Le Nostre Relazioni: Quali Fattori Possono Influire Negativamente?

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Dr.ssa Monia Ferretti Psicoterapeuta


Ciò che pensiamo si riflette nel mondo reale. Quello che pensiamo di noi e degli altri influenza le nostre relazioni.

Due domande utili da porsi sono: come vedo me stesso, come vedo gli altri?

Se dentro di me ho la convinzione di poter piacere, di essere una persona di valore e da stimare, anche le mie relazioni ne saranno influenzate in positivo.

Se dentro di me ho la convinzione di non poter piacere, di essere difettoso e avere difficoltà a gestire i rapporti interpersonali, la qualità delle mie relazioni sarà dettata da tali idee.

L’autostima quando parliamo di relazioni è un fattore importante.  Influisce sia sul singolo individuo ingigantendo o sminuendo le sue potenzialità, ma come conseguenza anche sul modo di porsi e sul rapporto che questo instaurerà con l’altro.

Ricordiamoci che la qualità della nostra vita è legata a quella dei nostri rapporti, e questi riflettono il modo in cui ci relazioniamo con noi stessi.

Tali convinzioni personali sono legate alle nostre precedenti esperienze. Se abbiamo ricevuto critiche, più invalidazioni provenienti dal contesto familiare, dalla scuola, dal gruppo dei pari, potremmo rischiare di apprendere convinzioni limitanti che non ci aiutano né a raggiungere i nostri obiettivi, né ad instaurare rapporti gratificanti con gli altri.

Alcuni di noi inoltre non riescono ad avere relazioni soddisfacenti che sia con un partner, con amici, con i colleghi di lavoro, perché a volte hanno aspettative irrealistiche, e una lettura non adeguata della mente e delle intenzioni dell’altro.

Vediamo meglio di cosa si tratta…

Manca a volte volendo utilizzare un termine tecnico l’abilità di decentrare, e cioè comprendere la prospettiva dell’altro, mettendo a fuoco che questo ha un proprio pensiero, un proprio modo di sentire, un proprio modo di essere, e che è molto differente da me. Cioè l’incapacità di distinguere le idee, le opinioni, il sentire che mi appartengono e ciò che realmente appartiene all’altro. Questo può creare molta confusione.

Alla base di tale difficoltà ci sono sempre le nostre precedenti esperienze con figure di riferimento fredde, distaccate, inaffidabili, caotiche. Con le quali non è stato possibile instaurare un rapporto di qualità che permettesse di sentirsi capiti, ed apprendere per imitazione l’abilità del comprendere.

Figure di riferimento maltrattanti che hanno trasmesso l’idea della pericolosità dei rapporti interpersonali. Figure di riferimento controllanti che hanno insegnato che l’unico modo per avere una relazione con l’altro sia cercare di controllarlo.

Chiaramente se cerco di controllare l’altro il mio unico scopo sarà quello di far passare il mio pensiero, il mio modo di vedere il mondo ma non di comprendere che questo non vale per l’altra persona, che è distinta da me.

Quando questa abilità non è stata adeguatamente sviluppata sono molte le difficoltà che ne possono scaturire a livello relazionale.  Aspettative disattese, perché in fondo mi aspetto che l’altro faccia o veda le cose come le vedo io, litigi, incomprensioni, pretese scollegate dalla realtà dei fatti. Una condizione che se non compresa e modificata può degenerare sempre più o comunque rendere la vita e i rapporti interpersonali molto stressanti.

A volte tale abilità è molto deficitaria e questo  provoca davvero tanti problemi, soprattutto perché chi ne soffre non ne è affatto consapevole.

Come vedo me stesso, come vedo gli altri due aspetti di una stessa medaglia. Due aspetti che agiscono in sinergia a volte non proprio in modo funzionale, ma sulle quali è possibile agire.

Come vedo me stesso è legato alla mia autostima, ed è possibile migliorarla ed iniziare ad avere un rapporto più gratificante con se stessi.

Come vedo l’altro anche questo è un aspetto su cui è possibile lavorare con diverse tecniche, per costruire un rapporto più funzionale con gli altri.

Un cambiamento che coinvolga entrambe questi aspetti sarà la base di un grande miglioramento non solo personale, ma renderà possibile l’accesso a delle relazioni davvero gratificanti e profonde.

Lo psicoterapeuta Padova può dare un prezioso aiuto in tal senso, ed aiutare a capire come migliorare la propria autostima ed il proprio rapporto con gli altri.

 

Data pubblicazione: 06 marzo 2015

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