimenti naturali che con integratori, non sia deleterio... sempre su indicazione di medici, esperti del settore e specialisti, e stando attenti alle fake news!

Ma non solo prevenzione pare... anche terapia!

L'ultima notizia, pubblicata sul New York Post, è che in alcuni ospedali dello stato di New York stiano sperimentando dosi e.v. di vitamina C pari a circa 1500 mg al giorno, in associazione a farmaci quali idrossiclorochina, azitromicina, agenti biologici e fluidificanti del sangue!

A parlare è Anrew G. Weber, pneumologo e specialista in terapia intensiva, che dice:

''chi riceve queste dosi elevate di acido ascorbico, ha miglioramenti significativi, dato che i livelli di vitamina C nei pazienti affetti da Covid19 crollano vistosamente, anche a causa dell'effetteo infettivo ed infiammatorio della malattia''.

La strategia è stata suggerita dal comportamento clinico in Cina, dove sono in corso ben tre trials clinici (l'ultimo del 14 febbraio scorso) sugli effetti della vitamina C nel trattamento di Covid19.

Già una metanalisi del 2019, pubblicata su Nutrients, evidenziava gli effetti di alte dosi della vitamina C in pazienti in terapia intensiva per ridurne il tempo di permanenza.

Il nostro augurio e la nostra speranza, è che in attesa dell'efficacia di farmaci ufficiali (Avigan, altri?), tali ricerche confermino l'efficacia della vitamina suddetta e renda efficaci le terapie in atto, al fine di ridurre la mortalità del virus!

 

Fonti:

Nutrienti e Supplementi Newsletter (Covid19:Vitamina C alte dosi endovena in terapia intensiva.Cina e Usa ci provano)

https://nypost.com/2020/03/24/new-york-hospitals-treating-coronavirus-patients-with-vitamin-c/

https://www.mdpi.com/2072-6643/11/4/708

Data pubblicazione: 05 aprile 2020

Autore

gdesanctis
Dr. Giuseppe Christian De Sanctis Medico di medicina generale, Perfezionato in medicine non convenzionali, Medico di continuità assistenziale, Biologo nutrizionista

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1999 presso Università degli studi G.D'Annunzio-Chieti.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Pescara tesserino n° 3340.

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