Quando il medico diventa paziente di se stesso

andreafavara
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale

Nel 1998 viene offerto alla Dottoressa Jerry Lin Nielsen, dottoressa statunitense specialista in medicina d’ urgenza, un contratto annuale in qualità di unico medico in servizio alla base antartica Amundsen-Scott al Polo Sud.

Alla base sono presenti 41 ricercatori, durante l’ inverno da febbraio a ottobre la temperatura abituale è -60° centigradi, si resta al buio per sei mesi e completamente isolati dal resto del mondo per le avverse condizioni atmosferiche che rendono impossibili gli spostamenti. Il personale della base deve quindi avere completa autonomia in questo periodo.

Durante il soggiorno la Dottoressa Nielsen, allora quarantasettenne, scopre casualmente un nodulo al seno, consulta via email i colleghi negli Stati Uniti e decide di eseguire una agobiopsia su se stessa del nodulo.

La dottoressa si fa aiutare dal personale non medico della base che viene istruito facendo delle prove su carne di pollo. Il campione prelevato tuttavia non è adeguato per porre una diagnosi, viene quindi organizzata una spedizione con un aereo militare che raggiunge la base ma, non potendo atterrare, lancia sulla base con un paracadute il materiale idoneo. La biopsia viene ripetuta e questa volta la diagnosi è chiara: cancro. La base è ancora irraggiungibile ed è impossibile partire. La dottoressa inizia quindi ad autosomministrarsi prima terapia ormonale e poi chemioterapia secondo le indicazioni che riceve dai colleghi lontani.

Il 6 ottobre, ancora in pieno inverno , viene finalmente organizzata una missione di recupero a mai tentata prima in questo periodi dell’ anno ed un aereo raggiunge la base, recupera la dottoressa, un altro ricercatore che aveva subito una trauma all’ anca e lascia alla base un collega a sostituirla.

Dopo questo episodio sono due i medici presenti contemporaneamente all’ interno della base.

Una volta rientrata vengono completate le terapie, eseguito un intervento chirurgico di mastectomia e la malattia appare sotto controllo fino al 2005 quando compaiono metastasi ossee ed al fegato.

Rientrata dalla base la Dottoressa gira il mondo tenendo conferenze e raccontando la sua storia analizzando l’ aspetto psicologico dell’ incredibile evento che ha vissuto che ha elementi in comune con il chirurgo russo Leonid Rogozov, che si operò da solo di appendicectomia in simili circostanze.

Nel 2009 dopo progressione della malattia Jerry Nielsen muore a 57 anni.

La sua storia è stata raccontata in un’ autobiografia scritta in collaborazione e successivamente diventata un film, ‘Ice Bound’ nel quale Susan Sarandon interpreta la dottoressa.

La storia della medicina è ricca di episodi simili nei quali i medici per diverse circostanze si trovano a curare per necessità se’ stessi e hanno in comune una forte motivazione.

"Preferirei non averlo, ma il cancro è parte di me", ha dichiarato una volta. "Ognuno deve aver qualcosa. Alcune persone sono brutte, alcune persone sono stupide. Io ho il cancro."
Jerry Nielsen.

Data pubblicazione: 02 novembre 2012

Autore

andreafavara
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1991 presso Universita' Studi Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Milano tesserino n° 31610.

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8 commenti

#1
Dr. Salvo Catania
Dr. Salvo Catania

Bellissimo, Andrea, questo blog e non potevo esimermi dal sottolinearlo.

Ed è singolare che nei miei corsi ECM ed universitari sulla relazione medico paziente per i medici io abbia utilizzato il tuo stesso titolo "Quando il medico diventa paziente", come potrebbero confermarti i colleghi di Medicitalia che vi hanno partecipato .

In realtà io inserisco questo caso, insieme a quello del giovane chirurgo russo, che operò sè stesso (Leonid Rogozov) nel contesto di un tema più generale:partiamo dalle esperienze dei medici che hanno contratto una malattia grave per capire quali cambiamenti in loro abbia determinato l'esperienza della stessa.

Ti allego i dati del primo progetto italiano cui ho partecipato ( si chiama proprio Progetto Chirone : QUANDO IL MEDICO DIVENTA PAZIENTE)

http://www.senosalvo.com/progetto%20chirone.htm

#2
Dr. Salvo Catania
Dr. Salvo Catania

Non dimentichiamo che nell'immaginario collettivo
"SE IL DOTTORE SI AMMALA NON E' PIU' UN DOTTORE"

Quante volte ci sentiamo dire ad un nostro sporadico starnuto "Dottore, che fa si ammala pure lei ?"

#3
Dr. Andrea Favara
Dr. Andrea Favara

Grazie Salvo, per i complimenti che mi fanno particolare piacere vista la provenienza e per i riferimenti che leggo volentieri. Scusa per la 'copia' del titolo che ti assicuro ho pensato autonomamente scrivendo il testo senza alcuna intenzione di 'plagio'.
Andrea

#4
Dr. Salvo Catania
Dr. Salvo Catania

Ma quale plagio...è l'unico titolo disponibile: anche a me è venuto naturale in maniera autonoma...perchè altri, prima di me, avevano usato...lo stesso titolo. (^___^)

Ci sono stati anche diversi Convegni su questo tema ed in uno di questi abbiamo fatto due relazioni, Lorenzo ed il sottoscritto a Modena nel 2008

https://www.medicitalia.it/minforma/medicina-generale/

#6
Dr. Lucio Piscitelli
Dr. Lucio Piscitelli

Caro Andrea,
come sempre un blog interessantissimo che ci porge "l'altra faccia della Madicina" ed il volto umano della nostra Professione. Complimenti!
Quella di aprire una sezione del Sito in cui raccogliere contributi su questo filone potrebbe essere un'idea da suggerire allo Staff.

#8
Dr. Andrea Favara
Dr. Andrea Favara

Grazie Lucio, l' idea alla base è di condividere le storie che io trovo interessanti nell' ipotesi sia così anche per chi legge.
Andrea

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