Pornografia, dipendenza senza sostanza e, calo del desiderio .

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo

Una disfunzione sessuale, sempre più presente nelle camere da letto degli italiani, è il  “calo del desiderio sessuale”, una disfunzione silente, poco visibile e camuffabile, che viene spesso scambiata per noia, crisi di coppia, astenia sessuale, abitudine, differenza tra i coniugi nella tempistica sessuale e, tanto altro.
Oggi, in clinica, si parla molto di “anoressia sessuale”, disfunzione, che ha le stesse caratteristiche psichiche e comportamentali dell’anoressia nervosa, che compromette invece la sfera del comportamento oro-alimentare.
Molti uomini ed in percentuale minore le donne,  sembrano soffrire di anoressia sessuale.
In un’epoca, caratterizzata da una sovraesposizione a stimoli erotici, dalla mercificazione del corpo femminile, dalla proliferazione di siti pornografici, sembra esserci una contraddizione insita in quest’ambivalenza comportamentale, caratterizzata dall’utilizzo massiccio della pornografia e l’assidua frequentazione di siti pornografici, con un ritorno in anoressia sessuale.
Escluse le possibili cause organiche , mediante visita andrologica ed esami ematochimici, cosa caratterizza l’anemia della vita sotto le lenzuola dell’uomo di oggi?
Se il testosterone, il famigerato “ormone del desiderio” è presente nel sangue, con un livello ottimale, il paziente non ha uno storico sessuale di eiaculazione precoce o di deficit erettivo,in quale luogo simbolico, sono da ricercare le cause altre da quelle organiche?
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Data pubblicazione: 21 marzo 2011

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