Pacemaker

Buonasera Dottori,

da quando, circa due anni fà, le è stato impiantato un pacemaker bicamerale per malattia nodo seno atriale, mia madre è soggetta a continui episodi di malessere generale caratterizzato da cardiopalmo e fame d'aria di breve durata che iniziano quando assume la posizione ortostatica.
Alcuni giorni fà l'ho portata al pronto soccorso e il medico che le ha impiantato il pacemaker, dopo che per due anni si è ostinato a dire che il PM funzionava bene, ha deciso di modificare alcuni valori di programmazione. Tornati a casa, per tre giorni mia madre sembrava rinata: non accusava sintomi ed è tornata ad apprezzare la vita. Purtroppo questo benessere è durato solo tre giorni, infatti, al quarto giorno sono ricomparsi i soliti sintomi addirittura in maniera ancora più accentuata.
Il medico dice che non può togliere il PM perchè ritornerebbero i sintomi per i quali il PM è stato impiantato, cioè capogiri e svenimenti.
Conosco diverse persone che portano il PM e che addirittura praticano sport mentre mia madre è arrivata al punto di non volersi più alzare dal letto perchè teme di stare male.
Nel referto il medico scrive:" sembra che la sintomatologia sia indotta da fasi in cui si manifesta la stimolazione ventricolare da parte del PM".
Spero di poter ricevere qualche consiglio da parte vostra perchè sento che mia mamma si sta lasciando andare.
Mia mamma ha 76 anni e il pacemaker è un Medtronic.
Grazie,
Fabrizio.
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.7k 3.6k 3
Quella che lei descrive perfettamente viene denominata "sindrome da PM" ed e' legata ad una non perfetta regolazione dello stimoaltore.
Essendo un PM bicamerale basta riprogrammare da persona esperta la coordinazione tra atrio e ventricolo.
Non occorre assolutamente rimuovere lo stimolatore, ma solo riprogrammarlo dall'esterno.
A volte , a seconda dei casi, puo' essere indicato l'impiego di antiaritmici

Si tranquillizzi

cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie Dottore,

non può immaginare quanto il Suo consulto sia importante per noi.

Mille grazie,

Fabrizio.
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.7k 3.6k 3
Saimo qui per questo.
Si tranquillizzi , e' solo questione di aver pazienza di programmare il dispositivo, il che non comporta alcun intervento di sorta, ci si mettono pochi minuti

arrivederci
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dopo
Utente
Utente
Grazie,

il problema ora è individuare un dottore esperto dato che abbiamo perso la fiducia nei confronti del medico che segue mia madre da più di due anni e che non è stato in grado di capire il problema.

Non vorrei approfittare troppo della Sua disponibilità ma se avesse la possibilità di consigliarmi un medico competente che lavora in Sardegna Le sarei infinitamente grato.

Ancora grazie,

fabrizi.
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.7k 3.6k 3
Non ho nominativi da consigliarle nella sua Regione, ma sono certo che alla CArdiologia del suo Ospedale sapranno certamente riprogrammare il PM.

Cordailita'

cecchini
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dopo
Utente
Utente
Grazie!
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Dr. Giuseppe Pugliese Cardiochirurgo 89 3
Buondì. Concordo con il collega sulla risolvibilita del problema in modo semplice e veloce se il problema è causato da una non ottimale programmazione del dispositivo. Tuttavia, trovo un poco sbrigativa la diagnosi, non essendo disponibili ne un Ecg della paziente ne l’attuale programmazione del pmk.

Giuseppe Pugliese

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Dr. Giuseppe Pugliese Cardiochirurgo 89 3
Nel senso che tale sindrome e già di per se poco riscontrabile, che come ben sa la descrizione del sintomo da parte del paz va presa un po’ con le pinze, in questo caso la riferisce addirittura in altra persona! non siamo a conoscenza della programmazione dell apparecchio, per poter riferirla a una programmazione inadatta e soprattutto mi viene difficile immaginare che il collega e penso che non solo lui, se la paz fa i controlli in un ambulatorio pubblico in due anni non si sia accorto di tale evenienza! Mi dispiace che noi stessi controbuiamo ad alimentare l’idea di una mala sanità. Ed e l’unico motivo percui mi sono permesso di rispondere.
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dopo
Utente
Utente
Buonasera Dottori!
Mi permetto di darvi alcuni aggiornamenti sulla salute di mia mamma dal giorno in cui ho chiesto il vostro aiuto.
Nel frattempo mia mamma è stata visitata da un bravo elettrofisiologo di un altro ospedale di un'altra provincia della mia regione e, incrociando le dita, sono 5 giorni che mia mamma sta bene. Non sente più palpitazioni in gola, non ha più fame d'aria, ha un ottimo colorito, è più forte e serena.
L'elettrofisiologo che l'ha vista è intervenuto modificando alcuni parametri del PM che secondo lui andavano impostati diversamente. Ancora preferisco aspettare prima di sparare sentenze ma se il problema poteva essere risolto in trenta minuti, spiegatemi voi come posso parlare di buona sanità pubblica dopo tutto quello che abbiamo passato in due anni e mezzo dall'impianto del PM?
A parte questo ci siamo sentiti pure abbandonati perchè, a parte il controllo programmato a cadenza annuale, l'unico modo per ottenere un controllo del PM prevedeva il passaggio per il pronto soccorso. Tra visite annuali (2) e ricoveri al pronto soccorso (4) solo l'ultima volta si sono preoccupati di attuare una riprogrammazione, evidentemente per nulla efficace dato che mia mamma è stata peggio.
Il medico che ha risolto il problema (continuo ad incrociare le dita), a differenza dell'altro, ci ha detto di contattarlo se il problema si fosse ripresentato. Ancora non so se ha trovato la soluzione definitiva ma almeno ci sta vicini e ci segue come si dovrebbe fare in una sanità pubblica che funzioni.
Sono talmente arrabbiato e incredulo rispetto a questa vicenda che non potrò esimermi dall'intraprendere qualche azione (da definire quale) nei confronti del reparto di cardiologia.
Caro Dottore, non sa quanto sarei contento se le cose funzionassero bene ma l'evidenza dei fatti, oltre che triste mi rende molto arrabbiato.
Cordialità,
fabrizio.
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.7k 3.6k 3
Gentile utente, mi pare che il problema sia stato risolto da un altro Ospedale della sua Regione , quindi sanità pubblica.
come le,avevo detto era un problema di programmazione del dispositivo

Arrivederci
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dopo
Utente
Utente
Gent.mo Dottore,
sarebbe più corretto dire che esiste una sanità pubblica a due marce e comunque , prima di trovare la sanità pubblica che funziona, abbiamo passato due anni e mezzo d'inferno.
Grazie per la sua consueta disponibilità e gentilezza.
Fabrizio