Sessualità malata: le parafilie o perversioni sessuali

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo

Molto spesso mi vengono poste  domande circa la “normalità o anormalità” di svariati comportamenti sessuali. Il primo distinguo diagnostico da fare è quello tra perversioni, dette oggi parafilie e giochi erotici, i quali anche se audaci,  appartengono invece alle perversioni soft, di cui la coppia può anche fare a meno.
Le parafilie o perversioni sessuali, sono invece impulsi sessuali, seguiti da comportamenti e nutriti da fantasie, indispensabili per raggiungere l’eccitazione,che coinvolgono bambini, oggetti inanimati o persone  non consenzienti.


Questi comportamenti hanno un carattere di  “rituale”, spesso coatto e compulsivo, indispensabile per il raggiungimento dell’eccitazione e della risposta orgasmica.
Tra le più frequenti abbiamo: l’esibizionismo, la pedofilia , il froutterismo , il voyeurismo, il sadismo, il masochismo sessuale, il feticismo   ed il travestitismo.

 

L’esibizionismo è caratterizzato dall’esposizione  dei genitali ad un estraneo, scelto come vittima della perversione. Tale gesto viene spesso seguito dalla masturbazione, che avviene spesso in luoghi pubblici , l’eccitazione infatti è data proprio dalla dimensione non privata, perché capace di creare imbarazzo e, spesso umiliazione in chi si trova a dover subire tale gesto. Solitamente il soggetto non tenta di avere rapporti sessuali con la vittima, ma l’eccitazione deriva dal fastidio e disagio che crea nella vittima.

 

La pedofilia è caratterizzata da comportamenti sessuali aventi come oggetto del desiderio bambini, sia maschi che femmine, spesso molto piccoli. Il pedofilo, talvolta può adottare comportamenti sessuali violenti nei confronti della vittima, oppure altri caratterizzati dalla semplice visione o palpazione del corpo nudo del bambino. Molto spesso la pedofilia è associata a comportamenti incestuosi, ossia il comportamento sessuale deviante, si manifesta all’interno del nucleo familiare, ristretto o allargato. Il pedofilo, non è consapevole del danno psico-fisico che procura al bambino, ma crede fermamente di donargli amore ed attenzioni.

 

Il froutterismo comporta il toccare con modalità comportamentali furtive o, lo strofinarsi su una persona non consenziente, il soggetto trae eccitazione dall’immaginare di consumare rapporti sessuali con la vittima.

 

Il voyeurismo è caratterizzato dalla visione furtiva e fraudolenta di corpi nudi o di persone che stanno vivendo un' attività sessuali, il voyer trae infatti eccitazione esclusivamente dalla visione che sfocia sempre in autoerotismo,  non cerca mai di creare occasioni di contatto fisico o di abusare delle sue vittime.

 

Il masochismo sessuale è caratterizzato dal bisogno di provare sofferenza fisica e psichica, associata ad umiliazione, per poter provare piacere sessuale.

 

Il sadismo sessuale, il suo controaltare, è invece caratterizzato dalla necessità di procurare sofferenza fisica e psicologica alla vittima. ( spesso queste due parafilie, si intersecano l’una con l’altra).

 

Il feticismo comporta l’uso di oggetti o abiti di abbigliamento femminile, per il raggiungimento del piacere che poi si traduce in attività masturbatoria.

 

Il travestitismo sessuale è caratterizzato invece dal bisogno di indossare abiti del sesso opposto, solitamente femminile, per provare piacere.

 

Il percorso terapeutico è estremamente complesso e difficoltoso, soprattutto perché il parafifico non ravvisa la necessità di essere curato, in quanto i  disturbi sono “ego-sintonici”, cioè in sintonia con l'io e, per tal motivo infatti non si percepisce come malato.

Le uniche “speranze terapeutiche”, si possono ravvisare  quando il paziente vive all’interno di una coppia, raro ma possibile, mettendo in scena infatti, il comportamento disfunzionale all’interno della coppia, crea disagio e sofferenza alla  partner.

Nella mia pratica clinica, mi capita frequentemente di offrire momenti di ascolto a confusione  e dolore di chi vive con un parafilico. Il partner, non sapendosi orientare su ciò che vive  e su ciò che prova, chiede una consulenza per capire un po’ di più.

Data pubblicazione: 09 ottobre 2011

4 commenti

#1
Dr.ssa Paola Scalco
Dr.ssa Paola Scalco

Cara Valeria,
aggiungerei a quanto hai già ben descritto tu, un'annotazione sul fatto che tutto sommato le parafilie possono essere lette anche come difficoltà a stare insieme nell’intimità con un’altra persona, dal momento che tali disturbi (quelli da te elencati, così come le "nuove" parafilie non ancora codificate dal DSM) consistono proprio nell’evitare questa intimità: escludendo la pedofilia, si tratta di esperienze fortemente eccitanti, ma non relazionali (e anche nella pedofilia la relazione non è di certo sana!).
Proprio da ciò spesso nasce nel partner il disagio che hai citato.

#2
Dr.ssa Valeria Randone
Dr.ssa Valeria Randone

Cara Paola ciao e grazie del commento. Le parafilie da me descritte sfociano tutte in un atto solitario di autoerotismo, raramente il parafilico ricerca l'intimita' e se lo fa e scissa dall'ambito erotico, tranne il sadico o il masochista, che ricerca l'altra meta' del cielo. Un abbraccio

#3
Specialista deceduto
Dr.ssa Gianna Porri

Come Psicoanalista con esperienza trentennale, purtroppo debbo dire che le parafilie, o perversioni, non sono curabili, per il motivo già citato dalla collega: Sono egosintoniche, vale a dire che il paziente non avverte minimamente di essere malato. Io ho avuto in cura coatta (Ordinata da un Giudice) che nulla capiscono di Psi, un pedofilo che si limitava all'accarezzamento di bambini, solo che è stato sorpreso sull'autobus dal padre, che dopo averlo crocchiato been, bene, l'ha portaro in polizia. L'Avvocato, molto bravo, ha ottenuto i domiciliari a patto che si curasse. Bene, il ragazzo era altamente stupito di essere stato arrestato e dichiarava una grande amore per i bambini e che mai e poi mai avrebbe fatto loro del male. Non si sentiva affatto colpevele di aver donato amore. Accadde quello che io avevo preannunciato, dichiarando l'impossibilità di ogni cura per questi soggetti, approfittò del fatto di venire in Terapia per fuggire. Ora amerei una definizione Psicoanalitica: Dicasi perversione ogni atto senza il quale è impossibile compiere un atto sessuale normale"
Dr. Gianna Porri
Psicoanalista

#4
Dr.ssa Valeria Randone
Dr.ssa Valeria Randone

Salve Gianna,
Benvenuta e grazie per le Tue interessanti osservazioni.
Valeria

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