Ritorniamo dalle Vacanze? Visita medica oculistica e controllo della Retina!!

luigimarino
Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale

AIMO: Associazione Italiana Medici Oculisti

 

 

Il ritorno dalle vacanze, prima di rientrare definitivamente al lavoro o sui banchi scolastici, puo' essere un buon momento per affrontare una visita medica oculistica.

Aggiornare la gradazione delle lenti, verificare la comparsa di fenomeni di affaticamento legati alla lunga esposizione ai raggi solari, al vento, al mare, controllare che con i "tuffi" in mare o parando quel pallone calciato all'impazzata non sia successo niente, e' sempre consigliabile!

 il mare mediterraneo da una duna egiziana (Marsa Matrouh)

 

A volte alcune patologie come le rotture, le distrofie e le degenerazioni retiniche non si manifestano in alcun modo.

E' quindi consigliabile recarsi dal proprio medico oculista di fiducia, controllare la refrazione, ma anche il tono oculare (aumento pressione oculare = Glaucoma) e controllare bene il Fundus Oculi (angiopatia? retinopatia? maculopatia?) e soprattutto nei giovani le eventuali lesioni retiniche periferiche.

Le rotture o lacerazioni retiniche sono alterazioni degenerative o distrofiche proprie della periferia retinica.

La causa principale è la graduale scarsità di vascolarizzazione della periferia della retina, concause sono le trazioni vitreo-retiniche periferiche e la miopia.

Le degenerazioni retiniche periferiche si possono manifestare a ogni età, più frequentemente nei soggetti miopi e negli sportivi o in coloro che praticano attività lavorative pesanti, raramente e per altri motivi anche negli anziani.

Lei degenerazioni sono generalmente più frequenti, nel settore retinico supero-temporale. Fra tutte, quelle a palizzata, a bava di lumaca e con pigmento focale sono tra più pericolose.

         Area di atrofia maculare con membrana epiretinica 

 

La patologica aderenza vitreo-retinica presente in questi casi di degenerazione può causare una rottura retinica a seguito di fenomeni di trazione.

Le degenerazioni retiniche periferiche sono generalmente asintomatiche.

Se associate a trazioni vitreo-retiniche periferiche, la trazione vitreale su di esse provoca una stimolazione del tessuto nervoso retinico periferico con la sensazione di fotopsie (lampi luminosi), alla periferia del campo visivo.

L’acuità visiva centrale non è mai interessata.

In pazienti sintomatici in presenza di fotopsie, è indispensabile l’esame del fundus oculi in midriasi farmacologica con biomicroscopico (SLIT LAMP) della periferia retinica meglio se con lente a contatto di Goldmann a tre specchi.

La degenerazione a palizzata si presenta come un’area fusiforme di assottigliamento retinico con un reticolo di strie biancastre filiformi, al suo interno si possono trovare microfoni retinici.

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La degenerazione a bava di lumaca si presenta, invece, come una area con aspetto biancastro simile alla brina.

Il pigmento focale si presenta come una chiazza di iper-pigmentazione retinica.

La retinoschisi degenerativa si presenta come una area di lesioni cistiche con sdoppiamento del tessuto retinico che può progredire in senso circonferenziale.

L’esame biomicroscopico della periferia del fondo oculare ci consente di porre una corretta diagnosi. Deve comunque essere posta diagnosi differenziale fra le varie forme di degenerazioni retiniche periferiche per riconoscere ed eventualmente trattare quelle regmatogene, ossia quelle che possono dar luogo ad una rottura retinica e successivo distacco di retina. La prognosi è funzionalmente buona, a patto che vengano seguite ed eventualmente trattate con il Laser (quello giallo e' davvero miracoloso) o con la Crioterapia le lesioni più pericolose ed estese.

ANTARTIDE 

 

Non vi è terapia medica o chirurgica efficace per evitare la progressione nel tempo delle degenerazioni retiniche periferiche.

Vi è però una terapia profilattica efficace per prevenire un distacco di retina confinando ed isolando le degenerazioni retiniche a maggior rischio regmatogeno.

Ciò si ottiene appunto con la laserterapia o con semplici crioapplicazioni, che creano una cicatrice molto aderente e salda attorno alle degenerazioni pericolose, impedendo di fatto il distacco della retina.

La microchirurgia vitreo-retinica è da prendere in considerazione in caso di presenza di aree di degenerazione retiniche periferiche multiple e molto estese.

Il trattamento laser crea una barriera (barrage) attorno alla rottura retinica, isolando questa "frattura" dal resto della retina.

Il laser più usato in queste applicazioni è l'Argon laser, che produce una luce blu-verde; altri laser (rosso, infrarosso) vengono utilizzati in applicazioni particolari.

Il laser produce una serie di "spot" molto ravvicinati, che altro non sono se non piccole ustioni della retina, dell'epitelio pigmentato e della coroide sottostanti.

Gli spot vengono praticati in modo da disegnare una "barriera " di due, tre ed a volte quattro file attorno alla rottura retinica.

Nei giorni successivi al trattamento, queste microscopiche ustioni, danno luogo ad una cicatrizzazione la quale rappresenta una "colla" permanente e costituisce, una barriera definitiva ed insormontabile.

 

 

 

 

 E' assolutamente dimostrato scientificamente che tenere i bambini all'aperto, farli giocare in spazi ampi riduce la possibilità di una miopia.

Mentre l'abuso che fanno di Tablet, Smarthphone e Computer aumenta drammaticamente l'incidenza di Miopia, questo si sta verificando soprattutto

in Europa!

 

 

 

Se, quindi, un eventuale distacco di retina dovesse originare dalla rottura, esso verrebbe arrestato dallo sbarramento laser.

Con il Laser non ripariamo la rottura retinica, ma la si circonda, isolandola e rendendola innocua.

Il trattamento fotocoagulante Laser non è immediatamente efficace, ma lo è dopo qualche giorno o meglio dopo qualche settimana, a cicatrizzazione avvenuta.

Il trattamento laser delle rotture retiniche è una procedura parachirurgica ambulatoriale estremamente semplice e non invasiva.

Come quando facciamo una visita medica oculistica, il paziente viene posizionato davanti ad uno strumento (il biomicroscopio o lampada a fessura), vengono instillate delle gocce di collirio anestetico di superficie e viene applicata una particolare lente a contatto sull'occhio.

  Il test di Korb-Marino per la valutazione della Sindrome Occhio Secco 

 

 

Quando inizia il trattamento Laser, il paziente può percepire brevi lampi di colore azzurro-verde, ciascuno dei quali corrisponde ad uno spot sulla retina.

Il trattamento non è di norma doloroso; qualche paziente si lamenta di occasionali "pizzicate" quando lo spot coincide con una terminazione nervosa retinica.

Al termine della seduta Laser, il paziente può tornare tranquillamente a casa, ma viene invitato a condurre una vita tranquilla per i giorni successivi e vengono fissate delle visite di controllo per assicurarsi che il processo di cicatrizzazione proceda senza intoppi.

 

 

 

Nel paziente miope vanno eseguite visite mediche oculistiche ed esame del fundus oculi in midriasi molto più spesso perché vi é un maggior rischio di distacco di retina.

La miopia è il vizio di rifrazione in cui il bulbo oculare più grande del normale, più allungato ovale anziché sferico.

La miopia è generalmente legata ad un eccezionale sviluppo dell'occhio che cresce troppo in senso antero-posteriore.

L'occhio MIOPE è diverso dall'occhio normale non solo per il deficit di rifrazione, ma presenta una diversa fisiologia e patologia.

Il globo oculare allungato (come un pallone da rugby) da alterazioni del sistema circolatorio, presenta assottigliamento dei tessuti oculari.

Più elevata è la miopia più alterazioni e degenerazioni possiamo trovare, aree di atrofia corioretinica vere e proprie aree cicatriziali, aree di corioretinosi miopica, e rarefazione della trama vascolare, degenerazioni retiniche periferiche.

 

 Occhio destro

foto aneritra di un fundus oculi miopico (si noti la falce miopica peripapillare)

 

 

In tutti i pazienti miopi è indispensabile l’esame biomicroscopico della periferia retinica ogni sei mesi meglio se con lente di Goldmann a tre specchi.

Se le lesioni retiniche sono più frequenti i nel paziente miope, è naturale che la maggior parte dei DISTACCHI RETINICI si presenta nei Miopi.

Il Distacco di retina a volte nel miope può mantenersi circoscritto, ma molto spesso si estende (dall'alto verso il basso) per interessare porzioni sempre più ampie della retina. I sintomi si esaltano:i i pazienti descrivono “ una tenda scura laterale “, la cui localizzazione è diametralmente opposta rispetto alla sede reale del distacco (ad esempio, un distacco della retina superiore viene percepito come scotoma inferiore).

Se il distacco di retina progredisce fino ad interessare la zona retina centrale, cioè la macula, si ha inoltre un brusco calo della vista, per cui il paziente non riesce più a leggere i caratteri dell’Ottotipo.

Vi è una grande variabilità nella velocità di progressione dei distacchi di retina: in alcuni casi si assiste in poche ore al distacco totale, in altri casi il distacco tende ad autolimitarsi ed a restare maggiormente circoscritto.

L'esame biomicroscopico con  lampada a fessura digitale (CSO)

permette sempreuna diagnosi molto precisa ed accurata

 

 

Ciò è influenzato da numerosi fattori, tra i quali va senz'altro ricordato il riposo: per questo motivo, i pazienti con distacco di retina vengono tenuti a letto in attesa dell'intervento.

Il trattamento fotocoagulante laser non è sufficiente e quindi poco utile in un distacco di retina: qualunque "colla" richiede che le parti da incollare siano perfettamente aderenti, ma se la retina è sollevata e c’è liquido sotto di essa, come nel Distacco, la soluzione è sempre chirurgica.

Il distacco di retina ha nell'occhio miope un'incidenza più elevata che nella popolazione normale ed assume spesso anche connotazioni cliniche particolari, come il " FORO MACULARE " e la "ROTTURA RETINICA ".

 

 

 

 

 

 

Luigi Marino MD PhD e' tra i fondatori I.S.H.O e A.I.M.O.

 

 

 

 

Data pubblicazione: 26 agosto 2017

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