Lato positivo disturbo bipolare.

Il lato positivo del disturbo bipolare

v.martiadis
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta

I problemi connessi al disturbo bipolare sono ben noti, ma un nuovo studio della Lancaster University (UK) riporta anche il punto di vista di persone affette da disturbo bipolare che descrivono esperienze positive derivanti dal convivere con questo disturbo. Il caso del disturbo bipolare è particolare poiché è forse l’unica malattia nella quale, in un certo numero di casi, sono riconoscibili accanto agli aspetti negativi anche aspetti vantaggiosi.

bipolarismo aspetti positivi

Uno studio sugli aspetti positivi del bipolarismo

I ricercatori del Lancaster Spectrum Centre, completamente dedicato allo studio del disturbo bipolare, hanno intervistato 10 persone bipolari, di età compresa tra 24 e 57 anni.

I partecipanti hanno descritto un’ampia gamma di esperienze e di stati interiori che pensano di aver vissuto in maniera più intensa rispetto a chi non è affetto dallo stesso disturbo come, per esempio:

  • una maggiore sensibilità percettiva
  • maggiore capacità di concentrazione e di messa a fuoco
  • maggiore creatività e chiarezza di pensiero.

Alcuni degli intervistati svolgevano o avevano svolto professioni ad alto tasso di specializzazione e hanno descritto in dettaglio l’esperienza di riuscire a svolgere compiti difficili in maniera incredibilmente semplice e rapida, con il risultato di vivere un alto tasso di gratificazione. Alcuni di essi hanno espressamente dichiarato di sentirsi fortunati per il fatto di trovarsi in una simile condizione.

Alan, nome di fantasia di uno degli intervistati, ha dichiarato: "È quasi come se si aprisse qualcosa nel cervello che mi consente di vedere i colori più vividi… Penso che il mio modo di accedere alla musica e all’arte sia qualcosa per cui devo ringraziare il mio disturbo bipolare. È come se fosse una lente capace di magnificare il mondo, posta tra il mondo e me stesso".

I vantaggi riconosciuti dai pazienti bipolari

Secondo gli autori dello studio il disturbo bipolare è generalmente considerato una condizione grave e cronica, con conseguenze negative per le persone che ne sono affette, per i familiari e per i loro amici. E questo è vero in molti casi: infatti i tassi di disoccupazione a lungo termine sono più alti per i pazienti bipolari, le relazioni sociali presentano un alto carico per i familiari e per gli amici, i tassi di suicidio sono venti volte più alti che nella popolazione generale.

Nonostante i chiari aspetti negativi, i clinici sono consapevoli che alcuni aspetti del disturbo bipolare sono positivamente valutati da chi ne è affetto e, addirittura, in alcuni casi possono comportare un vantaggio dal punto di vista artistico, sociale o lavorativo. Gli autori ritengono che focalizzare l’attenzione non soltanto sugli aspetti negativi possa essere importante per comprendere i motivi per i quali la maggior parte dei pazienti bipolari dimostra ambivalenza nei confronti dei trattamenti farmacologici, manifestando quindi un’aderenza altalenante, a tutto svantaggio della risposta clinica.

 

Fonte: Fiona Lobban, Katherine Taylor, Craig Murray, Steven Jones. Bipolar Disorder is a two-edged sword: a qualitative study to understand the positive edge. Journal of Affective Disorders, 2012; DOI: 10.1016/j.jad.2012.03.001

Data pubblicazione: 07 maggio 2012 Ultimo aggiornamento: 24 marzo 2021

5 commenti

#1
Dr.ssa Angela Pileci
Dr.ssa Angela Pileci

La scarsa aderenza non fa parte del problema stesso del pz bipolare più che i fattori positivi della malattia?

#2
Dr. Vassilis Martiadis
Dr. Vassilis Martiadis

Infatti la scarsa aderenza non viene considerata come fattore positivo. Gli autori dello studio invitano i clinici a valutare in maniera più approfondita quali siano gli ipotetici ed eventuali aspetti del disturbo che il paziente potrebbe vivere come positivi venendone sospinto ad una mancata aderenza o rifiuto verso le terapie. Ad esempio, se un'artista affetto da disturbo bipolare ritiene che in determinata fasi del suo disturbo possa essere maggiormente creativo e produttivo, tenderà a rifiutare o a boicottare terapie che "spengano" questo vantaggio. Il clinico dovrà cercare di comprendere quale possa essere il migliore compromesso tra una stabilizzazione dell'umore e il mantenimento di creatività e produttività, calibrando su misura la terapia farmacologica.
Ti ringrazio per l'intervento che ha consentito di chiarire questo aspetto.

#4
Utente 401XXX
Utente 401XXX

Caro dottore, sono restato così colpito dall'articolo che le ho mandato un paziente da Salerno. Sono un bilingue italiano-inglese e suggerirei di tradurre "magnify" come ho fatto io su fb e cioè: "una lente capace di amplificare ed intensificare la percezione…". Ho trovato particolarmente interessante l'articolo (e la ringrazio di cuore per avermelo fatto conoscere perchéP mi ci riconosco, e aggiungo che nonostante las bipolartità esalti la mia creatività fin dalla diagnosi sono sempre stato “compliant”) perché sono un bipolare tipo 1 , con forte componente genetica e di conseguenza, come mi spiegava il mio medico curante, purtroppo scomparso, di grande umanità, Anasthasios Koukopoulos, e come confermato da studi recenti, "treatment resistant" a quasi tutti i farmaci. Prendo litio, Depakin e Rivotril dalla prima diagnosi (dopo aver provato Lamictal, Tolep, Tegretol, Keppra e Neurontin) , del 1995, per una coincidenza l'anno inj cui uscì lo stupendo "An Unquiet Mind" della Jamison -- in basso la mia traduzionre di parte dell'epilogo). Nonostante prenda questi stabilizzatori ho episodi ipomaniacali intensi ( o forse maniacali ma senza deliri e psicosi) circa ogni 2 anni, della durata di 4-5 mesi. L'unico farmaco, datomi da Athanasios, che mi aiuta facendomi dormire è il Seroquel. Una sola compressa orodispensabile di Zyprexa (precrittomi da un irresponsabile del CSM Salerno (uno che maltratta e offende i pazienti) che non conosceva la circolare del Prof Duff di Cambridge, a capo della Commissione farmaco UK, reperibile sul sito del MInistero Salute, in cui si avvisa dei gravi rischi dell'assunzione di Olanzapina e Risperidone da parte di anziani, specie se con demenza senile, pazienti con problemi cardiocircolatori e fumatori incalliti, mi causò una terribile vasculite leucocitoclastica (basta digitare su pubmed "olanzapine + vasculitis"). Camminai come uno storpio per mesi, con piedi e caviglie ricoperti di edemi e macchie rossastre e dolori lancinanti.
Ecco il brano, criticato da molti suoi colleghi, ma in cui io mi riconosco completamente (a parte la mancanza di deliri e allucinazioni, per mia fortuna, infatti uno psichiatra inglese ha definito la mia mania “lucida”). Aggioungo una cosa scritta da me.

Le parole più belle mai scritte sulla “mania” (la mia traduzione: quella ufficiale è “flat”):

Mi sono chiesta spesso se, avendo la scelta, sceglierei di avere la mania depressiva. Se non fosse disponibile il litio, o se per me non funzionasse, la risposta sarebbe un semplice no…..ma sarebbe un no intriso di terrore. Ma il litio funziona, e allora suppongo di potermi porre questa domanda. Per quanto strano possa sembrare, sceglierei di avere questa malattia. E’ complicato spiegare…
[descrive l’orrore della depressione – l’ho saltato perché più scontato]
E allora perché mai sceglierei di avere questa malattia? Perché credo, in tutta onestà, di avere, grazie ad essa, percepito, sentito, provato di più, con più profondità e intensità; ho vissuto più esperienze, e le ho vissute più intensamente; ho amato e sono stata amata di più; riso di più proprio per aver pianto di più; di aver tenuto la morte stretta addosso come una guaina; di aver compreso essa – la morte – e la vita stessa meglio; visto qualità stupende ma anche lati oscuri, terribili nelle persone che ho incontrato, e pian piano ho imparato, fatti miei i valori dell’affetto sincero e premuroso, della lealtà e del vivere con corenza fino in fondo. Ho visto l’ampiezza smisurata, il nucleo più recondito, profondo della mia mente e del mio cuore e mi sono anche resa conto di quanto la mia mente e il mio cuore siano fragili e, alla fin fine, inconoscibili. Depressa, ho strisciato carponi per attraversare una stanza, e l’ho fatto per mesi e mesi. Ma quando il mio umore era stabile o maniacale ho corso più veloce, pensato più veloce, amato più veloce della maggior parte delle persone che conosco. E credo che questo sia in gran parte dovuto alla mia malattia – alla luce intensa che spande su tutto e al modo di vedere il mondo che essa mi ha imposto. Credo che mi abbia costretto a mettere alla prova i limiti della mia mente (che, nonostante sia “difettosa”, ha retto alla prova) e i limiti del modo in cui sono stata allevata, del mio ambiente, della mia famiglia, dell’istruzione che ho ricevuto, e degli amici.
Le innumerevoli ipomanie, e la mania stessa, al suo apice, hanno tutte, senza eccezione, donato alla mia vita un sentire, pensare, percepire di un livello diverso da quello “normale”. Anche in preda alla psicosi più profonda – alle allucinazioni, al delirio, alla frenesia -- mi sono accorta di riuscire a trovare spazi reconditi sempre nuovi, mai conosciuti prima, nella mia mente e nel mio cuore. Alcuni di quegli angolini, di quegli spazi reconditi erano incredibili e di una bellezza tale da togliermi il respiro, mozzarmi il fiato, al punto che sentivo che sarei potuta morire lì lì, in quell’attimo, e quelle immagini stupende mi avrebbero tenuta a galla. Alcuni di quegli angoli della mente e del cuore erano orribili e grotteschi e avrei preferito non sapere che esistevano, né doverli rivedere mai più. Eppure c’erano sempre quegli angoli nuovi, mai esplorati, della mente e del cuore e, tornata al mio essere “normale” (grazie alla medicina ma soprattutto all’affetto e all’amore che ho ricevuto), non posso immaginare di stancarmi mai della vita, di darla mai per scontata, perché so di quegli angoli sconfinati della mia mente e del mio cuore, sempre nuovi, con gli orizzonti senza confini che essi mi regalano.
-- Kay Redfield Jamison "An Unquiet Mind" (1995)

NIGHTFLYING – DI NOTTE LA MENTE VOLA (LA MANIA AL SUO APICE)
Notte piena e il cervello corre ancora veloce...le note passionali struggenti degli U2 penetrano in ogni fibra del mio corpo...where the streets have no name..dove le strade non hanno nome..la più bella..impetuosa...ogni argine crolla davanti alla forza di questa musica...”voglio abbattere le mura che mi tengono imprigionato dentro di me.”..canta Bono..(i want to tear down the walls that hold me inside)...(non riesco a star fermo)...I want to reach out and touch the flame(voglio stendere la mano e toccare la fiamma)...sono l’Adamo di Michelangelo nella Sistina, Dio tende verso di me la sua mano, le mani si sfiorano per un attimo, ma quell’attimo basta perché Dio m’impregni del sacro furore divino…
…passione pura…voglio nascere, morire, rinascere ancora, odiare, amare, accarezzare il cuore di un’anima in pena, volare, sprofondare, uccidere, far risorgere, guarire, cullare un bimbo finché non si addormenta, correre più veloce delle nuvole, rincorrere il sole che tramonta e costringerlo a tornare indietro con me, tuffarmi da un dirupo, fare l’amore, correre ancora, fermarmi, declamare poesie mai prima udite, cantare con gli angeli e poi…tacere, e guardare fisso negli occhi di qualcuno che mi ama con la mia stessa intensità fino a tuffarmi dentro la sua anima, morire e poi rinascere in lui per poi essere tutt’uno con lui, piangere di gioia e dolore, dire a mia madre quanto la amo come non glie l’ho mai detto, vorrei dirglielo quando aveva 18 anni e non ero neanche un lontano progetto, quando era come me, piena di sogni romantici stroncati da genitori crudeli, vorrei tornare feto e consolarla da dentro e accarezzarla dolcemente con le mie manine ancora non formate, e baciarla e ridarle anche solo un millesimo dell’amore che mi ha dato... e tutto questo vorrei farlo in un secondo...questa è la mania..lo capisco ora....la depressione dura anni..la mania mesi..il tempo stringe...bisogna sentire vivere provare amare odiare a un ritmo velocissimo perché ben presto calerà il sipario
“a poor player that struts and frets his hour upon the stage...asnd then is heard no more” “a tale told by an idiot, full of sound and fury, signifying nothing”
“[la vita è come] un attorucolo che si dimena e pavoneggia per la sua breve ora sul palcoscenico per poi scomparire nel nulla” “è come il racconto sconnesso di un pazzo, pieno di parole roboanti, senza alcun significato” [Shakespeare – soliloquio di Macbeth dopo la morte della moglie]
ancora gli U2....sì le strade dove vago di notte inebriato dal nettare degli dei non hanno alcun nome...sono nella mia mente
“i want to tear down the walls that hold me inside”..ma io li ho abbattuti!
“and when i go there i’ll go there with you..it’s all i can i do

”i’ll show you a place high on a desert plain where the streets have no name”
ti mostrerò un posto lassù in alto ..su un altipiano nel deserto..dove il vento soffia forte
vorrei abbracciare un essere umano depresso, stringerlo forte e iniettare in lui un po’ del fuoco divino della chimica impazzita del mio cervello e farlo volare con me su quell’altipiano dove il vento soffia forte e l’aria è pura e cristallina

L’AGONIA DELLA MANIA CHE SI SPEGNE
THE HEART SHRINKS
The heart shrinks
Il cuore si fa piccolo piccolo fin quasi a sparire

A deadly lull
Una calma piatta mortale

Like a shadow
Come un'ombra

Hangs over
Si abbatte plumbea

The brain
Sul cervello

No longer
Ormai non più

Lively and raging
Vitale come un fanciullo e intriso di furore divino

“Rage, rage
Impreca, lotta senza tregua

Against the dying of the light
Contro lo spegnersi della luce

Do not go gentle
Non andartene tranquillo, senza opporre resistenza

Into that good night
Nella notte dolciastra”[Dylan Thomas]

A divine partnership
Una comunione divina

Has been broken
è stata spezzata

The angels stare
Persino gli angeli

In disbelief
osservano increduli, inorriditi

Their mouths gaping
le bocche aperte in un grido silenzioso

Their wings drooping
Le ali afflosciate

He who dared to tread
Quell'essere che aveva osato avventurarsi

Where only angels ventured
Oltre confini che solo gli angeli osano varcare

Is only a pale recollection

Quell'uomo è ormai solo un pallido ricordo

Normality
La normalità quotidiana

With all its horrors
Con tutti i suoi orrori

Lurks just round the corner
E' in agguato dietro l'angolo, pronta a ghermire la sua anima
(6/11/2005)

#5
Ex utente
Ex utente

Beh, e' stato utilissimo questo testo; no qua bipolare..no no io ho solo il disturbo ossessivo e il contenuto della mia malattia e' la malattia mentale;no io sno terrorizzato a limite dai Bipolari avendo avuto una mamma Bipolare 1;in sostanza odio gli eccessi umorali mi infastidiscono molto le persone che esagerano con le emozioni e poi vabbe'..diciamo xhe sono piu' sul versante depressivo e a limite la mia maniacalita' e' cercare una spiegazione alla mia reazione quando qualcuno mi riempie di insulti senza xhe né abbia la piu' pallida idea;Le persone insultanti e ossessionanti attivano la percezione mia di insultato e ossessionato e la ricerca quella si maniacale di dare una risposta a questi scoppi di collera improvvisi mentre stai bell e buono;quando accade io reagisco xon ansia e abbattimento umorale perché ho difficolta' a incassare toni altezzosi sulla difensiva , attacchi verbali sul personale e aggressioni sulle competenze;se provi a spostare dagli attacchi personali alla questione da risolvere si infuriano ancora di piu' e ti assediano di insulti per cui alla lunga ti deprimono e diventi irritabile nei loro confronti perché sono insopportabili;se poi vai in terapia a cercare conforto e ti trovi il Terapeuta che ti attacca non sono loro sei Tu!!!Allora diciamo che l'abbattimento e' totale fino a quando nn riesci a comprendere che assorbire la violenza altrui per mantenere un buon concetto di quella persona e' pericoloso e bisogna spostare sempre su cosa diamine stiamo dicendo o agendo ma xon loro e' impossibile perché rimproverano violentemente disprezzano h24 e si alterano salvo poi crollare di botto psicologicamente e quella persona xhe di fatto e' un delinquente rabbioso diventa un malato da assistere;di solito ti convincono xhe sei disturbato e xi riescono;cosi' e' nato il mio Doc xhe spero di sanare e riprendere la mia vita sapendo perfettamente che nel mondo incontrerò cmq personalita' di questo tipo e nn posso reagire disperandomi e avendone paura

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