SOLCHI NEL TEMPO, ricerca sui percorsi e processi dall''autonomia alla residenzialità.

anziani
Autore/i: Brunialti Carla Maria
Editore: Pordenone
Prezzo: 12.00€

Link: http://www.webalice.it/centrodipsicologia

Descrizione

Il testo descrive

Rileggendo in controluce tutto il materiale raccolto, emergono alcuni elementi significativi. 

Il libro riporta le riflessioni di una ricerca condotta attraverso colloqui clinici e focus group con anziani, loro famigliari, operatori di assisteza domiciliare e residenziale, dirigenti dell'area.

Ne emergono alcune linee di forte impatto, che il libro approfondisce anche nei loro aspetti teorici:

1. Il primo riguarda l'invecchiamento. Esso si evidenzia come un processo altamente soggettivo, con elementi di gradualità o di breakdown fortemente collegati alla storia personale, che non rompono tuttavia il continuum esperienziale; ciò differenzia nettamente il proprio invecchiamento da quello osservato negli altri; per questo motivo è difficile riconoscersi appartenenti ad un unico gruppo, quello che comunemente viene definito “i vecchi. 

L'invecchiamento si fronteggia o si accetta attraverso la messa in atto di strategie di adattamento o di modalità reattive quali la regressione, la depressione, la negazione del proprio stato, le reazioni aggressive o rivendicative. Il rifiuto di nuove idee fa percepire quanto l'abitudine e la ripetitività rappresentino un’ancora di salvataggio di fronte al cambiamento.

 

L’incontro con gli anziani fa toccare con mano la sofferenza che accompagna in particolare le improvvise rotture della vita, tra cui i breakdown della salute. Ha anche messo a fuoco l’importanza della famiglia quale fonte di aiuto, di sostegno, di assistenza; e al contempo la fatica dei parenti nel far fronte ad un care prolungato e complesso. 

2. La malattia e il cammino verso la non autosufficienza implicano una perdita di ruoli, oltre che di autonomia. Eppure questi eventi, secondo la prospettiva Life-span, rappresentano una vera e propria crisi (nel senso di possibilità) evolutiva, che apre a nuovi e superiori equilibri.  In tale senso lo sviluppo dura tutta la vita e si compie su uno scenario sociale, esso stesso in continua trasformazione.

Ogni persona, in ogni momento dell’esistenza, ha dei “compiti evolutivi” da affrontare e da superare in relazione all'età, all'ambiente in cui vive, alle decisioni personali da assumere. Non ultimo quello di trovare un significato alla fase conclusiva della vita, in modo da superare la stagnazione e la disperazione, verso una generatività che va oltre quella biologica e verso l’integrità dell'Io, per usare le parole di E. H. Erikson. 

 

 

3.Gli adattamenti possibili non dipendono unicamente dalla persona, dal suo carattere, dallo stato di salute fisica e psichica, bensì dal gioco delle interazioni con le persone che fanno parte dell'ambiente relazionale più stretto e significativo; mi riferisco ai congiunti più vicini quali il coniuge, i figli, più raramente i nipoti; ma anche al medico di famiglia e all'assistente sociale, se la persona è seguita dai servizi sociali o sanitari.

 

 

 

 

 

 

 

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