Pene 'nascosto'

Gentili medici , ho un pene che al massimo della sua estenzione arriva a misurare 7 cm ma applicando una pressione sul grasso pubico può addirittura arrivare a misurare 14 cm! ho 24 anni e peso 105 Kg, ho avuto periodi di dieta che non hanno mai risolto il problema . Detto questo ho letto dalle vostre risposte che una soluzione può essere la lipoaspirazione (e già mi immagino i costi di questa operazione) oppure la sezione del legamento sospensore del pene...ora da profano arrivo a capire cos'è la lipoaspirazione ma cos'è la sezione del legamento sospensore? Capirete bene che trattandosi di una prestazione elargita dal SSN potrebbe essere una soluzione meravigliosa per il mio problema (sono studente e non ho molto denaro) ma vorrei capire di che tipo di operazione si tratta e soprat-tutto se occorre una anestesia totale (della quale avrei una gran paura) per entrambi gli interventi.

Vi ringrazio anticipatamente per l'aiuto che mi vorrete dare.
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Dr. Domenico Battaglia Andrologo, Urologo 254
Caro Paziente,
non è chiaro se si parla di estensione in situazione di flaccidità o di erezione, ritengo che il suo caso sia da valutare con un attento colloquio anamnestico ed una visita da un urologo. credo in ogni caso che alcune posizioni da come lei le descrive, siano de riconsiderare quantomeno.
La saluto cordialmente
Dr. Domenico Battaglia

Dr. D. Battaglia

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Dr. Renzo Benaglia Andrologo 665 1
Gentile Utente,
l'approccio al pene nascosto è in effetti sempre multidisciplinare. Dietologo, Chirurgo Andrologo e Chirurgo Plastico possono certamente ristabilire una situazione estetico-funzionale accettabile.
La sezione del legamento sospensore è un intervento appunto di sezione di un piccolo legamento che connette la radice del pene al pube. Associandolo alla liposuzione pubica permette di esteriorizzare tutta quella parte di pene infossata nell'adipe.
Personalmente mi è capitato di eseguirne anche in anestesia spinale ma se si effettuano in contemporanea entrambi gli interventi l'anestesia generale è preferibile; comprendo le sue paure, chi non ne avrebbe, ma mi creda sono infondate.

Un sincero augurio

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Dr. Giuseppe Benedetto Urologo, Andrologo 2.7k 15
sono daccordo con il collega benaglia bisogna comunque valutare bene la necessità delli 'intervento di sezione di legamento sospensore nel senso che andrebbe discusso bene con il medico che la opererà

dr Giuseppe Benedetto
www.giuseppebenedetto.netfirms.com

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dopo
Utente
Utente
Ringrazio tutti i sig. medici per le risposte.
tuttavia io volevo sapere se questo tipo di intervento (legamento) che può essere espletato dal SSN richieda NECESSARIAMENTE l'anestesia generale, e poi essendo io residente in Sicilia (dove i casi di morte per anestesia preoccupano) non credo di avere dei timori infondati.
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Dr. Augusto Vercesi Urologo, Andrologo 72
Gentile utente,
facendo riferimento alla Sua richiesta sulla anestesia ritengo che, per eseguire correttamente una sezione del legamento sospensore del pene con lo scopo di ottenere un adeguato allungamento ( con possibilità di dover impiantare un "distanziatore") sia sicuramente indicata una anestesia generale o "spinale".
Cordialmente

Dott. Augusto Vercesi

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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
mi personi ma non sono d'accordo con la visuale con cui Lei imposta il problema.
Intanto, è ovvio che Lei ha un pene "vero" di almeno 14 cm e chiaramente in erezione. Se Lei lo avesse tale in stato di riposo non saremmo qui a parlare di questo problema perchè non ci sarebbe. E' chiaro che poi la misura del pene "apparente" scende a 7 cm a causa dell'accumulo di grasso sovrapubico.
In conclusione, a mio modo di vedere, non vi sarebbe indicazione all'intervento di sezione del legamento sospensorio di fronte ad un pene di 14 cm.
E non mi sembra nemmeno il caso di pensarci solo perchè il SSN contempla tale tecnica chirurgica fra quelle elargibili (ma ne è sicuro???? a me non risulta).
Nel Suo caso, viceversa, almeno in una prima fase il Chirurgo non le occorre proprio. Se lo scordi.
La perdita di peso in eccesso è il primo passo: quindi visita internistica, endocrinologica e dietologica. Solo dopo che sarà rientato nel Suo peso standard (? non ci dice la Sua altezza che invece è fondamentale), allora si che si potrà valutare l'entità del "grembiule di grasso" residuo sovrapubico.
A quel punto ovvio il consigiio di un trattamento di lipoaspirazione e liposcultura locali. Di certo dovrà controllare anche le regioni mammarie e l'addome, che per esperienza, necessiteranno anche loro di un ritocco.
Tutto il resto, come le diatribe sulle metodiche anestesiologiche mi sembrano capziose. In Sicilia vi sono degli eccezionali Anestesisti, e gli incidenti capitano anche a Milano e Trieste, specie se sul tavolo operatorio si vuole mettere per forza un paziente obeso patologico...
Affettuosi auguri e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it

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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore,
sono perfettamente d'accordo con l'impostazione diagnostico-terapeutica formulata dal collega Martino.
In prima istanza rivaluti il problema "peso".
Cordiali saluti.

Giovanni Beretta M.D.
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dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio nuovamente dei vostri interventi, effettivamente ho omesso di dire che sono alto 172 cm e che la misura di 14 cm la ottengo facendo pressione sul grasso pubico chiaramente in erezione, ora l'opportunità o meno di fare un intervento è data dal fatto che in condizioni normali il mio pene raggiunge 7 cm (senza alcuna pressione) cosa molto imbarazzante da più punti di vista...
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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
La ringrazio di aver aggiunto alcuni particolari non di poco conto alla Sua precedente mail. Che, tuttavia non cambiano la sostanza della mia risposta. Se la rilegge, troverà le risposte anche alle Sue ultime domande.
Mi tenga informato, ne avrei piacere.
Auguri affettuosi per la pronta risoluzione del problema ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO

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Utente
Utente
Gentile prof. Martino, effettivamente rileggendo la sua risposta attentamente ho un quadro più chiaro della situazione, tuttavia so che difficilmente le diete eliminano questi accumuli di adipe, fermo restando che perdere peso nel mio caso rimanga COMUNQUE una priorità e un bene. Forse ho omesso un altra informazione che poteva essere importante, soffro anche di ginecomastia con presenza di ghiandola mammaria ingrossata, forse le due cose possono essere collegate? a differenza della prima patologia per questa ho fatto una serie di esami che non hanno riscontrato problemi a livello ormonale, il medico mi ha detto che questo accumulo (nel caso della ginecomastia) è dovuto allo sviluppo (forse anomalo) dell'organismo in età adolescenziale. Anche li mi avevano proposto un intervento in anestesia totale e io, forse ingiustificatamente, ho rifiutato per una mia paura recondita.
La ringrazio ancora per i suoi saggi consigli.

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Utente
Utente
Sono passati ben 10 mesi e non riesdo a dimagrire, rileggo questi commenti e mi dico: ma allora un "grassone" che ha il problema del pene nascosto deve rimanere con questo ulteriore problema?
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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
ovviamente l'obbiettivo di una drastica diminuzione di peso non può essere perseguito semplicemente astenendosi da una corretta e completa nutrizione. Quello che voglio dire è che occorre una supervisione specialistica di un Medico esperto in scienze dell'alimentazione. E non basta: spesso è anche utile un supporto psicologico. D'altra parte comprenderà benissimo che intervenire nelle condizioni attuali con una correzione della ginecomastia e con l'asportazione del grasso del monte di Ercole non ha alcun senso.
Affettuosi auguri per la risoluzione del problema e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO