Pressione alta e ansia

buongiorno
scrivo per avere un parere sul caso di mia madre
Donna, 50 anni, peso nella norma e stile di vita abbastanza sano
I problemi attualmente riguardano la sua ipertensione, che come figlia mi provoca non poca agitazione.
Ammettendo che è un soggetto iperteso ormai da molti anni, coperto da una compressa intera di LOBIVON ogni mattina (aumentata da mezza a intera dopo la menopausa indotta da isterectomia)
Da premettere che è un soggetto molto emotivo e ansioso, uscito da una depressione coniugata a non pochi attacchi di panico in gioventù di cui ancora si evidenziano leggeri postumi (paura del traffico, della folla ecc )
Ogni tanto ( circa 1 volta in due tre mesi)in diversi momenti della giornata inizia il mio calvario: senza apparente motivo comincia a sentirsi male, diventa bianca e si sente di svenire , dopo un poco cominciano le lacrime e come da sua descrizione una sensazione di vuoto alla testa misto ad agitazione e tremore convulso delle gambe.(paragonata ad una sensazione di morire)
Il tutto dura pochi minuti, poi rimane intontita per l'intera giornata
A primo impatto sembrerebbe pressione bassa visto il pallore e la debolezza, invece dal controllo (quando ci riesco visto che ha la sindrome del camice bianco e si agita al solo pensiero di misurare la pressione) la trovo sempre molto alta : 180 -170max e 110 120 min.
La visita cardiologica non ha evidenziato nulla di nuovo tranne una lieve mitralgia e ovviamente la pressione alta durante la visita.
Misurando a casa invece la pressione risulta quasi sempre normale (120-130 e 90-100)
Le analisi del sangue oltre un po di colesterolo sono nella norma.
Ora mi chiedo..è un fattore emotivo oppure questi sbalzi sono dettati dai problemi ipertensivi? come curarli visto che già prende la pillola e comunque nei giorni a venire la pressione è quasi nella norma?
Vi ringrazio in anticipo
cordiali saluti
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
Forse nel caso di sua madre la terapia antipertensiva a base di betabloccanti non è ideale. I betabloccanti, infatti, sono una categoria di farmaci che agiscono "bloccando" il sistema nervoso simpatico, ostacolando gli effetti dell'ormone adrenalina. In caso di depressione l'attività del sistema simpatico può essere già di per se ridotta e quindi l'uso dei betabloccanti può peggiorare i sintomi depressivi. Inoltre è un farmaco che oltre a ridurre i valori pressori, riduce i battiti cardiaci e una dimuzione importante degli stessi può essere causa di alcuni sintomi riferiti, anche in presenza di valori pressori normali o addirittura elevati. Il suo medico di fiducia potrà prendere in considerazione altre molecole farmacologiche per contenere i valori pressori senza avere gli effetti indesiderati che ho precedentemente menzionato.
Cordialità

Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica

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