La felicità: mito o realtà possibile?

Cosa significa essere felici? La felicità è un mito o una realtà possibile? Perchè psicologia e psichiatria parlano così poco della felicità?

La psicologia e la psichiatria sulla felicità

La psicologia e la psichiatria si sono da sempre concentrate su un singolo obiettivo: definire e curare ciò che fa stare male emotivamente: i disturbi psicologici. E nell'ultimo mezzo secolo hanno fatto questo molto bene, definendo in modo sempre più particolareggiato e preciso i sintomi del malessere psichico e trovando cure sempre più efficaci.

Psicologi e psichiatri hanno a disposizione strumenti sempre più precisi per misurare patologie quali la depressione, l'ansia, la paranoia, dipendenze. Ci sono conoscenze sempre più precise per capire le cause profonde di questi disturbi e per come alleviarne i loro effetti negativi.

Ma tuttavia questo progresso e continua ricerca della definizione e categorizzazione dei disturbi psichici ha fatto perdere quello che dovrebbe essere lo scopo ultimo di queste discipline. Esse si sono concentrate nel definire e alleviare gli stati che rendono la vita difficile considerando una priorità meno importante la definizione e la creazione dello stato d'animo che rende la vita bella e piacevole.

E qual'è questo stato d'animo? Cos'è quella cosa che tutti noi come essere umani desideriamo? La risposta è la felicità.

 

Cosa vogliamo veramente?

Come persone non vogliamo solo evitare che la vita sia miserabile, ma vogliamo bensì che la vita sia realmente soddisfacente ed appagante. E per fare questo è necessario avere come obiettivo non solo l'alleviamento degli effetti di un disturbo, ma il protendersi verso la realizzazione e la creazione degli stati d'animo che sono definiti dal termine felicità.

 

Cosa significa essere felici?

Wikipedia da tra l'altro queste definizioni di felicità:
"La felicità è quell'insieme di emozioni e sensazioni del corpo e dell'intelletto che procurano benessere e gioia in un momento più o meno lungo della nostra vita." "L'uomo fin dalla sua comparsa ricerca questo stato di benessere." "Se l'uomo è felice, subentrano anche la soddisfazione e l'appagamento."

Essere felici significa accettarsi per come si è avere il potere di realizzare i propri desideri che non sono necessariamente desideri di successo, di ricchezza e di avere una relazione con quella persona. Spesso si pensa che queste cose porteranno la felicità ma è vero il contrario. Tutto ciò che viene raggiunto per coprire i propri sentimenti di inferiorità e di inadeguatezza portano ad avere ancora maggiore paura: la paura di perdere quel successo, quella ricchezza o quella persona di cui si ha estremo bisogno. Essere felici nel qui ed ora è invece la base per ottenere eventualmente successi economici e relazionali che siano fonte di vere soddisfazione ed appagamento

Certamente essere felici non significa essere sempre contenti e sorridenti. Quando c'è un evento spiacevole come la morte di una persona cara, la tristezza e il pianto sono emozioni funzionali al superamento del lutto stesso. Ma è come si riesce a superare la separazione che definisce il grado generale di felicità della persona.

 

La psicologia parla della felicità?

Durante il mio percorso universitario, tirocini pratici, esame di stato, convegni, letture personali ecc. ho constatato che il termine felicità è davvero utilizzato con il contagocce. Non ricordo un singolo testo universitario che si concentri su questo argomento. Eppure il termine felicità è ciò che fa la differenza tra una vita sempre in bilico tra malessere e controllo dei sintomi e una vita che può dirsi davvero di essere fonte di soddisfazione ed appagamento.

L'unica corrente psicologica che si concentra primariamente su concetti quali ottimismo e felicità è la psicologia positiva di cui Martin Selingman è riconosciuto essere il padre della corrente moderna.

 

La felicità è possibile?

Allora la felicità è davvero possibile o è solo un concetto astratto e irraggiungibile? Certamente il non avere come obiettivo dichiarato quello di avere come meta la felicità rende la psicologia e la psichiatria a volte deboli e oggetto di critiche, dubbi e perplessità. Se non si da completamente alle persone quello di cui hanno realmente bisogno ci saranno sempre dei dubbi sulla "pienezza" dell'aiuto che queste discipline possono portare all'essere umano.

La definizione chiara che l'obiettivo al quale si punta è aumentare lo stato di felicità generale della persona è a mio modo di vedere necessario per rendere la psichiatria e soprattutto la psicologia materie che siano considerate degne di maggior rispetto e che abbiano le potenzialità di cambiare in meglio il mondo in cui viviamo più di qualsiasi altra disciplina.

Partendo da quì tutti gli strumenti e la conoscenza sofisticata che è stata sviluppata possono essere applicati per raggiungere risultati sempre migliori e più soddisfacenti.
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Data pubblicazione: 23 aprile 2014

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