Spermatozoi "attivi"

Gentili dottori,
le mie domande vi sembreranno probabilmente un po’ ingenue, ma sinceramente mi incuriosiscono molto.
Io e mio marito (io ho 38 anni, mio marito 36) stiamo cercando di avere un altro bambino, oltre il primo che adesso ha 19 mesi (io sono affetta da tiroidite autoimmune ma con valori di TSH tornati nel range basso della normalità) e abbiamo rapporti ogni giorno per circa 7-10 giorni a cavallo del periodo di fertilità. Questo da alcuni mesi, ma senza risultati.
La mia curiosità è: mio marito sarebbe più fertile, cioè gli spermatozoi più “attivi”, se non avessimo rapporti ogni giorno ma li concentrassimo nei 2-3 giorni più fertili?
Inoltre ho letto che l’ambiente della vagina è importante ai fini della fecondazione dell’ovulo, cioè quanto più l’ambiente è basico (credo di ricordare basico ma non ne sono sicura) tanto più facilmente lo spermatozoo va a “buon fine”. Se questo fosse vero, mi potreste consigliare in tal senso il nome di ovuli da poter utilizzare al fine di rendere l’ambiente più favorevole? O forse è questa un’idea un po’ pazza?
Grazie tante per la cortesia e la disponibilità
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Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo 4.8k 111 12
Geltile lettrice,

il concentrare i rapporti "nei 2-3 gg più fertili" ha un impatto più sul numero di spermatozoi che sulla loro qualità.
Vorrei suggerire che l'avere la numerosità di rapporti che avete a fine riproduttivo in certe coppie può produrre un disagio psicologico soprattutto al partner maschile (sessualità finalizzata al rapporto e, probabilmente, meno al piacere). Per questo motivo, ma anche per altri (principalmente età) se siete molto motivati ad un secondo concepimento vi suggerirei di considerare una valutazione specialistica (ginecologo per lei e andrologo per lui).

Cordialmente,

Edoardo Pescatori

Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it

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Dr. Daniele Masala Urologo, Andrologo 2.3k 52
Caro lettore, ritengo sulla base della sua descrizione, che sia opportuna una visita specialistica della coppia, vale a dire rivolgersi ad un collega urologo della sua zona e magari sentire anche il parere del ginecologo della sua partner.
Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.

Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo