Rezum: un nuovo trattamento mini-invasivo per l'ipertrofia prostatica

ivanomorra
Dr. Ivano Morra Urologo, Andrologo

Il trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna con Rezum è stato approvato dalla FDA nel 2015 e nel 2018 dal NICE.

Il dispositivo Rezum (Boston Scientific, USA) utilizza l'energia a radiofrequenza per creare energia termica sotto forma di vapore acqueo; il vapore, iniettato nel tessuto prostatico mediante apposito dispositivo, si disperde rapidamente e in modo omogeneo attraverso gli interstizi del tessuto determinando l'attivazione di un processo di necrosi cellulare coagulativa che in circa 20 giorni porta a una riduzione del tessuto trattato con aumento del calibro uretrale e normalizzazione della minzione. La procedura viene eseguita ambulatorialmente in sedo-analgesia.

Di solito, sono necessarie da due a quattro iniezioni per ciascun lobo. Al termine della procedura si lascia un piccolo catetere vescicale che viene rimosso dopo 2-7 giorni in base al volume prostatico e alle condizioni cliniche di partenza. Dopo 2 settimane si assiste a un progressivo miglioramento del flusso e dei sintomi minzionali; Il risultato definitivo si ottiene dopo circa 2 mesi.

Efficacia del Rezum: Nel primo studio multicentrico, randomizzato e controllato, dopo tre mesi i sintomi, valutati con questionario IPSS, erano migliorati del 51%, il flusso massimo era aumentato del 67%.  Anche la qualità di vita era significativamente migliorata già dopo due settimane dopo l'intervento. I risultati dopo due anni riportati dello stesso gruppo di studio hanno confermato la durata dei risultati clinico dopo trattamento con Rezum. Un altro studio ha evidenzato una percentuale di ritrattamento a 5 anni del 5%.

Tollerabilità e sicurezza del Rezum: diversi studi clinici hanno evidenziato un profilo di sicurezza favorevole con eventi avversi documentati lievi o moderati, dimostrando inoltre il mantenimento della funzione erettile ed eiaculatoria dopo la terapia con Rezum. Gli studi pubblicati non riportano problemi di incontinenza post-trattamento.

Le linee guida dell'Americam Urological Association dicono che la Water vapor thermal therapy (Rezum) può essere proposto a pazienti con disturbi minzionali dovuti a ingrossamento prostatico (volume massimo <80g) che intendono preservare la funzione erettile e eiaculatoria (Conditional Recommendation; Evidence Level: Grade C).

Conclusione:

Il trattamento con Rezum sembra quindi determinare un significativo miglioramento della qualita di vita e del flusso senza determinare rischi di incontinenza e deficit erettile nè di eiaculazione retrograda come si può verificare, seppur raramente, con trattamenti tradizionali.  Il Rezum può essere interessante per i pazienti giovani, più attenti alla sfera sessuale, e per i pazienti ad alto rischio poichè la procedura può essere eseguita in sedo-analgesia.

 

 

Riferimenti:

https://www.medicitalia.it/blog/urologia/8180-uso-del-vapore-acqueo-per-il-trattamento-dell-ipertrofia-prostatica-benigna-rezum.html

Data pubblicazione: 15 gennaio 2020

1 commenti

#1
Utente 668XXX
Utente 668XXX

Scrivo questa esperienza al solo scopo di informare quanti nella mia stessa condizione si accingono alle strutture sanitarie per risolvere il problema della Ipertrofia Prostatica Benigna.
Premetto che sarò volutamente generico in quanto voglio evitare commenti su quello che scrivo talvolta anche accesi. La mia è solo una testimonianza personale suggerita da una critica di un altro paziente che lamentava l’assenza totale di informazione da parte di altre persone sottoposte ad intervento. Continuava il paziente in questione, che da parte medica vi era riportata solo la modalità di tecnica e la letteratura in questione. Effettivamente non ho trovato niente in questo senso neanche io. Nessuno che raccontasse della sua esperienza personale.
Spero che la mia esperienza diversamente sia utile a qualcuno e null’altro.
Sono molti anni che assumo alfalitici prescritti dagli urologi che mi hanno seguito.
Quando gli alfalitici non fanno più effetto è giocoforza procedere attraverso intervento chirurgico.
Ora di interventi ce ne sono vari tra cui la Turp, il Green Laser, l’Acqua beam, e il Rezum.
I vari urologi a cui mi sono rivolto mi hanno detto più o meno tutti la stessa cosa: dipende dalla grandezza della prostata. Il mio quadro clinico era questo:
Prostata con DT di 40 mm, trilobata; prostata di volume aumentato, consistenza parenchimatosa, Prostata bilobata con DT di 4 cm e volume stimato di 38 ml.
Mi fu consigliato il Rezum.
Fui chiamato dopo 1 anno di attesa presso una struttura pubblica (la fanno anche con il SSN non inserisco il nome della struttura volutamente). Ricovero di domenica, intervento il giorno successivo e dimissioni in giornata.
Anestesia in sedazione blanda e esecuzione della termoablazione. Il tutto nel giro di 15 minuti.
Scelsi questo Intervento attraverso termoablazione perchè a 58 anni non volevo alterare le mie condizioni fisiologiche.
Gli altri interventi hanno conseguenze dirette sulla eiaculazione che io non volevo perdere. E poi mi sono detto faccio sempre in tempo a sottopormici qualora servisse.
Sono stato dimesso con un catetere vescicale che ho portato per 7 giorni. Nulla di drammatico. Si riempie, lo si svuota assaporando in benessere di sentirsi finalmente sgonfi.
Dopo 7 giorni viene asportato senza alcun dolore.
Inizia la fase della convalescenza.
La frequenza minzionale è la stessa di prima e sembra che non cambi niente, Anzi che vada addirittura peggio. Si assumono antibiotici per l’eventuale cistite/prostatite per 10 giorni, l’antinfiammatorio per 7 giorni e un protettore gastrico oltre agli alfalitici che già si assumevano e che non vanno tolti ancora per 20 gg.
Oggi, dopo appena 5 settimane dall’intervento, sto notando che il getto dell’urina finalmente è aumentato, la spinta durante la minzione dai reni che avevo dimenticato. Sto capendo che si tratta di qualcosa che lavora nel tempo. Non c’è nulla di immediato. La bruciatura tramite vapore che è stata praticata deve far regredire l’adenoma seccandolo (chiedo scusa ai medici per la semplicità delle argomentazioni). Per far ciò ci vuole tempo.
Insomma, sembra tutto normalizzarsi e senza la minima invasività.
Quanto dura non lo so. Chi dice 5 anni, chi per sempre ma vale la pena di provare.
Alessandro

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