La Silodosina può scatenare un’eiaculazione retrograda!

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

In questi ultimi anni per contrastare i sintomi causati da un aumento del volume della prostata, che si può avere nella terza età, è stata introdotta una strategia terapeutica che utilizza dei farmaci, chiamati alfa-litici, che permettono di migliorare lo svuotamento della vescica; tra questi, l’ultima sostanza farmaceutica nata, è la Silodosina che sembra determinare, con maggiore facilità, un particolare problema a livello sessuale, cioè può scatenare un’eiaculazione retrograda.


Prostata normale ed ipertrofica

Per valutare questo disturbo eiaculatorio, causato da questo farmaco, due ricercatori giapponesi Sakata e Morita hanno valutato e studiato novantuno pazienti con disturbi ostruttivi, clinicamente causati da un’ipertrofia prostatica benigna, a cui sono stati somministrati 4 mg di Silodosina due volte al giorno, e che poi sono stati sottoposti ad una verifica tramite un questionario relativo alla loro eiaculazione; in questo studio sono stati considerati come atti sessuali sia il rapporto “tradizionale” sia la masturbazione “classica”.

Da questa ricerca è emerso che il disturbo eiaculatorio in generale si è verificato nel 42% dei pazienti che avevano intrapreso tale terapia.

L'indagine poi ha considerato solo chi aveva una più regolare attività sessuale e si è visto che, in questi casi, il problema eiaculatorio veniva lamentato nel 95% dei pazienti (38 casi su 40) mostrando una elevata e significativa incidenza del disturbo.

L’eiaculazione retrograda veniva sentita come evento negativo complessivamente nel 76% dei maschi, sessualmente ancora attivi, e nel 5% dei casi veniva interrotta la terapia.

Questa nuova e mirata segnalazione clinica conferma che questo alfa-litico, più facilmente di altri farmaci della stessa classe, scatena un’eiaculazione retrograda con un sostanziale peggioramento della qualità della vita nei pazienti colpiti da questo effetto secondario negativo ed indesiderato.

Si raccomanda quindi, a maggior ragione, quando si usa la Silodosina, di informare il paziente in modo preciso, dettagliato e corretto sulla possibile insorgenza di un tale problema sessuale.

 

Fontehttp://www.urotoday.com/BPH/investigation-of-ejaculatory-disorder-by-silodosin-in-the-treatment-of-prostatic-hyperplasia-abstract.html


Per approfondire:

https://www.medicitalia.itQuando-la-prostata-aumenta-di-volume-l-ipertrofia-prostatica-benigna

https://www.medicitalia.itQuando-il-liquido-seminale-non-esce-ovvero-c-e-un-eiaculazione-retrograda

Data pubblicazione: 25 febbraio 2013

Autore

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1977 presso Università di Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Firenze tesserino n° 12069.

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2 commenti

#1
Specialista deceduto
Dr. Giorgio Cavallini

Ecco bravo come al solito centri gli argomenti caldi: l' ho provata come indicata da recenti lavori per eiaculazione precoce, risultati: o aneiaculazione o eiaculazione retrograda.

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