Una guida per genitori e ragazzi sulla violenza giovanile e i rimedi professionali

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Dr. Leano Cetrullo Psicologo, Sessuologo

Con il termine violenza si intende un atto volontario, esercitato da un soggetto su un altro, in modo da determinarlo ad agire contro la sua volontà. Etimologicamente: "che vìola", ciò che oltrepassa il limite della volontà altrui. La violenza tra gli uomini è un'azione compiuta mediante l'abuso della forza di una o più persone che provoca dolore ad altri individui, anche indirettamente, danneggiando. L'abuso della forza può essere non solo fisico (con o senza armi), ma anche espressione di violenza solo verbale, o psicologica (ricatti, intimidazioni, minacce). È quindi l'atto di ferire o danneggiare intenzionalmente qualcuno. Ed è un problema importante per i giovani adolescenti di oggi. L'aggressività è una forma di interazione sociale, condotta con l'intenzione di infliggere un danno o altre spiacevoli conseguenze a un altro individuo. L'aggressività è un fenomeno complesso, che rientra nelle problematiche legate al manifestarsi della violenza negli esseri umani o negli altri esseri viventi. Le dinamiche psichiche e biologiche che conducono ai conflitti violenti tra le persone, il loro legame con gli istinti primari sono questioni che da due secoli psicologi e altri studiosi analizzano e che solo recentemente si stanno chiarendo.

 

 

Secondo il sondaggio del 2011 del Center for Disease Control and Prevention Youth Risk Behavior, il 16,6 % degli studenti delle scuole superiori ha portato un'arma a scuola almeno una volta durante i 30 giorni precedenti l'indagine. E il 7,4 % ha riferito di essere stato minacciato o ferito con un'arma. Molti fattori diversi causano comportamenti violenti. Più questi fattori e comportamenti a rischio sono presenti nella vita dei giovani, più è probabile che questi commettano atti di violenza. (Youth risk behavior surveillance: United States, 2011. Atlanta, GA: U.S. Department of Health and Human Services, Centers for Disease Control and Prevention.)

 

Quali sono le cause della violenza tra i giovani? Perché colpiscono, calciano, pugnalano o sparano contro amici e coetanei?

Non c'è mai una risposta semplice a questa domanda così complessa. Il comportamento umano è complesso ed ha molte variabili di carattere biologico, psicologico e sociale. Riconoscere i segni della violenza è fondamentale per ragazzi, genitori ed insegnanti. Ma le persone spesso commettono violenza a causa di uno o più dei seguenti concetti:

  • Alcune persone usano la violenza per liberare sentimenti di rabbia o frustrazione. Pensano che non ci siano risposte ai loro problemi e usano la violenza per esprimere le proprie emozioni fuori controllo.
  • La violenza è usata come modo per controllare gli altri o ottenere qualcosa in cambio.
  • La violenza è usata per vendicarsi di coloro che li hanno feriti o che hanno ferito qualcuno di importante nella loro vita.
  • La violenza è un comportamento appreso. Come tutti i comportamenti appresi, può essere cambiato. Questo non è facile poiché non esiste un'unica causa di violenza e quindi non esiste un’unica semplice soluzione.

 

Spesso le persone che agiscono violentemente hanno difficoltà a controllare i loro sentimenti, impulsi ed emozioni. Potrebbero essere stati feriti da altri nel passato e come falsa rivincita invertono la diade Vittima-Persecutore. Alcuni pensano che attraverso la violenza o le minacce le persone possano temerli e che possano guadagnare rispetto. Questo non è vero. Alcune violenze si verificano in risposta a ferite prolungate, traumi, bullismo o vittimizzazione. Le persone possono usare la violenza per ottenere qualcosa, mentre altri possono agire per autoprotezione o disperazione. Le persone che si comportano violentemente alla fine si ritrovano isolati o non graditi, e si sentono ancora di più arrabbiati e frustrati. Questo aumenta solo il circolo vizioso composto da isolamento-odio-aggressività.

 

La stessa rabbia non è sempre un segno che la violenza è imminente, ma la rabbia può essere un segnale di allarme che deve essere sempre contestualizzata. La cosa più importante è osservare se ci sono "nuovi" cambiamenti significativi nel comportamento e se questi si ripetono in modo disfunzionale. La presenza di alcuni segni o dei fattori elencati di seguito dovrebbe allertarci sulla possibilità che un individuo possa attuare comportamenti violenti ed aggressivi. Va notato, tuttavia, che la presenza di uno o più segni non significa necessariamente che la persona sarà violenta.

  • Una storia familiare di comportamenti violenti o aggressivi.
  • Vittime di bullismo o traumi correlati a violenza o morte.
  • Problemi e conflitti con l'autorità.
  • Abusi sessuali nell’infanzia e nell’adolescenza.
  • Un passato di crudeltà verso gli animali.
  • Avere una grave malattia mentale.
  • Deficit empatici e di rimorso.
  • Uso e abuso di droghe o alcol.
  • Appartenenza a bande o gang di strada.
  • Difficoltà a controllare sentimenti negativi come la rabbia, frustrazione o l’angoscia.

 

Questi fattori ovviamente possono aumentare la probabilità ed il rischio di avere comportamenti aggressivi ma non ne confermano a priori la possibilità. È normale sentirsi arrabbiati o frustrati quando si è stati delusi o traditi, ma la rabbia e la frustrazione non giustificano mai una azione violenta. La rabbia è un'emozione forte che può essere difficile da tenere sotto controllo, ma le giuste risposte ad emozioni negative possono essere apprese anche grazie alla terapia psicologica.

 

Ecco alcuni modi per affrontare la rabbia senza ricorrere alla violenza:

  • Parlate apertamente dei vostri sentimenti negativi agli altri. La condivisione dissipa dolore e frustrazione. Usate supporto professionale, sociale e familiare.
  • Chiedetevi se la violenza possa risolvere la situazione. La risposta è no, può solo peggiorarla.
  • Cercate di immedesimarvi nell’altra persona e in quello che sta provando.
  • Prenditi un intervallo di tempo e di riflessione per te stesso e calmati prima di rispondere alla situazione o alla persona che sta scatenando la tua rabbia.
  • Non agire in preda alla confusione e all’ansia.
  • Scrivi e disegna le tue emozioni e preoccupazioni.
  • Fai sport regolarmente.
  • La rabbia fa parte della vita, ma puoi liberarti dal ciclo della violenza imparando a parlare dei tuoi sentimenti con persone empatiche e non giudicanti.
  • La terapia psicologica è lo strumento principale e più efficace per dissipare ansia, angoscia, frustrazione, rabbia e tutte le emozioni negative che non ti fanno vivere bene.
  • Be strong. Be safe. Be cool.

 

Una situazione molto delicata e complessa è l’autolesionismo. Alcune persone che hanno problemi a gestire i loro sentimenti, impulsi ed emozioni non reagiscono dando la caccia agli altri ma dirigono la violenza verso se stessi, per esempio tagliandosi. L'espressione estrema di questa violenza auto-diretta è il suicidio. Come le persone che sono violente nei confronti degli altri, le potenziali vittime di suicidio spesso si comportano in modi riconoscibili prima che provino a porre fine alla loro vita. Il suicidio, come altre forme di violenza, è prevenibile. Spesso, il pensiero suicidario deriva dal desiderio di porre fine a un profondo dolore psicologico. Ma tieni presente che il dolore spesso diminuisce e le sensazioni cambiano. Ci sono sempre opzioni per qualcosa di definitivo come il suicidio. A volte abbiamo solo bisogno di aiuto per comprendere e parlarne. Se un amico ti parla di suicidio, prendilo sul serio. Ascolta attentamente e poi cerca immediatamente aiuto. Non tenere segreto il discorso sul suicidio anche se ti chiedono di farlo. Ricorda, rischi di perdere quella persona per sempre.

Chiedete aiuto il prima possibile ad un professionista della salute mentale abilitato. Gli Psicologi e gli Psichiatri possono aiutarvi a risolvere problemi che poco prima sembravano irrisolvibili. 

La violenza tra i giovani è una problematica sociale che riguarda tutti indistintamente.

Chiudere gli occhi non eliminerà il problema.

 

Dr. Leano Cetrullo

Psicologo Clinico - Perfezionato in Criminologia e Sessuologia

- Member of The American Psychological Association (APA)
- Member of The British Psychological Society
- Member of The UK Psychological Trauma Society
- Member of The European Society for Traumatic Stress Studies 
- External and Viva Examiner of The British Psychological Society
Consulenze psicologiche in studio o in video-chiamata tramite Skype
Info: 3914541341

 

 

Youth risk behavior surveillance: United States, 2011. Atlanta, GA: U.S. Department of Health and Human Services, Centers for Disease Control and Prevention.

https://www.apa.org/helpcenter/warning-signs

Data pubblicazione: 10 aprile 2019

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