Sintomi coronavirus.

Coronavirus, se lo conosci lo eviti

ginoalessandroscalese
Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo

Alla luce di come mi è sempre stato insegnato di fare, cioè di NON AFFRONTARE mai il nemico dichiaratamente più forte con uno scontro frontale, ho deciso di studiare approfonditamente le dinamiche di trasmissione dell'infezione facendo una revisione critica di tutta la numerosa letteratura prodotta in così poco tempo in modo tale da non farmi trovare impreparato al momento della discesa in campo e sintetizzarla in maniera, spero comprensibile, in questo articolo diretto anche a fornire informazioni utili al lettore per poter gestire al meglio questo momento concitato.

Cos’è il Coronavirus?

Il Coronavirus 2019, da cui deriva la malattia respiratoria Covid-19 (CoronaVirus Desease 2019), è un virus molto semplice composto da un singolo filamento di RNA ad alta replicazione e mutazione, appartenente ad una ampia e già nota famiglia dei “Coronavirus”.

È un virus che infetta prima gli animali e poi una volta potenziatosi, in un vettore intermedio, può mutare e creare un nuovo ceppo potenziato ad alta contagiosità e virulenza in grado di fare un “SALTO DI SPECIE” da animale a uomo.

L’ipotesi più accreditata è la seguente:

 

Questo è giustificabile analizzando le abitudini Cinesi i quali sono soliti soprattutto durante il periodo del Capodanno Cinese (che quest’anno è stato dal 24 al 30 gennaio 2020) spostarsi in massa per ritornare a casa ed assaporare carni particolari cioè quelle di pipistrelli, fagiani, marmotte, serpenti, (formichieri?)... macellate al momento dell’acquisto, metodologia che facilita tantissimo questo salto di specie.

Come avviene l’infezione?

Per diffondersi il virus ha necessità di essere disperso nell’ambiente in “goccioline” definite droplet immesse nell’aria attraverso la respirazione, gli sbadigli, gli starnuti e la tosse per poi essere inalate dal soggetto sano (trasmissione diretta).

La trasmissione indiretta ovvero toccando con le mani gli oggetti o superfici infette dai droplet che poi vengono inalate toccandosi naso e bocca o ingerendo cibo toccato con le mani è possibile ma meno probabile.

Il Coronavirus rispetto ad altri virus sembra resistere più a lungo nell’ambiente e sulle diverse superfici.

 

Sembrerebbe che esistano fattori ambientali predisponenti ovvero climi particolarmente umidi caratterizzati da nebbia persistente e prolungata, un’alta densità di popolazione per chilometro quadro, inquinanti ambientali (infatti si è notata una stretta correlazione fra la concentrazione di PM10 sospesi nell’aria e l’incidenza di contagi rilevati).

In effetti analizzando la situazione Italiana ad oggi si può notare come la concentrazione delle infezioni è prevalentemente concentrata nella pianura padana con queste caratteristiche ambientali, rispetto alla Basilicata che ha delle caratteristiche esattamente opposte ed in generale nelle aree del sud non si sta avendo l’incremento esponenziale del contagio che invece si sta manifestando al nord nonostante l’esodo nord-sud verificatosi nelle scorse settimane e tutt'ora in atto.

 

L'infezione da Cornavirus è quindi un’infezione respiratoria acuta a risoluzione spontanea ma in alcuni soggetti con fattori di rischio elevato può determinare serie infiammazioni dei polmoni con conseguente difficoltà respiratoria che necessita di ventilazione assistita di vario genere e ad oggi rappresenta l’unica terapia efficace associata a terapia medica prevalentemente di supporto.

 

Quali sono i sintomi principali?

 

 

  • Il tempo che intercorre fra l’inalazione del virus e la comparsa dei sintomi nella stragrande maggioranza dei casi è in media pari a 5gg (4-6gg) con durata variabile.
  • L’80% dei casi di soggetti che inala il virus rimane asintomatico o sviluppa sintomi lievi quali un leggero mal di gola, senso di naso chiuso, secrezione nasale.
  • E’ un virus altamente contagioso e possono ammalarsi soggetti di qualsiasi età e nazionalità senza distinzioni (a volte si tende a ghettizzare il popolo asiatico come possibili untori a prescindere: NULLA DI PIU’ SBAGLIATO)
  • Soggetti a rischio maggiore di sviluppare complicanze sono i pazienti anziani, maschi, con più patologie concomitanti (Bronchite cronica, Cardiopatia, Ipertensione, Diabete, Obesità, Fumo, Allettamento)
  • Meno a rischio sono i bambini che sembrano sviluppare una rapida risposta immunitaria. Dati riassunti nelle tabelle sottostanti. 

 

 

Come proteggersi?

Ad oggi non esistono vaccini per prevenire l’infezione né tantomeno esistono terapie codificate per curare l’infezione in modo efficace.

Tutte le terapie antivirali messe in atto in situazioni estreme sono ad oggi SPERIMENTALI. 

Si è ipotizzato che alcuni anti-infiammatori potessero peggiorare le condizioni cliniche: Nulla di comprovato! 

E comunque conferma che spesso l'automedicazione specie nei casi sintomatici è una pratica da evitare nei pazienti sintomatici affetti da Coronavirus ed al di fuori di questo rimane comunque una pratica molto diffusa e sconsigliata

La prevenzione più efficace è quella di non esporsi al virus:

  • Uscire di casa solo se strettamente necessario
  • Evitare i luoghi affollati
  • Mantenersi a distanza di almeno 1 metro se asintomatici o di 2 metri se sintomatici
  • Utilizzare mascherine chirurgiche omologate CE in caso di necessità o se presenti sintomi (ricordarsi che sono presidi monouso e che vanno cambiati una o più volte al giorno)
  • Lavarsi spesso le mani o i guanti monouso con sapone o gel alcoolici
  • Limitare i contatti con persone anziane se non strettamente necessario ed in tal caso è necessario usare reciprocamente le mascherine
  • Evitare di strarnutire o tossire inadeguatamente disperdendo flugge nell’ambiente

  • Pulire frequentemente le superfici di contatto comprese maniglie, pulsanti, tastiere,cellulari ecc.
  • Evitare di utilizzare gli ascensori e preferire le scale quando possibile

 

La prevenzione si fa anche con un corretto stile di vita ed alimentare in modo tale da portare alla massima efficienza il sistema immunitario:

  • Controllare il peso corporeo con una alimentazione sana 
  • Adeguata idratazione
  • Abolire superalcoolici e fumo (si è notata un’accentuazione della sintomatologia ed una maggiore incidenza di aggravamento della stessa con necessità di ricovero nei fumatori con bronchite cronica).
  • Adeguata attività fisica aerobica in base alle proprie possibilità (in casa)
  • Mantieni la mente distratta (se avverti uno stato d’ansia per la paura di contrarre la infezione da Coronavirus non ascoltare o leggere per qualche giorno le notizie ad essa correlata e dedicati ai tuoi hobby preferiti).

Quali sono attualmente le evidenze scientifiche?

  • NON si trasmette durante il parto da madre a figlio (quindi a quanto pare il Virus non riesce a superare la barriera placentare)
  • NON si trasmette attraverso microferite cutanee
  • NON si trasmette attraverso tutti fluidi biologici
  • NON si trasmette da uomo ad animale (ma ricordiamoci comunque che è un virus in grado di mutare quindi nei casi accertati è consigliato non avere stretti contatti con gli animali domestici)

Secondo l'OMS I pazienti affetti da Coronavirus accertati possono dichiararsi guariti e non essere contagiosi se rispettano queste condizioni:

  • Assenza di febbre per almeno 72 ore (ovvero tre giorni interi senza febbre e senza l'uso di medicinali che abbassano la febbre)
  • Miglioramento dei sintomi con allungamento dell’intervallo relativo alla tosse e miglioramento della frequenza respiratoria.
  • Siano trascorsi almeno 7 giorni dalla prima comparsa dei sintomi
  • Due tamponi negativi consecutivi eseguiti a distanza di 24h.
  • Convalescenza 14gg in isolamento senza sintomi

Cosa ci aspetta?

Tabella di confronto fra il Coronavirus-19 e le infezioni virali gravi degli anni scorsi (si può notare l’elevata incidenza di contagio e la bassa mortalità del Covid-19 che comunque è più alta rispetto alla comune influenza passando dallo 0,5-1% al 3,4%):

 

Cosa si sta facendo?

Ovviamente le strategie utilizzate prevedono una riorganizzazione degli Ospedali ed una accurata organizzazione sanitaria del territorio attivando Servizi di Telemedicina dove un team di medici doverebbe cercare di gestire l’emergenza da Coronavirus nel 75% prevalentemente a domicilio ricoverando immediatamente i pazienti in caso di aggravamento dei sintomi e riducendo in questo modo il carico Ospedaliero che attualmente specie in Lombardia è al collasso. 

 

Fonte

Sintesi di numerosi articoli sia scientifici che di pubblico dominio e considerazioni personali sul Coronavirus. Ovviamente c’è ancora tanto da conoscere ed ipotesi da confermare su questo insidioso agente patogeno!.

 

Data pubblicazione: 23 marzo 2020

7 commenti

#1
Dr. Carlo Maretti
Dr. Carlo Maretti

Bravo Gino,
semplice ma molto esplicativo e certamente necessario agli utenti in un momento di disinformazione che ahimè ha creato solo grandi danni.

#4
Utente 364XXX
Utente 364XXX

Grazie di cuore

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