Cardiologia

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Per cardiologia s’intende quella parte della medicina che studia, diagnostica e cura le malattie cardiovascolari, prima causa di morte al mondo. Lo specialista che svolge questa professione si chiama cardiologo.

Di cosa si occupa la cardiologia

Il cardiologo si occupa di curare malattie cardiovascolari, scompensi cardiaci, ritmo anomalo, prevenzione cardiovascolare e riabilitazione nei confronti di un paziente soggetto ad interventi.

Il cuore è un muscolo involontario, poiché funziona contro la propria volontà, anche se molto spesso le emozioni influiscono sulla frequenza cardiaca, aumentandone o riducendone il battito.

Nel cuore troviamo il ciclo cardiaco, ossia una sorta di contrazioni chiamate sistole accompagnate dalle diastole, rilasciamenti.

Questa procedura assolutamente involontaria consiste nel passaggio del sangue dall’atrio destro al ventricolo destro, spinto dalla valvola polmonare nei polmoni per poter cedere l’anidride carbonica in esso presente; una volta rilasciato l’ossigeno, il sangue finisce nelle vene polmonari fino a raggiungere atrio e ventricolo sinistro, per poi raggiungere l’aorta.

Quali sono le malattie cardiovascolari?

La malattie cardiovascolari sono numerose, quasi tutte racchiuse con il termine cardiopatia, classificate come di seguito.

Malattie coronariche

L'aterosclerosi è una malattia che colpisce le arterie e, a seconda della zona di occlusione, si può incorrere in ictus cerebrale, infarto intestinale, infarto del miocardio e molto altro ancora.

Questa patologia viene causata spesso da persone fumatrice, con diabete mellito, ipertensione, obesità, ipercolesterolemia (colesterolo alto) ed altre cause di origine infettiva oppure immunologica.

Sindrome coronarica acuta

Tra queste troviamo l’infarto del miocardio e l’angina pectoris, suddivisa in angina stabile, instabile e di Prinzmetal.

L’angina pectoris viene così chiamata a causa del dolore atroce nel petto, causata da un’insufficiente presenza di ossigeno nel cuore dovuta ad un malfunzionamento delle arterie coronariche; l’angina stabile viene diagnostica qualora una persona sia soggetta a particolari sforzi, quindi causata da affaticamento; l’angina instabile non è prevedibile.

Malattie del muscolo cardiaco

Si parla di cardiomiopatia e la miocardite. La cardiomiopatia si manifesta a causa dell’ingrossamento del muscolo e conduce spesso ad uno scompenso cardiaco, mentre la miocardite ha origini virali.

Malattie delle valvole cardiache

Sono causate da anomalie congenite oppure provenienti da insufficienze delle valvole:

  • l’endocardite, ovvero una gravissima forma infettiva che colpisce le valvole;
  • la coartazione aortica, causa della restrizione dell’arco dell’aorta;
  • gli anelli vascolari, ossia malformazioni dell’arco dell’aorta o dell’arteria polmonare;
  • l’ipoplasia dell’arco aortico, ovvero un mancato sviluppo da parte di un organo;
  • stenosi aortica, mitralica, tricuspidale e polmonare;
  • insufficienza aortica, mitralica, tricuspidale e polmonare.

Sia la stenosi che l’insufficienza si presentano quasi sempre in età avanzata

Malattie del pericardio

La pericardite è di origine virale, quindi causate da virus e batteri; il tamponamento cardiaco riguarda l’infiammazione del pericardio, che rilascia del siero che viene assorbito con l’utilizzo di farmaci.

Malattie della conduzione cardiaca

Tra queste vi sono la fibrillazione atriale, la tachicardia e le ectopie. Si tratta infatti di aritmie, ossia alterazione del battito del cuore senza la presenza di patologie. Si parla di tachicardia qualora il battito superi la frequenza di 100 al minuto.

Malattie dei vasi

Tra queste ci sono l’aneurisma, l’ipertensione arteriosa, la trombosi, l’ischemia miocardica, l’embolia polmonare e l’ipertensione polmonare.

  • L’aneurisma viene causato dall’aterosclerosi e colpisce maggiormente individui di sesso maschile, di età superiore ai sessant’anni, fumatori e soggetti ad ipertensione;
  • l’ipertensione arteriosa presenta elevata pressione sanguigna, fattore di rischio per ictus;
  • la trombosi consiste nella formazione di trombi all’interno dei vasi sanguigni, impedendo quindi la normale circolazione sanguigna;
  • l’ischemia miocardica è causata dalla mancata presenza di ossigeno in un organo;
  • l’embolia polmonare è l’ostruzione di rami facenti parte dell’arteria polmonare;
  • l’ipertensione polmonare viene causata da un’eccessiva pressione arteriosa nei polmoni.

Malattie congenite

Le malattie congenite sono numerose, ricordiamo la tetralogia di Fallot, ossia una malformazione del cuore; la destrocardia, ovvero il cuore posizionato in modo anomalo; difetti dei vari setti, atresia polmonare e della tricuspide, anomalia di Ebestein, sindrome del cuore sinistro ipoplasico che colpisce solamente i neonati e molte altre ancora.

Tumori del cuore

Anche se relativamente rari e causati dalla presenza di altri tumori sono l’angiosarcoma, emangioma, fibroma, linfoma, lipoma, mixoma, sarcoma, teratoma e molti altri ancora.

Arresto cardiaco

Oltre alla presenza di queste malattia, una persona può essere colpita da arresto cardiaco che, nel caso non s’intervenga tempestivamente, può portare alla morte.

Il cuore smette di battere poiché la frequenza cardiaca troppo elevata non consente il passaggio del flusso sanguigno al cervello.

Si hanno solo pochi minuti per poter ripristinare il battito, attraverso rianimazione oppure utilizzando il defibrillatore; maggiore la persona resta senza ossigeno nel cervello, maggiori le probabilità d’incorrere in danni neurologici seri e irreversibili.

Sintomi delle malattie cardiovascolari

Vi sono numerosi campanelli d’allarme che permettono di capire se una persona è soggetta a malattie cardiologiche: vengono suddivisi in sintomi, ossia espressi dalla persona e da segni clinici riportati a seguito di esami e visite.

I più importanti sono:

  • Dispnea, ossia mancanza di fiato che può diventare talmente grave da non riuscire a respirare completamente. Questo sintomo si manifesta nelle persone soggette a scompenso cardiocoronico;
  • Dolore toracico, uno dei sintomi più frequenti che conducono un paziente presso il reparto di cardiologia per una visita. Solitamente si tratta di una sorta di peso che si sposa lungo il braccio sinistro, associato spesso all’angina;
  • Cianosi, ossia la pelle assume una tonalità bluastra, poiché il sangue non viene correttamente ossigenato. La cianosi può essere causata da malattie cardiache oppure polmonari;
  • Sincope cardiaca, ossia una perdita di coscienza causata da stenosi aortica, ma vista la presenza di numerosi sintomi che la precedono può essere evitata;
  • Palpitazione, ovvero quando una persona percepisce i battiti del proprio cuore in modo fastidioso;
  • Edema, ovvero un aumento di liquido al di fuori dei vasi sanguigni, solitamente posto alle caviglie per poi irradiarsi nelle gambe

Altri sintomi meno importanti, ma da tenere in considerazione sono:

  • Tosse, anche se classificata come sintomo di patologie comuni come l’influenza, potrebbe influenzare anche cuore e polmoni;
  • Emottisi, ovvero sangue dalla bocca;
  • Astenia, ovvero una riduzione muscolare;
  • Nicturia, ovvero la necessità di urinare in continuazione;
  • Anoressia;
  • Nausea e vomito;
  • Febbre e brividi.

Esami cardiologici

Per poter diagnosticare una qualsiasi patologia cardiaca, si viene sottoposti ad un esame obiettivo tramite la vista, il tatto e l’udito.

Attraverso la vista è possibile diagnosticare unna possibile sindrome di Holt-Oram ed analizzare il torace, gli occhi, il capo, le mani, i piedi e gli arti.

Con il tatto i cardiologi possono ascoltare il battito cardiaco presente nella giugulare del polso.

Con l’udito vengono utilizzati appositi strumenti di diagnosi: il fonendoscopio e lo sfigmomanometro. Il primo deriva dallo stetoscopio, attraverso il quale è possibile ascoltare il cuore, utilizzando il diaframma per ascoltare le grandi frequenze, la campana per quelle basse; il secondo rileva la pressione del sangue sia minima che massima.

Oltre all’esame obiettivo, il paziente viene sottoposto ad esempi e testi classificati come invasivi e non invasivi. Tra quelli non invasivi troviamo:

  • L’elettrocardiografia, ovvero una rappresentazione grafica degli impulsi prodotti dal cuore;
  • L’ecocardiografia, che grazie ad ultrasuoni consente di ottenere una panoramica generica del cuore. L’ecocardiografia viene suddivisa in basale, con contrasto, transesofagea, prenatale, perinatale e da sforzo;
  • Radiografia del torace;
  • Test da sforzo;
  • Tac;
  • Risonanza magnetica cardiaca;
  • Scintigrafia.

Tra gli esami invasivi troviamo:

  • Il cateterismo cardiaco;
  • Angiografia coronarica;
  • Angioplastica;
  • Bypass;
  • Metodi elettrofisiologici;
  • Pacemaker;
  • Defibrillatore impiantabile.

Cura delle malattie cardiache

I farmaci che vengono utilizzati in cardiologia vengono raggruppati in:

  • Stabilizzanti;
  • Betabloccanti, in grado di prevenire la comparsa di infarto del miocardio aumentando quindi la sopravvivenza dell’individuo;
  • Farmaci che impediscono l’ingresso di calcio nella zona miocardica

Il reparto ospedaliero di cardiologia viene suddiviso in diversi settori, quali:

  • Cardiologia base, dove avvengono le visite più generiche di livello ambulatoriale;
  • Cardiologia di degenza, con pazienti dall’anamnesi meno grave;
  • Terapia intensiva coronarica, reparto specializzato della cardiologia;
  • Sala emodinamica, ossia sterile dove vengono svolti esami come l’angioplastica e la coronarografia;
  • Sala dell’elettrofisiologia, anch’essa sterile dove vengono svolte operazioni come ablazioni e pacemaker.

Grazie alla presenza della cardiologia ed agli studi e specializzazioni condotti dai medici, diventati appunto cardiologi, molte vite possono essere salvate.

Prevenzione

Le malattie possono essere diagnosticate in tempo, attuando la cura più indicata e, nel peggiore dei casi, fissando un intervento chirurgico per risolvere il problema.

L’aspettativa di vita sotto questo punto di vista appare decisamente più elevata, anche in caso di anzianità.

Le malattie a carico del sistema cardiaco colpiscono qualsiasi individuo, di qualsiasi età, sesso oppure razza. È bene controllarsi nella dieta, consultando il proprio medico in caso di comparsa di alcuni sintomi ambigui ed anomali mai avuti in precedenza.

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