Ipersensibilità al Nichel
Il nome nichel deriva dalla parola svedese Nickel (diminuitivo di Nicolaus, con significato di persona da poco, folletto) e dal derivato tedesco Kupfernickel (“rame del diavolo”) nome dato dai minatori a questo elemento un tempo senza valore.
Il Nichel è un metallo a diffusione praticamente ubiquitaria ed è difficile evitarne il contatto nella vita quotidiana in quanto presente in molti oggetti di uso comune.
L’allergia al nichel si manifesta con ricorrenti segni e sintomi cutanei e gastrointestinali ed è cronica, può svilupparsi ad ogni età e le donne sono più colpite degli uomini.
Il nichel provoca più casi di dermatiti allergiche da contatto di tutti gli altri metalli messi insieme.
I problemi cutanei che possono manifestarsi sono di solito dermatite/eczema dovuti a contatto con oggetti contenenti nichel. Piu’ raramente le manifestazioni cutanee sono orticaria cronica e sindrome del babbuino.
A livello gastrointestinale l’ingestione di alimenti ricchi di nichel puo’ causare gastrite, colite, stipsi e talvolta diarrea e senso di gonfiore. L’ingestione di alimenti ricchi di nichel può ovviamente esacerbare manifestazioni cutanee.
Dal punto di vista clinico la sintomatologia dovuta all'allergia al nichel si accentua durante la stagione estiva e nei climi caldo-umidi. In seguito all'aumentata sudorazione il nichel viene infatti liberato più facilmente dagli oggetti che lo contengono, anche in presenza di una barriera costituita da stoffa o smalto per unghie.
CONSIGLI PER I PAZIENTI ALLERGICI AL NICHEL
Da evitare il contatto diretto della cute con fonti contenenti il nichel come comuni oggetti metallici, bigiotteria, orologi, parti in metallo degli occhiali, chiavi, accendini, monete, etc. . I metalli anche nobili ma non assolutamente puri come l’oro 16/18 e l’argento 725, e quasi tutti gli oggetti cromati, contengono percentuali variabili di nichel.
Il nichel è presente nei coloranti del vetro, terracotta, porcellane, nei tessuti e parati a stampa (specie se sintetici),nei liquidi delle fotocopiatrici e nelle tinture per capelli nonché nelle sostanze utilizzate per la “messa in piega permanente” di essi.
E’ presente in molte soluzioni utilizzate nei processi industriali delle batterie, di detersivi, di placcatura e di magnetizzazione, di lucidatura, etc. e in molteplici oggetti di uso medicale (elettrodepilatori, mesoterapie, , protesi dentarie ed ortopediche, spirali, valvole cardiache, etc.).
Gli alimenti più ricchi di nichel ed altri apteri metallici sono tutte le derrate in scatola, i cibi affumicati, le aringhe, le ostriche, i fagioli, i piselli, i funghi, gli asparagi, gli spinaci, il mais, tutti i cereali integrali, il pomodoro specie crudo, la cipolla, le pere, la frutta secca, i semi commestibili, il tè, il cacao, il lievito in polvere.
Per i pazienti sensibili al nichel e agli altri metalli è raccomandato di non eccedere nel consumo di vegetali crudi e, inoltre, di procedere, nel lungo periodo, alla cottura dei legumi, delle verdure e degli ortaggi in pentole di materiale diverso dall’acciaio inossidabile.