Trattamento EVAR in emergenza-urgenza: oggi si può, ma la burocrazia frena!

raffaeleprudenzano
Dr. Raffaele Prudenzano Radiologo interventista, Radiologo, Angiologo

Il trattamento della patologia aneurismatica dell'aorta, un tempo solo affidata a tecniche "open", si sta sempre più trasformando in tecniche endovascolari passando da pochi punti percentuale negli anni 90 a circa il 50% di tutti gli aneursmi in data odierna.

Ciò sta avvenendo su scala nazionale "a macchia di leopardo" passando dal 10-15% di alcuni Centri fino a oltre il 60-65% dei Centri più all'avanguardia.

Come è ovvio e intuitivo non tutti gli aneurismi aortici sono passibili di trattamento EVAR ma, laddove possibile, tale trattamento riduce notevolmente i rischi e degenza per la ridotta invasività. Oltretutto le nuove protesi sono assolutamente più biocompatibili e perforamenti di quelle di 20 anni fa.

Detto ciò è scientificamente dimostrato che il trattamento EVAR eseguito anche in urgenza, in caso di aneurisma fissutato alla TAC, riduce nettamente la mortalità e la morbidità peri-post-operatoria.

Il trattamento EVAR in urgenza riduce la mortalità fino al 10% a fronte di un 30-45% rispetto alla migliori casistiche "open".
Il trattamento EVAR in urgenza richiede personale medico e paramedico pronto e preparato, stretta collabolazione con i Radiologi che eseguono la TAC con le opportune ricotruzioni, sale operatorie attrezzate e soprattutto la presenza di alcune protesi con caratteristiche di "universalità".

L'assenza della protesi in sede non rivestirebbe neanche un problema dato che, alcune ditte fornitrici, sono in grado di ricevere, a qualsiasi ora e "on line", le immagini e far giungere a destinazione quindi la protesi eventualmente mancante nell'arco di 1-2 ore (praticamente il tempo di allestire una sala operatoria).

Questo blog sembrerebbe banale, ma sottolinea da un lato, l'impegno dei medici (Radiologi,Chirurghi,Cardiologi) a proporre organizzazioni tali da poter eseguire trattamenti EVAR performanti anche in urgenza e, dall'altra, la mancanza di interesse da parte delle Amministrazioni-Direzioni delle ASL ad "accompagnare e sostenere" le varie Equipe nell'affrontare con serenità le emergenze vascolari con mezzi e personale paramedico dedicati.

 

Data pubblicazione: 28 marzo 2012

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