Assorbimento liquido post trauma

Cari dottori,
chiedo un parere sull'incidente a me occorso ormai quasi 3 mesi fa. Mentre facevo giardinaggio un tronco mi è caduto sulla mano (sulla nocca dell'anulare) quasi di striscio provocandomi un trauma con successivo rigonfiamento. Dopo 2 giorni mi recai al pronto soccorso e, dopo una lastra che ha dato esito negativo, mi è stato dato il referto con questo testo:

Non segni di lesioni fratturative ne radiogrammi eseguiti, attualmente evidenziabili. Eventuale prosecuzione di indagine a breve termine a giudizio clinico.

Il medico mi disse di aspettare una settimana che il gonfiore si sarebbe riassorbito. Dopo circa 10 giorni la mano era LEGGERMENTE migliorata ma dopo un mese circa il gonfiore tornò ad essere lo stesso (se non di piu).
Tornai al pronto soccorso e questa volta dopo LASTRA (negativa) ed ECOGRAFIA (Negativa) il referto recitava il sequente:

Formazione Ipoecogena adiacente la superficie dorsale della testa e della diafisi distale del IV metacarpo in continuità in superficie con il tendine estensore delle dimensioni di circa 22mm di diametro cranio caudale, di circa 20mm di diametro trasversale e dello spessore di circa 4mm. La lesione presenta continuità con versamento fluido nell'articolazione metacarpo falangea del IV Raggio. Assenza di significativi segnali di flusso lesionale. Il reperto, di non univoca attribuzione, è compatibile anche con ipotesi di raccolta fluido corpuscolata sottotendinea. Necessita Verifica con RM.

Dopo questo referto mi sono recato da un Traumatologo il quale mi ha prescritto una Risonanza chiusa, la quale ha dato questo risultato:

L'esame documenta alterazione dell'intensità di segnale caratterizzata da diffusa ipertintensità nelle sequenze a TR lungo sul IV metacarpo ed a livello della base della falange prossimale come per edema della spongiosa ossea. A tale livello si apprezza inoltre marcato ispessimento del tendine estensore che appare dismogeneo. Concomita ispessimento della capsula articolare e quota fluida corpuscolata che circonda a manicotto il IV metacarpo senza apparente coinvolgimento del relativo tendine flessore. Diffusa imbibizione dei piani adiposi periarticolari.

In seguito a questi risultati mi sono stati prescritte 10 sessioni di TECAR e LASERterapia.
Ad oggi, dopo 7 sessioni, la mano è migliorata e notevolmente sgonfiata ma nonostante ciò il dolore è ancora presente (quando provo a chiudere le dita) e spesso di rigonfia per un giorno o due.

Quanto tempo potrebbe metterci la mano per sgonfiarsi totalmente? basteranno 10 sessioni di Tecar e Laser o forse anche di più?

Grazie in anticipo per i vostri interventi,
Cordiali Saluti

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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Gentile Signore,

purtroppo non è possibile fare una previsione attendibile: potrebbe migliorare come no, potrebbero essere sufficienti 2 settimane come 2 mesi.

Se entro 2-3 mesi non vedrà un netto miglioramento, non è esclusa l'ipotesi di un intervento per rimuovere quello che potrebbe essere un ematoma organizzato (cioè cicatrizzato); questo, ovviamente, solo se le darà fastidio.

Buon pomeriggio.

Dr. Giorgio LECCESE

NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

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dopo
Utente
Utente
Grazie Dott.ee per il suo rapido intervento.
Il problema è che per motivi lavorativi devo andare quotidianamente in bici e le sollecitazioni credo non aiutino la mano a guarire.
Può confermare tramite i referti la totale assenza di lesioni?
Inoltre, rischio fanno permanenti?
Grazie!
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
No, non rischia nulla; non ci sono danni tendinei.
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dopo
Utente
Utente
Grazie Dr. Leccese,

sottoponendo la mano a quotidiane sollecitazioni rischio ulteriormente qualcosa?
Inoltre lei consiglierebbe qualcosa in aggiunta alla fisioterapia già in uso?

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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
No, non dovrebbe correre alcun rischio.

No, non aggiungerei al momento altre terapie.